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“Saldi, a Livorno spesa media di 180 € inferiore alla media nazionale”

Giovedì 3 Luglio 2025 — 12:58

Secondo una stima elaborata da Confcommercio Livorno ogni famiglia del nostro territorio spenderà mediamente 180 € rispetto alla media nazionale di 203 € a famiglia. Marcucci: "Anche in un momento in cui il potere d’acquisto delle famiglie resta sotto pressione, i saldi rappresentano una boccata d’ossigeno"

Partono sabato 5 luglio in tutta la Toscana i saldi estivi, e anche per i negozi di Livorno e provincia si apre una stagione importante per intercettare la spesa delle famiglie e dei turisti. Secondo una stima elaborata da Confcommercio Livorno sulla base dei dati nazionali dell’Ufficio Studi Confcommercio, ogni famiglia del nostro territorio spenderà mediamente 180 euro durante i saldi, per un valore complessivo stimato intorno ai 15 milioni di euro. Un dato leggermente inferiore alla media nazionale di 203 euro a famiglia, dovuto a una capacità di spesa più contenuta: il reddito medio dichiarato pro capite in provincia di Livorno si attesta infatti attorno ai 19.500 euro annui, contro una media nazionale che supera i 22.000. “Sono circa 83.000 le famiglie livornesi che si stima approfitteranno degli sconti, ma il contesto turistico potrebbe contribuire a incrementare la spesa, soprattutto nei centri balneari come Cecina, San Vincenzo e Castiglioncello, dove in alta stagione oltre il 30% degli acquisti nei negozi di moda è riconducibile a turisti, in particolare italiani e provenienti dall’Europa centrale”, afferma il direttore generale Confcommercio Livorno Federico Pieragnoli. “I saldi sono un’occasione importante per attrarre clientela nei negozi di prossimità, sostenere il commercio locale e rafforzare il tessuto economico del territorio”, commenta la presidente di Confcommercio Livorno Francesca Marcucci. “Anche in un momento in cui il potere d’acquisto delle famiglie resta sotto pressione, i saldi rappresentano una boccata d’ossigeno per le esigenze dei consumatori e per tanti operatori del settore moda e abbigliamento”.

Regole e consigli per acquisti sicuri

Federazione Moda Italia e Confcommercio ricordano:
I cambi sono a discrezione del commerciante, salvo capi difettosi;
È obbligatoria l’indicazione del prezzo originario, sconto e prezzo finale;
I pagamenti elettronici devono essere sempre accettati;
Gli articoli in saldo devono essere di carattere stagionale e non fondi di magazzino.

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