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“Ricavi per 11 milioni, nel 2018 in aumento gli scali”

Lunedì 23 Aprile 2018 — 07:20

Intervista al dottor Luciano Guerrieri, presidente di Porto Livorno 2000: "Livorno la porta della Toscana. Nel 2018 previsti 362 scali per un totale di 730mila passeggeri"

di Giulia Bellaveglia

Il porto di Livorno è il principale scalo della Toscana, nonché uno dei più importanti di Italia e dell’intero Mar Mediterraneo sia per il traffico passeggeri che quello merci. A Porto Livorno 2000 è affidata la gestione del flusso crocieristico. Numero uno della società è il dottor Luciano Guerrieri (foto Lanari) che Quilivorno.it ha intervistato in esclusiva.

Dottor Guerrieri, cosa può dirci riguardo ai numeri delle navi che attraccano al porto di Livorno?
Livorno è un’importantissima realtà, tanto che nel panorama italiano si trova al sesto posto per traffico complessivo e al terzo per transiti, dopo Civitavecchia e Napoli.

Che cosa attrae crociere e traghetti?
Dal punto di vista marittimo Livorno è la porta della Toscana. Chi vuole visitare la regione e arriva per vie marittime passa necessariamente dal “nostro” porto e questo fa da volano per la città stessa e a noi che collaboriamo con le istituzioni al fine di attrarre più turisti possibile.

Diamo qualche dato. Quante sono le presenze di turisti che sbarcano in città a bordo di crociere e traghetti?
Nel panorama italiano Livorno ha il 7,4% dei passeggeri movimentati. Nel 2017 ci sono stati 341 scali per circa 700mila passeggeri e la stima per il 2018 dovrebbe essere ancora in miglioramento: sono stati previsti 362 scali per un totale di 730mila passeggeri.

E qual è il ritorno economico per la città?
Le navi determinano per Porto Livorno 2000 circa 11 milioni di ricavi di cui circa il 40% dalle crociere e circa il 60% dai traghetti. Questo contribuisce alla presenza di 110 dipendenti. Per ciò che riguarda il territorio da un campionamento del 2016 è emerso che in Italia i croceristi hanno “lasciato a terra” circa 36 milioni di cui il 25% a Livorno.

La situazione potrebbe migliorare ulteriormente?
Sì, i margini di miglioramento ci sono e per il 2019 è già previsto un buon posizionamento. L’offerta portuale in Italia è molto competitiva, quindi raggiungere questi risultati è molto difficile considerato anche che nel 2016 tutti i porti del Paese hanno subito dei cali.

Ci sono compagnie da crociera che arrivano a Livorno più frequentemente di altre?
No, in porto sono presenti grandi quantità di gruppi e grandi marchi, comprese le compagnie di lusso, e tutte attraccano a Livorno in modo abbastanza omogeneo.

Come sono organizzate le visite dei turisti che arrivano in città?
Le visite sono gestite dalle compagnie navali, Porto Livorno 2000 si occupa soltanto di ciò che è già programmato dagli operatori turistici tramite servizi di trasporto, provviste, informazioni e accoglienza. Ultimamente stiamo lavorando molto per cercare di migliorare la parte informativa e renderla sempre più digitale.

Quanto si fermano in media le navi?
Dipende dalle compagnie, mediamente un giorno, ma alcune anche due. Con una migliore organizzazione delle banchine, in cui ci stiamo tutt’oggi impegnando, potremmo aspirare anche ad un aumento.

I turisti sono soddisfatti quando rientrano a bordo?
Complessivamente la situazione ci sembra positiva, quello che cerchiamo di fare è evitare il più possibile i disservizi. Aggiungo che abbiamo a disposizione servizi specifici per persone con ridotta mobilità.

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