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In classe senza zaino nella scuola primaria di Montenero

Mercoledì 4 Dicembre 2019 — 17:27

La scuola primaria di Montenero apre le porte sabato 14 dicembre per un Open Day

In classe senza zaino? La scuola primaria di Montenero apre le porte sabato 14 dicembre per un Open Day in cui bambini, bambine e genitori potranno sperimentare direttamente il modello educativo e didattico Senza Zaino. La rete “Senza Zaino per una scuola comunità” è un’esperienza nata 10 anni fa in Toscana diffusasi in tutta Italia, che propone un modo diverso di insegnare basato sulla dimensione dell’ospitalità e sulla scuola come comunità di ricerca dove viene favorita la responsabilità degli alunni e l’acquisizione delle competenze. La gestione della classe e la progettazione delle attività avvengono secondo il metodo dell’approccio globale al curricolo. Il metodo del curricolo globale si fonda su tre valori: l’ospitalità, la responsabilità, la scuola come comunità di ricerca.

L’ospitalità: nelle aule Senza Zaino si trova tutto ciò che occorre per affrontare una giornata scolastica: dai materiali comuni di cancelleria, a arredi funzionali, a spazi adatti per accogliere sia il gruppo che la persona, per riconoscere e stimolare la pluralità delle intelligenze, per accompagnare e sostenere gli apprendimenti.

La responsabilità: nelle aule Senza Zaino le bambine e i bambini costruiscono, insieme ai propri insegnanti, le regole della convivenza: decidono insieme come muoversi all’interno dell’edificio e negli spazi dell’aula, come gestire i materiali comuni e individuali, come utilizzare gli strumenti didattici costruiti dagli insegnanti per supportare i loro apprendimenti, come rapportarsi nel lavoro in coppia o nel piccolo gruppo, come comportarsi durante le spiegazioni, come svolgere i compiti a casa…; decidono, insieme ai propri insegnanti, come impegnarsi di fronte al mondo della conoscenza, quali porzioni del sapere affrontare nell’ottica della ri-scoperta; riflettono sul processo che li coinvolge.

La comunità: le classi Senza Zaino sono comunità di ricerca, luoghi dove si indaga e si esplora; dove il clima dominante è l’interesse, la curiosità, l’operosità, dove ciascuno sta facendo tante cose diverse tese ad obiettivi comuni, riconducibili ad un significato condiviso da tutti.

Nel lavoro quotidiano gli/le insegnanti decidono la tipologia della lezione (lezione frontale, lezione partecipata, lavoro ai tavoli, lavoro individuale). Valorizzano il contributo alla lezione di ogni singolo alunno e di ogni singola alunna, ascoltando gli interventi di tutti e, se programmato, invitano i ragazzi a prepararsi autonomamente a casa su un dato argomento, per poi condurre una lezione in classe, sul modello della “classe rovesciata”. Programmano il lavoro utilizzando metodologie diverse, utilizzano una didattica centrata sull’induzione, sul problem solving, sull’imparare facendo. Stimolano la discussione su argomenti di studio e su episodi positivi e negativi della vita di classe. Gli alunni devono essere consapevoli di quel che stanno facendo. Curano il materiale necessario alle attività, l’organizzazione dello zaino e delle buchette in classe. Danno il proprio contributo alla lezione intervenendo, facendo proposte e assumendo incarichi e responsabilità. Gli alunni e le alunne definiscono nelle assemblee di classe insieme ai docenti le regole condivise; organizzano il lavoro di gruppo, assumendo il ruolo di tutor nel lavoro a coppie o a piccoli gruppi. Momento significativo dell’intervento educativo è l’autovalutazione da parte dei ragazzi del comportamento e dei risultati ottenuti, nella convinzione che i progressi nell’apprendimento non possano che nascere da una reale consapevolezza di propri punti di forza e di debolezza. A tale scopo vengono chiariti ai ragazzi i criteri di valutazione di ogni disciplina e di ogni singola competenza disciplinare ed i vari aspetti che contribuiscono al voto di comportamento, relativamente ad autonomia, impegno, capacità di organizzazione, responsabilità e collaborazione. Periodicamente le classi si riuniscono in assemblea (Consiglio di Classe degli Alunni) per definire le regole ed eleggere i rappresentati degli alunni. In queste occasioni definiscono gli incarichi necessari al buon andamento della vita di classe e discutono o prendono decisioni che riguardano tutti. Un‘assemblea simile viene fatta a livello di plesso, è il Consiglio dei Rappresentanti degli alunni, che periodicamente si occupa di temi che riguardano tutte le classi (festa dei nonni, visita guidata di Plesso,…) e partecipano alle interclassi plenarie calendarizzate in ogni anno scolastico.

http://www.scuolecarducci.livorno.it/Scuola_Senza_Zaino.html

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