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“Continua così”. Tina Montinaro incontra gli studenti della scuola Campana

Giovedì 8 Febbraio 2024 — 11:51

Grande accoglienza per la moglie del caposcorta del giudice Giovanni Falcone che stamattina è stata la protagonista di un incontro con gli studenti delle classi 4a 4b 5a 5b della scuola primaria Campana dell'istituto comprensivo Micheli Bolognesi durante il quale ha presentato il suo libro “Non ci avete fatto niente”

“Sei una grande donna, continua cosi. Devi essere fiera di aver scritto il libro. Ci hai fatto imparare cosa sono la mafia e l’omertà”. Grande accoglienza per Tina Montinaro – moglie di Antonio Montinaro, il caposcorta del giudice Giovanni Falcone che insieme agli agenti Rocco Di Cillo e Vito Schifani viaggiava sulla Quarto Savona15 fatta esplodere nel maggio del 1992 per mano della mafia – che stamattina è stata la protagonista di un incontro con gli studenti delle classi 4a 4b 5a 5b della scuola primaria Campana dell’istituto comprensivo Micheli Bolognesi in via Stenone. Durante l’incontro ha presentato il suo libro “Non ci avete fatto niente” rivolto ai bambini di 9 anni. A loro la signora Tina si è rivolta per esporre, nella terminologia adeguata alla loro giovane età, il valore del sacrificio estremo compiuto dalle donne e uomini della Polizia per la difesa di quei valori che costituiscono la base della nostra democrazia e capisaldi di una società civile.
“Palermo, Napoli (luogo di nascita di Tina, ndr), Livorno – ha detto il sindaco Salvetti – hanno un filo conduttore dato dal grande cuore e schiettezza delle città e degli abitanti che le abitano”.
“Tenevo tantissimo che Tina, un’amica, venisse qui a Livorno – ha detto il questore Stellino – Il suo messaggio di speranza è una cosa bellissima”.
“I ragazzi hanno lavorato da settimane a questo incontro realizzando dei cartelloni con messaggi di speranza e leggendo il suo libro”, ha spiegato la dirigente Cecilia Semplici presentando l’incontro.
“I ragazzi devono anzitutto studiare e essere curiosi e poi essere coraggiosi e decidere da che parte stare. Il fatto che dopo 32 anni e a così grande distanza dal luogo della tragedia se ne parli è un segnale da non sottovalutare. Sono contentissima, mi sono alzata alle 5.30 per venire qui da voi. Non voltatevi mai dall’altra parte. L’indifferenza è una cosa brutta. Denunciare significa avere coraggio”.
Prima dell’intervento di Montinaro, gli studenti diretti dall’insegnante Cristina Lucetti, hanno intonato la canzone Cento Passi alla quale hanno partecipato battendo i piedi anche il sindaco Luca Salvetti, la vice sindaco Libera Camici, il questore Giuseppina Maria Rita Stellino, Tiziana Rapisarda in rappresentanza dell’ufficio scolastico della Provincia di Livorno e la dirigente Cecilia Semplici. Il sindaco: “Palermo, Napoli (luogo di nascita di Tina, ndr), Livorno hanno un filo conduttore dato dal grande cuore e schiettezza delle città e degli abitanti che le abitano”. Il questore: “Tenevo tantissimo che Tina, un’amica, venisse qui a Livorno. Il suo messaggio di speranza è una cosa bellissima. Come poliziotti siamo orgogliosi della figura di Antonio. Rappresenta un riferimento per tutti noi”.

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