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Screening mammografico, 200 esami in più ogni settimana con l’unità mobile

Sabato 29 Agosto 2020 — 08:38

Il mezzo mobile resterà sotto la cupola Santa Giulia fino al 30 settembre assicurando circa 1200 mammografie. L’accesso all’ospedale, esclusivamente per queste utenti, è consentito dal varco di via Gramsci

Da lunedì 24 agosto è operativo all’ospedale di Livorno un mezzo mobile che permette di eseguire circa 200 mammografie ogni settimana in aggiunta alla normale offerta senologica. L’iniziativa pensata per supportare l’estensione dello screening mammografico voluta dalla Regione Toscana dalle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni a quelle tra i 45 e i 74 permetterà anche di recuperare gli appuntamenti rinviati durante il lockdown. L’Azienda USL Toscana nord ovest ha attivato, con una collaborazione esterna, il nuovo servizio di screening mobile che arriva a Livorno dopo aver fatto tappa a Carrara e Lucca. L’esecuzione degli esami è affidata a professionisti la cui qualità è certificata e garantita ai massimi livelli di esperienza così come le tecnologie di ultima generazione utilizzate. Alla fine della campagna, in tutto il territorio dell’Azienda saranno circa 10mila le mammografie aggiuntive effettuate. Il mezzo mobile resterà sotto la cupola Santa Giulia fino al 30 settembre assicurando circa 1200 mammografie e lavorerà su invito diretto ovvero vi potranno accedere quelle donne che, rientrando nei parametri dello screening, siano state chiamate tramite lettera ricevuta al domicilio. L’accesso all’ospedale, esclusivamente per queste utenti, è consentito dal varco di via Gramsci dove dovranno farsi riconoscere dagli operatori della sicurezza in possesso della lista dei nominativi autorizzati all’ingresso. Una volta raggiunta il mezzo posizionato sotto la cupola sarà necessario rivolgersi alla segreteria presente all’interno dei locali messi a disposizione grazie anche alla collaborazione della associazione Livorno Donna. Prevenire il tumore al seno è il primo passo per prendersi cura della propria salute di donna. Diagnosticare in tempo il carcinoma alla mammella femminile è fondamentale per curare questa forma di tumore, perché consente di intervenire tempestivamente e aumentare la possibilità di guarigione.

Nelle foto realizzate dall’Ufficio Stampa dell’Azienda USL Toscana nord ovest il mezzo mobile con (da destra) Barbara Pettinati, Alberto Giannoni, Cristina Di Ricci e Claudia Conti.

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