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Torna “Forse non sai che…”, campagna di sensibilizzazione contro il diabete

Lunedì 3 Novembre 2025 — 15:29

cliccate sul bottone celeste sopra al titolo per consultare il programma

In programma iniziative dedicate alla prevenzione, alla diagnosi precoce e alla promozione di corretti stili di vita. Il 14 novembre Giornata Mondiale del Diabete

di Martina Romeo

Sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sulla “Pandemia Diabete”, prevenire l’insorgenza della malattia diabetica e promuovere corretti stili di vita. Questi gli obiettivi principali della XVI° edizione di “Forse non sai che…”, campagna di sensibilizzazione contro il diabete. “Questa campagna è ormai diventata un appuntamento fisso per la nostra città. – introduce orgoglioso l’assessore al Sociale e Sanità, Andrea Raspanti – Miriamo a promuovere una sempre maggiore consapevolezza di questa patologia così tanto diffusa nel nostro Paese, nel mondo occidentale e nel nostro territorio, dove ha forti implicazioni sulla vita delle persone”. Un’iniziativa, come sottolineato dallo stesso Raspanti, che mira anche a evidenziare la complessità del tema della salute. “Il fatto che così tante persone siano presenti oggi è un atto di fiducia – sottolinea Paolo Mori Ubaldini, presidente di ADAL-OdV e coordinatore di Cerchio Blu-Gruppo di Studio Diabete, Scuola, Sport e Prevenzione – Fiducia verso una campagna sostenuta da un gruppo di lavoro che, da sedici anni, la porta volontariamente avanti”. Previsti nel programma, ricco di iniziative che si snoderanno intorno al 14 novembre, Giornata Mondiale del Diabete, anche appuntamenti mirati alla sensibilizzazione del diabete nella fascia infantile, soprattutto in età scolastica. “È opportuno sottolineare che il diabete non è più ‘la malattia dei nonni’, ma anche dei nipoti – interviene la vicepresidente della Provincia di Livorno, Eleonora Agostinelli – Essenziale è quindi il collegamento con le scuole, come evidenziato, per esempio, dalla giornata dell’11, quando gli insegnanti e il personale scolastico incontreranno il mondo scientifico. Devono esserci docenti preparati, formati e informati”. “Il ‘diabete dei bambini’ conta circa 20 mila pazienti in tutta Italia. Ciò che preoccupa non è il numero assoluto, ma l’aumento dell’incidenza: su base annua, si ha un aumento del 3%. Ogni anno, quindi, in Toscana ci sono circa 100 nuovi esordi di diabete in età giovanile – spiega il primario di Pediatria Roberto Danieli – Una tendenza, purtroppo, verificabile anche a livello locale. Proprio per questo importante è l’accesso alle cure e la territorialità. Questi bambini, che hanno una patologia cronica, devono avere la possibilità di essere seguiti vicino al loro domicilio”. La città di Livorno, in questo senso, rappresenta un vero e proprio punto di riferimento. Il team multidisciplinare dell’unità di pediatria, infatti, è autonomo non solo nella gestione dei bambini livornesi, ma anche di quelli di tutta la costa e, in diverse occasioni, esterni alla propria giurisdizione. “La rete costruita a Livorno è diventata un modello, viene invidiata da tutti. – commenta il primario di Diabetologia e Malattie del Metabolismo Graziano Di Cianni – Tra le diverse sfide, c’è la prevenzione del diabete giovanile e la presenza del diabete sul territorio. Noi il 14 novembre faremo l’open day presso gli ambulatori di Diabetologia (per accedere è necessario prenotarsi scrivendo alla mail [email protected]), però esistono persone che hanno il diabete ed abitano al di fuori dei centri. Obiettivo è portare l’assistenza della cronicità anche in periferia, estendersi e creare equità di accesso alle cure”. Sottolineata più volte alla conferenza è stata, oltre alla questione obesità-diabete, l’importanza dell’attività fisica per i pazienti diabetici. “È una continua lotta alla sedentarietà. – aggiunge Danieli – L’attività fisica funziona in prevenzione primaria, per coloro che hanno predisposizione familiare, e per le complicanze del diabete in prevenzione secondaria. Va sfatato il mito del ‘io vado a camminare mezz’ora al giorno’ e così via. Quello che è importante è essere attivi continuamente”. “La sfida che dobbiamo portare avanti è quella legata al territorio. E lo faremo anche grazie alla famosa rete che abbiamo costruito, grazie a tutti coloro che hanno contribuito in questi anni a rendere il progetto operativo e non soltanto un progetto enunciato. – conclude Cinzia Porrà, direttore Zona Distretto dell’Asl – Noi siamo pronti alla sfida, ma abbiamo bisogno di tutti gli attori qui presenti. Mi piacerebbe lavorare insieme, sfruttando tutto ciò che possiamo mettere a disposizione”.

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