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Il Cecioni inaugura un’aula polifunzionale

Mercoledì 13 Novembre 2019 — 12:03

Continua la cavalcata del liceo tra futuro e integrazione. L’aula polifunzionale è suddivisa in tre spazi: psicomotorio, laboratoriale e il terzo dedicato alla drammatizzazione

di Filippo Ciapini

Continua la cavalcata tra futuro e integrazione per il Liceo Cecioni che il 12 novembre ha inaugurato una nuova, interessante, aula scolastica. “Abbiamo aperto questo spazio per venire incontro al fabbisogno educativo dei nostri ragazzi – ha detto il responsabile del dipartimento di sostegno professor Claudio Guidugli – La stanza, arredata e progettata dal prof Riccardo Consales e alcuni alunni dell’artistico, aiuterà a sviluppare in maniera serena l’apprendimento e le conoscenze degli alunni”. Il progetto che ha portato alla nuova aula è nato nel 2018 quando la classe 2ASU coordinata dai professori Franca Antonucci, Claudio Marmugi, Tommaso Eppesteingher e Alice Bondi ha partecipato con “Se le opere d’arte parlassero…” alla XIV edizione della “Settimana dei beni culturali e ambientali- l’Umorismo” promosso dalla Fondazione Livorno distinguendosi tra tutti i partecipanti e ottenendo i fondi necessari per il restauro dell’aula. “Siamo estremamente soddisfatti del risultato – ha proseguito il presidente della Fondazione Livorno Riccardo Vitti – è la prima volta che andiamo in un liceo e devo dire che è la proposta è molto valida, dovremmo istituire una giornata obbligatoria di visita alle scuole per conoscere quello che fanno i ragazzi e gli insegnanti”. L’aula polifunzionale è suddivisa in tre spazi differenti, quello psicomotorio e laboratoriale situato internamente, ed un altro esterno dedicato alla drammatizzazione. Il tutto perfettamente integrabile con i progetti di lavoro in gruppo. Presente anche l’ex preside Giuseppe De Puri che ha avviato l’iniziativa: “La finalità non è quella di accogliere solamente situazione svantaggiate, vogliamo inserire gruppi di classi in maniera che si possono concretizzare effettive sinergie e conoscenze specifiche che in un’aula classica non potrebbero verificarsi”. Come già detto, l’aula è stata progettata da un soddisfatto professore ed architetto Riccardo Consales che ha sottolineato come le scuole hanno l’obbligo di svecchiarsi e concepire il lavoro di gruppo come un elemento trainante, “un esempio non certamente nuovo, ma che possa essere un modello da seguire con più attenzione”. I docenti del Cecioni, infatti, hanno dovuto seguire corsi di formazione specifici per studiare un innovativo percorso multimediale di movimento dentro la scuola per i ragazzi autistici e certificazioni che hanno bisogno di un orientamento particolare all’interno della scuola.
Conclusioni affidate al dirigente scolastico Andrea Simonetti, insediato da quest’anno e ben propenso a queste nuove aperture: “Dobbiamo rendere bella tutta la scuola e condividere quelle facciamo perché qua c’è il nostro futuro e i ragazzi vanno coltivati con questo tipo di iniziative. Non devono essere solo aule dove ci si relazioni in maniera unilaterale, ma posti belli dove si possa stare dalla mattina alla sera. Il nostro impegno è certamente quella di arricchire la bellezza dei nostri spazi e la città di Livorno”.

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