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Il busto di Angelica Palli potrebbe tornare nel suo liceo

Giovedì 13 Novembre 2025 — 11:47

Il Liceo diretto dalla dirigente Teresa Cini vorrebbe riportarlo a "casa" e ha promosso una iniziativa culturale dedicata alla “Novella Saffo” come la definì Alessandro Manzoni. Attualmente il busto è custodito nei depositi della Biblioteca Labronica

articolo a cura di Mia Pampaloni, studentessa della classe terza B Liceo Classico Niccolini Palli

Angelica Palli, probabilmente, tornerà nel suo liceo. Il magnifico busto marmoreo della “Novella Saffo”, come la definì Alessandro Manzoni, potrebbe infatti migrare dai depositi della Biblioteca Labronica e tornare a splendere sotto gli occhi di tutti in via Maggi, nell’atrio della succursale del liceo Niccolini-Palli a lei dedicata o, se possibile, nell’altra “sua” sede, ovvero il plesso di via Goldoni attualmente in dotazione al liceo Enriques.
Lo spostamento, è importante sottolinearlo, sarebbe alquanto oneroso e necessiterebbe quindi di finanziamenti che la scuola pubblica non è purtroppo in grado di assumersi. Per questo la dirigente scolastica Teresa Cini, congiuntamente all’associazione Ixnous, ha deciso di organizzare l’11 novembre una cerimonia di supporto all’iniziativa nell’Aula Magna della sede di via Rossi affinché si possa restituire visibilità alla “nostra” eroina risorgimentale. La cerimonia ha preso avvio con l’orchestra da camera Angelicarchi, composta dagli studenti del Liceo Musicale del Licoeo Niccolini Palli e diretta dal maestro Paolo Filidei, che ha regalato al pubblico un concerto che includeva, tra l’altro, brani di Benjamin Britten e Nino Rota. E’ seguito un intervento di Umberto Cini, presidente dell’Associazione Borgo dei Greci, che ha parlato di Angelica e della concezione che il mondo maschilista ottocentesco aveva dell’intellettuale italo-greca. Ha poi parlato la direttrice della fondazione Trossi-Uberti Veronica Carpita che ha raccontato gli innumerevoli spostamenti del busto (la statua è attualmente priva del naso e presenta varie fratture sugli zigomi) e ha acceso uno scambio di opinioni riguardo all’assenza di monumenti dedicati a figure femminili nella nostra città. Le altre ospiti sono state Alessandra Carlesi, presidentessa dell’associazione Ixnous e la studiosa Valeria Magrini che ha introdotto l’ultimo intervento, quello della pedagogista Monica Pacchini, intitolato “Il sogno sociale di Angelica Palli: quando l’istruzione per le donne era un’impresa ardita”, nel quale sono stati analizzati il pensiero di Angelica riguardo all’istruzione femminile e la situazione educativa di Livorno al tempo della nostra “Saffo risorgimentale”.

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