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Una scultura per l’ostetrica Lina “Bubi” Lenzi

Lunedì 19 Febbraio 2024 — 17:41

Il momento della donazione della statua della maternità (da sinistra: Luzi, Favuzzi, Chellini, Abate, Mariani, Marinari e don Placido)

Esaudendo il desiderio della madre, il figlio Alessandro ha consegnato al reparto la scultura della maternità che Lina ricevette in regalo dalle colleghe il giorno del pensionamento nel 1986. "Poter fare oggi questa donazione non ha prezzo. Ancora oggi mi fermano dicendomi che mamma è stata l'ostetrica che li ha fatti nascere"

Conosciuta con il soprannome di Bubi, l’ostetrica Lina Lenzi è stata un personaggio verrebbe da dire da coloro che come chi scrive ne sentono parlare per la prima volta. “Una mamma” l’ha descritta Sergio Abate, primario di Ostetricia e Ginecologia dove nel pomeriggio di oggi il figlio di Lina, Alessandro Mariani, ha consegnato in dono al reparto la scultura della maternità del maestro Mainardi che la madre ricevette dalle colleghe il giorno del pensionamento nel 1986. “Non ho potuto conoscere personalmente la collega – prosegue Abate – ma documentandomi e parlando con chi l’ha conosciuta ho letto e sentito solo lodi e la storia mi ha commosso. L’ostetrica nel senso letterale del termine è colei che sta davanti, che accoglie la vita con umanità e professionalità, e la signora ho capito che racchiudeva in toto queste capacità. Questo dono aiuterà tutti noi a ricordarci di lei”. Circondato dai familiari, Alessandro ha consegnato la scultura ad Abate esaudendo il desiderio della madre scomparsa all’età di 94 anni il 6 maggio 2023: “Mamma è entrata di ruolo nel 1954 e alcuni anni dopo la pensione, quando capì che stava arrivando la vecchiaia, mi disse che sarebbe stato bello se nel reparto ci fosse stato qualcosa, di fisico, di suo. Poter quindi donare, oggi, questa scultura in sua memoria non ha prezzo. Sono grato a tutti voi e ai tanti che ancora oggi mi fermano e mi dicono che mamma è stata l’ostetrica che li ha fatti nascere. Bubi? Le è stato dato in famiglia per caso”. Chi l’ha conosciuta bene e oggi è tuttora in servizio è l’ostetrica Marzia Marinari: “Quando capii che per me era importante fare questa professione mi presentai a lei. Ricordo un livello etico e umano così alto che mi entusiasmò a tal punto che quell’incontro nacque un’amicizia. Lina non si risparmiava, è stata una bravissima ostetrica con, devo dire, un grande senso dell’humor”. L’attaccamento di Lina alla professione è racchiuso in un aneddoto della moglie di Alessandro, la quale ha ricordato come la suocera (Lina) a 3 mesi dalla nascita del proprio figlio (Alessandro) decise di tornare subito al lavoro. Cinzia Luzi, direttrice assistenza ostetrica della Usl Toscana nord ovest, si augura che le giovani ostetriche si rendano conto del valore rappresentato da questa donazione. Nei prossimi giorni verrà collocata all’ingresso del reparto di Ostetricia (1 piano). Alla consegna erano presenti anche Marzia Chellini responsabile ostetriche Zona Livornese, Paola Favuzzi coordinatrice Ostetrica Maternità Livorno, Luca Carneglia direttore del presidio ospedaliero e il cappellano ospedale di Livorno don Placido Bevinetto.

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