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Dodici giovani sulla vetta della solidarietà: da Livorno al Kilimanjaro

Domenica 14 Ottobre 2018 — 08:30

Attraverso le parole di Francesco Pini, che ha preso parte all'impresa, Quilivorno.it ha ripercorso il loro sentiero, carpendo difficoltà, aspirazioni e obiettivi della missione "Kili Maji: in cammino per l'acqua"

di Jessica Bueno

“La determinazione dice: voglio. L’uomo dice: Io scalerò questa montagna. Mi hanno detto che è troppo alta, troppo distante, troppo ripida, troppo rocciosa e troppo difficile. Ma è la mia montagna. Io la scalerò. Mi vedrai presto salutare dalla vetta oppure morto ai sui fianchi nel tentativo di farlo”.
Così sosteneva Jim Rohn, imprenditore statunitense, autore e speaker motivazionale. Questa citazione riassume bene l’impresa di dodici giovani livornesi della Ong di via della Madonna “Centro Mondialità Sviluppo Reciproco”.
Dodici ragazzi coraggiosi che non si sono fatti abbattere dalle difficoltà e dalla fatica fisica e che a settembre hanno deciso di affrontare la montagna più alta del continente africano: il Kilimanjaro, situato nella Tanzania nordorientale. Il gruppo non è estraneo all’esplorazione di questi territori: hanno già avviato diversi progetti con la Tanzania ed in generale con i Paesi definiti in via di sviluppo (alcune delle foto in pagina sono a cura di Matteo Morsellino).
Attraverso le parole di Francesco Pini, che ha preso parte all’impresa, Quilivorno.it ha ripercorso il loro sentiero, carpendo difficoltà, aspirazioni e obiettivi della missione “Kili Maji: in cammino per l’acqua“.

L’Africa è il continente maggiormente colpito dalla carenza di acqua potabile sicura. Proprio per questo è necessario, dove possibile, costruire dei pozzi per cercare di sopperire a questa grave carenza. Durante il tortuoso cammino i dodici livornesi, accompagnati dagli esperti del luogo, hanno avuto modo di vedere durante la scalata che, lungo il sentiero, ci sarebbe una cavità sotterranea per poter raccogliere acqua potabile: manca la struttura.

Qual è stato, quindi, lo scopo di questa notevole impresa? Benefico. E’ stata infatti avviata una raccolta fondi associata al fine di  costruire un pozzo a Chibelela, nella regione di Dodoma, per circa 9.000 persone. L’iniziativa gode del sostegno della Diocesi di Livorno, dell’ufficio missionario diocesano, del Centro Mondialità Sviluppo Reciproco. La cifra necessaria per la realizzazione del pozzo non è assolutamente casuale: 5.895 euro, come i metri di altezza del Kilimanjaro. È possibile contribuire alla raccolta con un’offerta al Cmsr oppure comprando un portachiavi in tessuto tanzaniano a “La Bottega del Mondo” in via della Madonna. Inoltre è in via di organizzazione un’apericena di beneficenza. L’appuntamento è per sabato 27 ottobre, dalle 19.30, al Teatro Filicchi in piazza Maria Lavagna, 15. Occasione in cui verrà proiettato un filmato dell’impresa affrontata. Per maggiori informazioni: https://cmsr.org/campagne/kilimaji/

“Spesso crediamo che il nostro contributo sia una misera parte senza influenza – scrive Francesco Pini nel suo profilo personale Facebook – Non ci rendiamo conto di quanto possa aiutare a creare qualcosa di più grande. Solo con un piccolo passo dopo l’altro si può infatti raggiungere le mete più elevate”.

Qui la pagina instagram che segue giorno per giorno il progetto: https://instagram.com/kilimaji?utm_source=ig_profile_share&igshid=1vbuv3krotuoc

 

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