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Sei dipinti di Rontini entrano a far parte della famiglia di Fondazione Livorno

Martedì 18 Dicembre 2018 — 18:35

Alessandra Rontini, nipote di Ferruccio, ha deciso di fare questa donazione per rendere permanentemente esposti e godibili i quadri del nonno

di Chiara Dhimgjini e Gabriele Fiore

Si allarga la collezione della Fondazione Livorno con la donazione di sei opere di Ferruccio Rontini da parte della nipote Alessandra Rontini.
“Chi mi conosce sa cosa rappresentano le opere di mio nonno per me, donando queste tele è come se donassi parte di me alla Fondazione. Ho scelto questo ambiente perché sono sicura che verranno valutate al massimo – racconta Alessandra Rontini – Ho voluto donare il disegno che testimonia la presenza di mio nonno all’accademia delle belle arti di Firenze, arrivando poi a un dipinto degli anni venti che testimonia la sua presenza in Maremma. Ho donato, inoltre, un affresco rappresentante la natura morta, non tutti sanno che si dedicò anche a questo. Un dipinto degli anni quaranta a testimonianza del passaggio dagli anni ’20 ai ’40, per arrivare poi agli anni ’50-’60 con due quadri importanti”.
E’ possibile ammirare molte delle sue opere alla mostra dedicatagli ai Granai di Villa Mimbelli, visitabile fino al 6 gennaio.
“Si tratta di un’importante donazione, considerato l’artista di cui parliamo. Questa mostra fa fare un passo avanti verso la scoperta di questo pittore – dice Vincenzo Farinella, curatore della mostra di Rontini allestita a Villa Mimbelli – nonostante Rontini sia uno dei fondatori del gruppo dei labronici, ha una sua autonomia espressiva e originalità che lo differenzia dagli altri pittori livornesi. I dipinti, infatti, presentati nella mostra dimostrano la differenza tra Ferruccio e la pittura livornese di quel periodo. Le opere donate alla fondazione arricchiscono il nucleo di quadri che erano già nella raccolta e che rappresentavo per lo più opere degli anni ’20-’30”.
L’intervento di promozione degli artisti che hanno arricchito il patrimonio culturale del territorio livornese, avviato, da ormai diversi anni, da Fondazione Livorno e Fondazione Livorno – Arte e Cultura con l’allestimento di numerose mostre, ha permesso di mantenere alta l’attenzione del pubblico sulla produzione artistica dei pittori, scultori, grafici che sono nati a Livorno o che ci hanno vissuto per alcuni periodi della loro vita.
“Queste opere entrano a far parte del patrimonio della città, una grande soddisfazione – racconta l’assessore Francesco Belais – a seguito dell’apertura del museo di città dobbiamo cominciare a pensare al museo diffuso”.
Alessandra Rontini ha raccontato che è sua intenzione donare anche un dipinto al museo fattori, un quadro degli anni ’20 affinchè questo venga inserito tra le altre opere del gruppo labronico.

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