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Caritas, oltre 34mila pasti. “Quest’anno per noi è stato il più duro”

Domenica 17 Dicembre 2017 — 20:02

Da gennaio a novembre sono stati circa 34.000 i pasti distribuiti fra le mense e i pasti a domicilio. Suor Raffaella, presidente di Caritas Livorno: "Cerchiamo di restituire dignità alle persone"

di Giulia Bellaveglia

Secondo l’analisi dell’anno ancora in corso effettuata da Eurostat, l’Italia è la nazione che conta più poveri in EuropaEssendo ormai fine anno è opportuno analizzare e mettere in risalto il grande aiuto che la Caritas (foto Lanari) della nostra città ha fornito alle persone in condizioni di povertà presenti nella nostra città, tenendo presente che quando parliamo di povertà non dobbiamo pensare esclusivamente ad una mancanza di soldi. L’intento di Caritas è infatti quello di guidare le persone che vi si rivolgono non solo verso un aiuto di tipo materiale – sebbene talvolta sia indispensabile – ma piuttosto verso un percorso di sviluppo personale concreto che aiuti loro a trovare, o a ritrovare, le condizioni di una vita mediamente comune.
Da un’analisi che copre il periodo 1° gennaio/30 novembre 2017 emerge che sono stati circa 32.000 i pasti distribuiti nelle mense Caritas di Livorno ai quali vanno aggiunti i materiali forniti alle singole parrocchie della città e i pasti a domicilio per un totale di altri 2000 pasti circa.
2346 sono invece gli accessi registrati al guardaroba per adulti e 580 a quello per famiglie con minori – 58 al momento quelle che accedono al servizio – dove si ha la possibilità di ricevere gratuitamente vestiario e giochi per bambini, essenziali per lo sviluppo armonico della loro personalità. Sempre sul tema bambini, ammontano a 292 gli interventi di consegna prodotti per la prima infanzia. Per far fronte a tali necessità la rete di Caritas Livorno fa riferimento a una parte di dipendenti e a ben 300 volontari attivi; si aggiungono inoltre numerose donazioni da parte di privati.
La fascia d’età che più usufruisce dei servizi Caritas è quella di persone giovani nella misura in cui, la nascita dei figli, anziché un momento di gioia diventa spesso un innesco di povertà.
In vista del periodo natalizio sono previsti ben tre eventi di aggregazione: una festa di Natale il 20 dicembre al centro di ascolto in via Donnini 165; il pranzo del 25 dicembre; la cena con animazione per la sera del 31 dicembre.
Restituire alle persone la dignità del Natale ci sembra di fondamentale importanza – ha detto suor Raffaella, presidente di Caritas Livorno, durante il nostro reportage in via delle Cateratte – Vorrei inoltre aggiungere che quest’anno per noi è stato più difficile degli altri, perché alle condizioni di povertà generalmente presenti si sono sommati i bisogni di chi con l’alluvione ha perso tutto e non mi riferisco soltanto al dato materiale, ma anche al bisogno di affetto per le famiglie che a causa di questa tragica calamità hanno subito lutti”.
La prima accoglienza delle persone in difficoltà viene effettuata tramite una rete di centri di ascolto Caritas, suddivisi per fasce d’età e problematiche, in cui la situazione personale viene analizzata e successivamente viene stabilito il percorso migliore.

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