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Muore a 66 anni noto medico. Il cordoglio Asl

Mercoledì 25 Luglio 2018 — 00:22

Giovanni Fabbri era malato da due anni. Si è spento martedì 24 luglio nel letto del reparto di Cure Palliative dove era ricoverato da sabato scorso. I funerali saranno celebrati giovedì 26 luglio alle 11 nella cappella della camera mortuaria

Si è spento la sera di martedì 24 luglio all’età di 66 anni il medico ortopedico Giovanni Fabbri, ricoverato da sabato 21 luglio nel reparto di Cure Palliative dell’ospedale di Livorno dopo una malattia durata due anni esatti.
Fabbri si era laureato in medicina nel 1978 e fu subito assunto all’ospedale di Livorno nel reparto di ortopedia, dove ha lavorato per medesima divisione fino alla fine della sua carriera quando, subito prima dell’insorgere della malattia, era stato selezionato come responsabile della sezione di ortopedia dell’isola d’Elba, ruolo che ha ricoperto fino al dicembre del 2016, al momento del congedo per malattia.
Giovanni Fabbri ha comunque continuato a lavorare fino a che la patologia glielo ha permesso. Lascia la moglie Anna Maria, i figli Luca (che ha seguito le orme del padre esercitando la stessa professione), Nicola ed il nipotino Giorgio. E’ deceduto nel reparto di Cure palliative dove era ricoverato da sabato. La salma sarà esposta alla camera mortuaria dell’ospedale di Livorno in viale Alfieri a partire dalle 10,30 di mercoledì 25 luglio. I funerali saranno celebrati giovedì 26 luglio alle 11 nella cappella della camera mortuaria.
La famiglia rende noto che saranno gradite donazioni alla ricerca contro il cancro, al reparto di Cure palliative e alla Misericordia del Gabbro anziché fiori.

Il ricordo del caporedattore di Quilivorno.it, Giacomo Niccolini. “Un sorriso per ogni cosa e un modo semplice di vedere il difficile”- “Mi volevi sempre in squadra con te. Le prime parate le ho imparate a fare accanto a te, in quei campetti insieme ai tuoi due gioielli Luca e Nicola. Ti circondavi di giovani, di noi che avevamo l’adolescenza in mano e un sorriso che prendeva esempio dal tuo, il nostro faro. Un sorriso semplice e sincero, spavaldo e sicuro ma mai spocchioso. Un sorriso per ogni cosa e un modo semplice di vedere il difficile. E’ questo quello che ho imparato da te. Anche da più grande ti incontravo spesso mentre facevo due passi con mia moglie e il passeggino. Tu con la tua immancabile Enza, la tua boxerina. Prima c’era Febo, poi lei. Un amore infinito per i tuoi cani. E sempre quel sorriso che spuntava da sotto gli occhiali. E si parlava di Clelia e del tuo nipotino Giorgio. E il sorriso si allargava. Un sorriso furbo come chi non ci sta ad arrendersi. Un sorriso che ti riempiva la giornata.
E poi la tua gioia al matrimonio dei tuoi figli e te che ci sfidavi con i brindisi… e perdevi…
Ecco… il tuo sorriso era un brindisi perenne alla vita. Quella che non hai mai pensato ad abbandonare soltanto un attimo. Neanche quando avevi scoperto questa bestiaccia inoperabile. Un tic-tac che scorreva dentro ma che affrontavi a testa alta ogni giorno. Lo sapevi, lo sapevi bene. Ma mica ti sei arreso. Neanche per sogno. Così ti incontravo e sorridevi. E che bello vederti ridere con la mia imitazione di Jay-Z al matrimonio di Niky. Che bello ridere con te.
Mica facile digerire che non ci sei più. Mi mancherai “doc”. Quando penso a te penso a quelle calcettate, a quella volta che con il gommone mi hai portato a fare sci d’acqua con scarsi risultati per poi dirmi: lo sai vero che sei meglio in porta? Chissà se in cielo ci sono i boxer, i campi di calcetto e i calici da riempire. Una cosa è certa, tu ci sarai sempre per noi. Il nostro “doc” dal sorriso per ogni occasione. Ciao Giovanni, un abbraccio forte”.

Il cordoglio Asl – L’Azienda USL Toscana nord ovest esprime il proprio cordoglio per la scomparsa del dottor Giovanni Fabbri, stimato ortopedico per quasi 40 anni in servizio all’ospedale di Livorno. Fabbri, nato a Livorno nel gennaio del 1952, dopo aver conseguito all’università di Pisa la specializzazione in ortopedia e traumatologia era stato assunto nell’aprile del 1979 diventando da subito un punto di riferimento umano e professionale del reparto. Dal 2004 era divenuto responsabile della chirurgia del piede degli spedali riuniti di Livorno e successivamente aveva vinto la selezione per responsabile della sezione di ortopedia dell’ospedale di Portoferraio all’Isola d’Elba. Alla famiglia giungano le condoglianze da parte della direzione aziendale, del dipartimento, del presidio ospedaliero e di tutti i colleghi del reparto.

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