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Botta e risposta fra Provinciali e Nogarin

Lunedì 10 Ottobre 2016 — 17:30

L'affondo di Provinciali: “Mi adeguerò rimettendo le deleghe gestionali in Porto 2000, ma con l’amministrazione comunale c’è un proficuo clima di collaborazione. Quello che è incomprensibile è l’atteggiamento del sindaco”

ha collaborato Anna Campani

L’obiettivo: preservare la gara sulla cessione delle quote di maggioranza della Porto di Livorno 2000 e attutire il più possibile uno scontro politico che rischia di trascinare le scommesse più importanti del porto di Livorno in tourbillion di distinguo e imprecisioni. Perché, per Gallanti e Provinciali, quel che conta è restare nel merito delle questioni.
Dopo la pronuncia dell’Anac (Associazione nazionale anti corruzione) in merito alla non compatibilità delle cariche in essere da parte del Segretario Generale dell’Autorità Portuale di Livorno, Massimo Provinciali è stata infatti indetta una conferenza stampa di chiarimento sulla situazione e sulle future decisioni del suddetto, nei locali dell’Autorità Portuale di Livorno. Presenti alla conferenza, il presidente Giuliano Gallanti e lo stesso Massimo Provinciali.
Il Segretario si adeguerà rinunciando alle deleghe gestionali in Porto 2000, tra le varie possibilità quella di ridistribuirle tra gli altri due consiglieri, in modo da essere perfettamente in regola con la normativa. Oltre al motivo principe per il quale è stata indetta la conferenza il segretario Provinciali ha affrontato e sottolineato il difficile rapporto con il sindaco di Livorno Filippo Nogarin, accennando anche alla posizione ricoperta dal sindaco come Presidente della fondazione Lem: “Vorrei segnalare che il sindaco di Livorno è presidente della fondazione Lem. Il mio conflitto non è costato niente, dall’altra parte c’è un conflitto del valore di 150.00 mila euro. Che è il dovuto da parte del comune allo stesso Lem. E’ come se il Sindaco, quindi, dovesse fare causa a se stesso”. E poi spunta un sms che il sindaco avrebbe mandato a Provinciali per una possibile assunzione.
Ed è partendo dal merito che, nel pomeriggio del 10 ottobre, a Palazzo Rosciano sono stati affrontati i temi più spinosi del momento: “Non accetto le accuse strumentali che in questi giorni qualcuno sta facendo all’Autorità Portuale, parlando di un porto immobile. Sulla base dei dati statistici che si consolidano ormai da quasi due anni bollinati da Assoporti siamo anzi in questo periodo uno dei scali portuali più efficienti del Mediterraneo”, ha esordito Gallanti.
“Si tratta di un’irregolarità amministrativa sanabile. Non sono venuti da me carabinieri o guardia di finanza, non mi hanno arrestato- spiega Provinciali-  L’Anac si è pronunciata, esortandomi a scegliere una delle due cariche, essendo esse incompatibili. Non vi sono state sanzioni amministrative. Avevamo piena consapevolezza che dal punto di vista rigorosamente giuridico, la fattispecie è quella dell’incompatibilità ma speravamo e credevamo di aver motivato adeguatamente che si trattava di un intervento eccezionale. Non abbiamo nascosto la mia posizione, niente sotterfugi o secondi fini. Tra l’altro come abbiamo detto, non ci sono state parentopoli o spese pazze. Sono tornate diverse navi e in vari incontri internazionali al quale ho partecipato come presidente del porto 2000 sia a Miami che Amburgo che Tenerife, abbiamo riscontrato molto attenzione sul nostro operato. Non voglio negare la situazione ma ricondurla a quello che è. Noi ne prendiamo atto e ci adegueremo, come detto speravamo si tenesse conto della circostanza concreta dei fatti”.
Sul piano politico la strategia non è certo quella di accettare un ennesimo confronto-scontro con il primo cittadino di Livorno, che pochi giorni fa da face book aveva lanciato stralci contro “un establishment del governo del porto” che tenta di “agire al di sopra delle regole”, ma quantomeno di restituire la pariglia a chi ha pubblicizzato la delibera dell’Anac sull’incompatibilità delle cariche in capo a Provinciali, quelle cioè di segretario generale e presidente della Porto 2000 come se si fosse trattato di “un nuovo caso di mafia capitale”.
“C’è un altro caso di incompatibilità che purtroppo l’ANAC non ha competenza di risolvere – ha detto scherzando Provinciali– ovvero quello unilaterale tra il sindaco Filippo Nogarin e l’Autorità portuale, perché tranne che con il primo cittadino, stiamo collaborando, direi anche proficuamente, con molti assessori della sua Giunta e su diversi fronti, a cominciare dal percorso di rivisitazione del piano strutturale sull’ambito porto/città, o come l’idea di riqualificazione dei Fossi, come ci riconosce peraltro l’assessore Alessandro Aurigi in una intervista pubblicata proprio sul profilo Facebook di Nogarin, accanto al post in cui il sindaco mi dipinge come un novello Vallanzasca“.
Per il numero due del porto di Livorno si è instaurato con il Comune un clima di collaborazione del quale il sindaco non sembra però tenere conto: “L’ANAC ha rilevato una semplice irregolarità amministrativa, applicando in modo letterale la legge sulla trasparenza e senza tenere conto della situazione concreta della Porto 2000. Non c’è alcuna sanzione né alcuna rilevanza di altro tipo che non la necessità per me di optare per uno dei due incarichi ricoperti. Ovviamente mi adeguerò rimettendo le deleghe gestionali in Porto 2000, e tra le ipotesi possibili e compatibili con la normativa c’è quella di ridistribuirle fra gli altri due consiglieri di amministrazione. Ma onestamente, il comportamento del sindaco è incomprensibile. Non vorrei fosse una piccola vendetta perché un anno fa decisi di non dare seguito a una sua sollecitazione: a fronte di una mia mano tesa per riprendere una relazione istituzionale e collaborativa tra A.P. e Comune”.
Non le manda a dire, Provinciali: “Il mio conflitto di interessi non è costato niente, avendo assunto l’incarico di presidente della Porto 2000 gratuitamente ed avendo lavorato, con qualche risultato, per il rilancio dei traffici crocieristici, mentre, come si sa, il sindaco è anche presidente della Fondazione LEM, a cui il Comune deve ancora 150 mila euro. Praticamente, Filippo Nogarin presidente del LEM dovrebbe fare causa a Nogarin Filippo sindaco di Livorno”.
Con riferimento alla gara della Porto 2000, Gallanti ha poi assicurato che andrà avanti: “Alle 12 dell’11 ottobre scadranno i termini per la consegna delle offerte. Dopo di che, le metteremo in cassaforte, giusto il tempo di ricevere dal Ministero un cautelativo parere in ordine a ciò che possiamo e non possiamo fare in questo periodo provvisorio nelle more dell’insediamento della nuova governance”.

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