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Colle. Il sindaco su FB: “Lavori in ritardo, la scuola apre fra 12 giorni”. La rabbia dei genitori

Mercoledì 15 Settembre 2021 — 16:55

Sull'account social ufficiale dell'amministrazione comunale di Collesalvetti la comunicazione a 4 giorni dall'apertura della scuola primaria. I genitori degli alunni: "Urge trovare una soluzione alternativa. L'istituto Anchise Picchi è un plesso con docenti preparati, seri e competenti, che non merita questo trattamento"

Un messaggio affidato alla bacheca Facebook ufficiale del Comune di Collesalvetti pubblicato l’11 settembre 2021, a soli 4 giorni dall’inizio ufficiale della scuola che ha gelato i genitori della scuola primaria “N. Sauro” del comune colligiano. Il post, scandito da alcuni punti sottolineati da emoticons di freccette, parlava chiaro: “A causa del protrarsi dei lavori di rifacimento dei servizi igienici all’interno del plesso, la scuola riaprirà lunedì 27“. Praticamente due settimane dopo la prima campanella stabilita dal Ministero per le scuole della regione Toscana. Una bella doccia ghiacciata per le circa 250 famiglie dei giovani alunni costrette così, con pochissimo tempo di preavviso, a fare i salti mortali per provare a sopperire a questo problema annunciato via social.
“Soltanto nella giornata di martedì 14 settembre – spiegano i genitori contattati da QuiLivorno.it – è stata fatta una comunicazione ufficiale sul registro elettronico che conferma lo slittamento del primo giorno di scuola al 27″.
Il sindaco Adelio Antolini spiega la situazione, sempre sullo stesso post dell’11 settembre, con un intervento scritto. “A seguito del sopralluogo effettuato – ha precisato il primo cittadino di Collesalvetti – abbiamo verificato che non sussistono le condizioni necessarie per il rientro di tutti gli alunni del plesso. L’apertura del cantiere ha subito un notevole ritardo dovuto alle difficoltà riscontrate nel reperire una ditta disponibile ad eseguire i lavori durante il periodo estivo, in assenza di alunni, docenti e personale Ata. A questo, si sono aggiunti imprevisti riguardanti le condutture e la mancata consegna dei materiali da parte dei fornitori. Abbiamo valutato le possibili alternative – prosegue il sindaco – consapevoli del disagio a cui andranno incontro le famiglie ma, anche in virtù dell’emergenza sanitaria e di tutte le prescrizioni imposte dalle normative anti-Covid, questa è la soluzione migliore. Pertanto, in accordo con la dirigente scolastica, la professoressa Francesca Napolitano, lunedì (13 settembre, ndr), provvederò ad emettere un’ordinanza con la quale si differisce la riapertura del plesso a Lunedì 27 settembre”.
Comprensibile la rabbia dei genitori degli alunni della primaria i quali hanno mandato una lettera al sindaco per sottolineare alcuni aspetti di questa situazione.
“Gentilissimo sindaco, Le scrivo a nome di alcuni genitori dei bambini che frequentano la terza B della scuola primaria di Collesalvetti. Nel post su Facebook, pubblicato a 4 giorni dall’inizio dell’attività scolastica, dichiara che l’amministrazione ha valutato tutte le opzioni disponibili e ‘questa è la migliore’… Mi dispiace contraddirla ma questa non è la migliore ma è forse la scelta più semplice, rapida, sbrigativa e indolore per Lei e l’amministrazione che coordina. Per i bambini, per le famiglie e gli insegnanti è l’ennesima delusione – si legge nella missiva inviata dai genitori al sindaco – sconfitta e mortificazione. Da genitore e da insegnante credo fermamente che la scuola non sia un parcheggio per i figli ma un luogo di educazione e socialità, e mi perdoni se le mie parole sono dure, ma se in un momento come questo non si riescono a gestire i lavori di ristrutturazione in tempi utili per restituire ai bambini la loro scuola, allora si fa fatica ad amministrare e coordinare un intero territorio. Se la scuola si chiude con un post sabato 11 settembre dicendo che è la scelta migliore, a mio avviso non si rispettano i bambini, i genitori e nemmeno gli insegnanti che ci lavorano con impegno e dedizione. Mi auguro – si legge a chiusura della lettera dei genitori – che nei prossimi giorni, in accordo con la dirigente scolastica lavoriate seriamente per trovare una soluzione alternativa. L’istituto Anchise Picchi è un plesso con docenti preparati, seri e competenti, che non merita questo trattamento”.

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