Eva Giovannini: dalla Rai all’incontro con i ragazzi del Cecioni

Classe 1980, livornese di nascita e romana d’adozione. Si è laureata all’Università di Pisa e ha iniziato a lavorare nella sua Livorno. Giornalista professionista dal 2008, ha lavorato anche come inviata per Sky Tg24. Ha firmato articoli anche per Affari&Finanza, inserto di Repubblica. Sono le esperienze televisiva ad averla resa nota. Prima Annozero su Rai 2, poi Piazzapulita su La7, quindi Ballarò ancora su Rai2. Le ultime esperienze sono state sulla terza rete della tv di viale Mazzini, a Cartabianca e a In Mezz’Ora. Nel 2015 è stato pubblicato il suo primo libro ‘Europa Anno Zero. Il ritorno dei nazionalismi’. Eva Giovannini, giornalista affermata, è stata ospite del liceo Cecioni, scuola da lei frequentata, dove ha incontrato e dibattuto con le classi quarte dell’istituto riguardo alcuni argomenti di attualità a livello d’Europa.

“Mi emoziono sempre quando sono qui – dice Eva Giovannini – Sono abituata a parlare e rivolgermi ad una grande platea televisiva ma non riesco a trattenere le lacrime ogni volta che torno in quello che è stato il mio liceo, il luogo che mi ha aperto la testa e che ha contribuito a rendermi ciò che sono oggi. Qua sono cresciuta ed ho avuto la possibilità di sviluppare le basi di quella che è stata la mia futura professione ed ho conosciuto un sacco di persone. E’ un liceo dove non si vivono disuguaglianze e che mi ha insegnato a dare uno sguardo trasversale al mondo, mantenendo sempre la voglia e la capacità di essere curiosi”.

I ragazzi delle varie classi, divisi in gruppi, hanno posto alla giornalista diverse domande derivanti dalla lettura del suo libro, ‘Europa Anno Zero. Il ritorno dei nazionalismi’. Esso affronta la complessa tematica del ritorno dei nazionalismi in Europa e lo sviluppo di movimenti di estrema destra con tendenze populiste, xenofobe e fortemente identitari. Già nel 2015 i risultati elettorali in ben otto Paesi dell’Unione hanno decretato l’avanzata incessante delle destre. Per raccontare questo fenomeno nelle sue varie declinazioni, Eva Giovannini ha intrapreso un viaggio attraverso sei Paesi europei: dalla Francia di Marine Le Pen, al Regno Unito di Nigel Farage, leader dell’Ukip; dalla marcia dei “nuovi patrioti” di Pegida, in Germania, all’estrema destra ungherese; dalla Grecia di Alba Dorata e dell’alleanza tra Syriza e gli indipendentisti cattolici di Anel, fino all’Italia della Lega Nord di Salvini, che riparte dalla Sicilia per rifondarsi e dichiara guerra alle élite europee e all’immigrazione. Il libro ha dato molti spunti di riflessione ai ragazzi, che hanno cominciato a chiedersi se la fotografia attuale dell’Europa è quella che corrisponde a ciò che vorrebbero e sono state numerose le domande inerenti che sono state poste e a cui la Giovannini ha risposto con entusiasmo, dimostrando grande passione per l’argomento e per la sua professione. L’argomento che ha suscitato maggiore attenzione è stato quello riguardante l’immigrazione e la spartizione dei migranti tra i vari Paesi europei, in particolare la rivisitazione del trattato di Dublino, ovvero il regolamento dell’Unione europea che stabilisce criteri e meccanismi per l’esame, e l’eventuale approvazione, di una domanda di protezione internazionale presentata da un cittadino di un Paese terzo che nasce dalle ceneri della Convenzione firmata nella capitale irlandese il 15 giugno 1990, ovvero dal primo trattato internazionale multilaterale firmato dagli allora dodici membri della Comunità europea per darsi regole comuni sull’asilo.

Un altro argomento fortemente dibattuto è stata la nuova forma di comunicazione politica via Twitter, Facebook o Instagram ed in particolare Russeau, la piattaforma di democrazia diretta del Movimento 5 Stelle i cui obiettivi sono la gestione del partito nelle sue varie componenti elettive (Parlamenti italiano ed europeo, consigli regionali e comunali) e la partecipazione degli iscritti alla vita del movimento attraverso, ad esempio, la scrittura di leggi e il voto per la scelta delle liste elettorali o per dirimere posizioni.

“Eva è frutto ed orgoglio di questa scuola – sostiene la professoressa Maria Letizia Paoletti – Siamo enormemente grati della sua presenza. Cerchiamo sempre di fare un lavoro che vada al di là della classica lezione di letteratura e lei è sempre pronta per i nostri inviti nonostante gli innumerevoli impegni che la sua professione le impone. La ringrazio pubblicamente perché non è semplice e neanche scontato trovare persone così disponibili”.

“L’appuntamento con Eva Giovannini si aspetta ogni anno come la primavera – afferma il preside del liceo Cecioni Giuseppe de Puri – Bisogna cercare di portare nelle scuole ciò che emerge ed è di successo al di fuori, affinché sia di esempio. Il ringraziamento più grande va a tutti coloro che non si dimenticano delle proprie origini e che tornano qui per lanciare messaggi importanti ai cittadini del domani”.