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La vicesindaca: “Servizi 0-6, assunte 20 educatrici in più”

Venerdì 4 Settembre 2020 — 12:15

La vicesindaca: "Da parte delle insegnanti abbiamo percepito entusiasmo per la ripartenza: hanno saputo anteporre la passione per il lavoro al rischio contagio"

di Letizia D'Alessio

Da pochissimi giorni sono ripartite le attività degli asili comunali e il 14 settembre riapriranno le scuole. Livorno, come ha spiegato la vicesindaca Libera Camici nell’incontro che si è svolto il 3 settembre al parco dell’Odeon (foto Amore Bianco), è stata una delle prime città a riaprire i servizi per l’infanzia 0-6. L’anno scolastico 2020/21 subirà delle modifiche sostanziali a livello pratico: una su tutte la decisione di mantenere gruppi stabili di bambini all’interno degli asili, non facendo promiscuità tra i piccoli delle varie sezioni in modo così da evitare di chiudere tutta la struttura se dovesse essere rilevato un caso di Coronavirus. Questo però non è l’unico cambiamento: sono state infatti assunte 20 maestre in più con contratto part time, una per ogni asilo. “Inoltre abbiamo redatto un patto di corresponsabilità con i genitori – ha dichiarato Camici – e ci auguriamo che sia rispettato, visto che l’azione che una persona compie si può ripercuotere sugli altri. Da parte delle insegnanti abbiamo percepito entusiasmo per questa ripartenza: hanno saputo anteporre la passione per il loro lavoro al rischio del contagio”. La riapertura delle scuole come detto è fissata al 14 settembre: “Abbiamo deciso di non rimandare ulteriormente, come hanno fatto in altre regioni – ha affermato l’assessora all’istruzione regionale Cristina Grieco – perché riteniamo che dopo sei mesi di chiusura non potevamo subordinare la scuola alle elezioni regionali”. Pochi problemi, fortunatamente, si sono registrati per la ripartenza delle scuole elementari, medie e superiori: solamente tre plessi hanno richiesto l’aiuto del Comune per avere maggiori spazi e il servizio mensa sarà garantito dappertutto e solo in casi limitati i bambini saranno costretti a mangiare in aula. Per quanto riguarda invece il trasporto scolastico è stata approvata la deroga che prevede il riempimento dei mezzi all’80% e al momento è aperto un bando che scadrà tra pochi giorni. “Se rimarranno fuori molti bambini – ha sottolineato Grieco – troveremo delle modalità alternative per fare in modo che nessuno rimanga escluso”. La Regione inoltre sta ricostituendo la medicina scolastica con medici e infermieri, sia per l’emergenza Coronavirus ma anche in previsione futura una volta superata la pandemia. “Non ripartiremo a rischio zero, il virus circola ancora ma abbiamo fatto di tutto per trovare un compromesso tra la minimizzazione del rischio e il diritto allo studio. – ha concluso Grieco – La didattica a distanza ha evidenziato disparità di condizione tra gli studenti e il nostro obiettivo è stata evitarla così da scongiurare una catastrofe a livello educativo”. E il Comune? Dal canto suo ha erogato due milioni di investimenti per il settore scolastico e da qui a dicembre, attraverso una variazione della parte corrente del bilancio, darà altri 600mila euro.

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