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Al Cecioni lezione di “Diritto alla salute” e “Costituzione”

Sabato 11 Novembre 2017 — 08:43

Al Liceo Cecioni si è parlato di Diritto alla salute e Costituzione in un incontro promosso da Istoreco Livorno nell’ambito del progetto regionale “La Costituzione degli Italiani” che si propone di stimolare una riflessione sulla nostra Carta fondamentale in occasione del 70° della sua promulgazione. In particolare si è scelto di mettere a tema l’Art. 32 che sancisce il diritto alla salute dei cittadini.

In primo luogo il professore Stefano Semplici, ordinario di Etica sociale a Roma “Tor Vergata”, ha spiegato come la riflessione sui diritti e su che cosa significhi “avere un diritto” implichi il riferimento a tre elementi: il titolare del diritto, il suo contenuto e il destinatario di un’obbligazione ad operare per il suo rispetto, la sua protezione e la sua realizzazione. L’art. 32 della nostra Costituzione stabilisce che spetta alla Repubblica tutelare la salute come “fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”, garantendo cure gratuite agli indigenti. Posta questa premessa, il prof. Semplici si è soffermato in particolare su tre aspetti. In primo luogo, la prospettiva globale nella quale va inquadrato questo problema: sono molte e profonde le disuguaglianze fra gli esseri umani, guardando alla speranza di vita e a tutti gli indicatori utilizzati in questo ambito, anche come riferimento per le azioni da intraprendere nell’ambito dell’Obiettivo 3 (Salute e benessere) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. Queste disuguaglianze creano altrettante responsabilità per i politici, ma anche per la coscienza di tutti i cittadini. È stata poi sottolineata l’importanza della prevenzione, a partire dalla tutela dell’ambiente e dagli stili di vita, insieme all’esigenza di assicurare concretamente a tutti i cittadini i livelli di assistenza appropriati ai loro bisogni, anche affrontando la sfida delle risorse necessarie per questo e altri fondamentali diritti di cittadinanza, come l’istruzione. È proprio in questa prospettiva che il prof. Semplici ha infine evidenziato alcune criticità della “regionalizzazione” del sistema sanitario: la definizione dei livelli essenziali di assistenza non ha impedito che si creassero differenze notevoli e difficilmente accettabili fra le diverse aree del paese.  Sono questi i temi sui quali ogni cittadino e dunque anche i giovani sono chiamati a riflettere, alla luce dei principi di libertà, uguaglianza e solidarietà sanciti dalla Costituzione.

E’ poi intervenuto Filippo Alberto La Marca, membro del Tribunale diritti del malato di Livorno e del Comitato etico Azienda Usl Toscana Nord Ovest, il quale, dopo un excursus legislativo sul diritto alla salute fino alla Carta europea dei diritti, ha presentato il Tribunale dei diritti del malato, nato per garantire dignità ai cittadini, e la Carta dei diritti del cittadino malato. Come testimonia anche la nostra esperienza, i diritti non sempre vengono rispettati: all’informazione, alla privacy, ad evitare i dolori non necessari, alla qualità della vita, alla sicurezza, al tempo del paziente, al reclamo ed al risarcimento. La Marca ha poi posto un problema importante: Il SSN è sostenibile?  Cosa si può fare per migliorarlo? Non si corre il rischio, in nome di alcune evidenti inefficienze, di favorire il settore privato e quello assicurativo con un inevitabile indebolimento del servizio pubblico?
Tematiche dunque importanti proposte agli studenti, con l’invito ad approfondire questioni così importanti di cittadinanza attiva e responsabile

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