Porto, un nuovo asse tra Livorno e Montevideo
L'AdSP e l'Administracion Nacional De Puertos siglano un accordo sullo sviluppo reciproco dei porti di riferimento. L'obiettivo n.1: rafforzare gli scambi commerciali e, in particolare, il traffico dei prodotti forestali, su cui lo scalo labronico vanta una leadership importante a livello nazionale ed europeo
I prodotti forestali, uno dei core business del porto di Livorno anche per via della vicinanza alle cartiere della Lucchesia. Si colloca in questa prospettiva l’Accordo tra Administracion Nacional De Puertos (ANP) dell’Uruguay e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, siglato stamani nella sede della Port Authority alla presenza per altro del Viceministro alle Infrastrutture dell’Uruguay, Juan José Olaizola, e dell’ambasciatore dell’Uruguay in Italia, Ricardo Javier Varela Fernandez, accompagnato per l’occasione dal suo Ministro Consigliere, Imedla Smolcic Nijers, e dal console onorario dell’Uruguay, Silvio Fancellu, figura, quest’ultima, cui più di altri si deve il merito di aver riattivato i canali diplomatici con il paese latinoamericano per il rinnovo della cooperazione e lo sviluppo reciproco dei porti di riferimento. L’intesa – alla quale ha presenziato anche il sottosegretario di Stato al Ministero italiano delle Infrastrutture e dei Trasporti,Tullio Ferrante, che è intervenuto in collegamento da Roma – mira a rivitalizzare un vecchio accordo del 2000 tra l’allora Autorità Portuale di Livorno e l’ANP, organismo alle dirette dipendenze del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti incaricato di amministrare i porti pubblici uruguaiani (Montevideo, Nueva Palmira, Colonia, Juan Lacaze, Fray Bentos, Paysandú, Salto).
In particolare, l’intento del n.1 dell’AdSP, Luciano Guerrieri, e del presidente dell’ANP, Juan Curbelo del Bosco, è quello di rafforzare gli scambi commerciali tra il porto livornese e quello di Montevideo. Un traffico su cui puntare per il futuro grazie al necessario rafforzamento degli scambi commerciali con i Paesi sudamericani, che più di altri incidono sulla quota di merce forestale che transita dallo scalo labronico. Nel 2022, lo scalo labronico ha movimentato 2,13 milioni di tonnellate tra cellulosa, fluff, carta kraft e legname, con un incremento del 19,2% sull’anno precedente. Il porto, che movimenta da solo il 60% dell’importazione nazionale del settore, mira a diventare sempre di più un hub di riferimento per Uruguay, Cile e Brasile, con i quali ha rapporti già molto stretti per via del ruolo strategico giocato da compagnie di navigazione come G2 Ocean e Saga Welco.
Entrambi i vettori hanno in essere contratti commerciali con alcuni dei più importanti produttori di pasta di legno, a cominciare dalla brasiliana Suzano, per finire con la finlandese UPM, società che ha recentemente realizzato in Uruguay e, in particolare, nel Dipartimento di Durazno, vicino a Montevideo, un nuovo impianto, in grado di produrre a regime circa 2,1 milioni di tonnellate di pasta di cellulosa all’anno.
A Livorno arrivano mediamente ogni anno dal Sud America circa 900 mila tonnellate di prodotti forestali. Sono numeri rilevanti, destinati ad aumentare non appena il nuovo stabilimento dell’UPM a Montevideo avrà cominciato ad avviare la produzione. Alla necessità di un maggiore interscambio di informazioni e know-how tra le due realtà credono insomma tutti, a cominciare dagli operatori commerciali, che hanno partecipato in modo nutrito all’iniziativa, esprimendo piena soddisfazione per l’accordo raggiunto. Presenti tra gli altri, Lucia Filippi (manager di G2 Ocean) e Mauro Tosi (manager di Saga Welco). Presenti inoltre diversi terminalisti (dal n.1 di Cilp, Marco Dalli al presidente della Compagnia Portuale di Livorno, Enzo Raugei, all’ad di Sintermar, Corrado Neri) e rappresentanti delle Associazioni di Categoria (come Asamar, Spedimar, Confindustria, Confitarma, Assimprese).
Tra le istituzioni, hanno marcato presenza il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, il comandante della Capitaneria di Porto, Gaetano Angora, il segretario generale della Camera di Commercio, Pierluigi Giuntoli e l’Agenzia delle Dogane (con Nicolò Impellizieri). “L’accordo rappresenta la prima tappa di un percorso di collaborazione che auspichiamo possa proseguire nel tempo” ha dichiarato il vice ministro Juan José Olaizola. Dello stesso tenore le dichiarazioni dell’ambasciatore Fernandez, che ha parlato dell’intesa come di “una piattaforma programmatica per rilanciare una collaborazione proficua per entrambi i Paesi”. E se per il n.1 dell’ANP, Curbelo del Bosco, la firma di oggi “ha una valenza strategica perché potrà generare nuove opportunità di sviluppo e crescita commerciale per i porti di riferimento”, secondo il sottosegretario Tullio Ferrante rappresenta una importante occasione per rinnovare una cooperazione di respiro internazionale tra due Paesi molto distanti: “Nell’ambito dei rapporti con il Paese sudamericano il Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale è un punto di riferimento ottimale per la sua capacità infrastrutturale e la sua posizione strategica” ha dichiarato, aggiungendo: “Auspichiamo che questo accordo possa costituire l’avvio dio una rinnovata fase di sviluppo per l’Italia e l’Uruguay”. Pienamente soddisfatto della buona riuscita dell’iniziativa il presidente dell’AdSP, Luciano Guerrieri: «L’accordo rinsalda vecchi rapporti, costruendone di nuovi” ha detto. “Ci metteremo al lavoro per aumentare l’efficienza economica e operativa dei nostri scambi commerciali, nel segno di una crescita economica comune».
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