Siglato il Protocollo Zeus contro stalking e violenza domestica
La sottoscrizione di questo secondo Protocollo Zeus, promosso dalla Questura e dall'Amministrazione Comunale, va ad integrare l'azione del precedente Protocollo Zeus al fine di coinvolgere anche l'Associazione Psicosfera APS. Le azioni previste dal protocollo nascono dallo strumento dell'ammonimento del questore
Giovedì 18 aprile nella sala cerimonie di Palazzo Comunale è stato siglato un protocollo d’intesa, denominato Zeus, in materia di stalking e violenza domestica, da parte della Questura di Livorno, del Comune di Livorno, della Azienda USL Toscana Nord Ovest e dell’Associazione Psicosfera APS di Livorno. La sottoscrizione di questo secondo Protocollo Zeus, promosso dalla Questura e dall’Amministrazione Comunale, va ad integrare l’azione del Precedente Protocollo Zeus, sottoscritto lo scorso febbraio, al fine di coinvolgere anche l’Associazione Psicosfera APS all’interno della risposta di rete alla violenza di genere in un’ottica innovativa e sistemica rispetto alla presa in carico delle donne vittime di violenza e dei soggetti responsabili di atti di violenza.
Le azioni previste dal protocollo nascono dall’istituto dell’ammonimento del Questore, previsto dalla legge rispetto alla violenza domestica e allo stalking: l’ammonimento è uno strumento importante che rappresenta un primo “avvertimento” rivolto ai soggetti maltrattanti e che evidenzia il disvalore sociale e penale della loro condotta. L’ammonimento del Questore punta, infatti, a bloccare le recidive degli episodi di violenza di genere, prima che questi diventino un reato penale, intervenendo direttamente sul maltrattante, attraverso il suo inserimento in percorsi di recupero, rieducazione e, quindi, di riabilitazione. I percorsi messi in atto da centri specializzati mirano ad un cambiamento profondo dei soggetti maltrattanti, allo scopo finale di ottenere un calo significativo delle recidive e, allo stesso tempo, una possibilità di recupero del maltrattante.
La Questura, attraverso i due protocolli, ha operato in stretto accordo con l’Amministrazione Comunale, l’Azienda USL Toscana Nord Ovest e le associazioni che si occupano di percorsi di recupero per uomini maltrattanti, per mettere a sistema una rete sul territorio, tesa a promuovere lo sviluppo e l’attivazione di azioni, basate su metodologie consolidate e coerenti con linee guida appositamente predisposte, di recupero e di accompagnamento dei soggetti responsabili di atti di violenza nelle relazioni affettive, al fine di favorirne il recupero e di limitare i casi di recidiva.
La stesura e la sottoscrizione di questo Protocollo Zeus rappresenta quindi un’ulteriore risposta congiunta e di rete contro la violenza di genere in un’ottica sistemica, che guardi all’accoglienza e al sostegno alla vittima, così come al recupero dei responsabili della violenza stessa e alla prevenzione del fenomeno, anche attraverso azioni di informazione e di sensibilizzazione della collettività. L’Associazione Psicosfera APS, attraverso il servizio Spazio PSICOM, opera infatti nello specifico, attraverso Percorsi di Sostegno Individuali per il Cambiamento Orientato al Maschile, inserendosi quindi necessariamente all’interno della visione integrata e sistemica che muove l’operato della Questura e dell’Amministrazione Comunale. Sottolineata dal questore Maria Rita Giuseppina Stellino l’importanza di fare rete per dare risposta ad un fenomeno che non accenna a diminuire. Riferendosi al protocollo appena sottoscritto Cinzia Porrà, direttrice della Zona Distretto livornese dell’Azienda Asl Toscana Nord Ovest ha parlato di un altro importante tassello che contribuisce a rafforzare le azioni e gli interventi per combattere fenomeni di questo tipo. Ada Doria, presidente Psicosfera APS ritiene che “il fenomeno violenza di genere possa essere contrastato anche tramite interventi sugli autori di reato. Senza questa parte non potremmo mai affrontare il fenomeno in modo completo. Il sostegno alle donne, componente primaria, deve essere affiancato da un lavoro che riguarda coloro che alle vittime infliggono violenza e con questo protocollo, un’equipe completamente al femminile e con profonda esperienza nella gestione delle vittime, mette in campo le competenze maturate negli anni, rivolgendo agli autori di reato interventi di sostegno per il cambiamento dei comportamenti disfunzionali. Attraverso Spazio Psicom (Percorsi di Sostegno Individuali per il Cambiamento Orientato al Maschile), la cui referente è l’Avv. Cristina Cerrai, sviluppiamo percorsi esclusivamente individuali diretti a coloro che hanno agito violenza. Riteniamo infatti che il percorso individuale possa avere più obiettivi: di favorire nella persona la consapevolezza dell’accaduto, assumendosene la responsabilità e in caso di esito positivo ottenere la revoca dell’ammonimento, conseguentemente un miglioramento e riappropriazione di un percorso di vita che spesso vede coinvolti soggetti fragili come i minori, vittime anch’essi di violenza assistita. Sottolineiamo che i percorsi sono a carattere volontario e gratuito, secondo l’accordo contenuto nel Protocollo Zeus”.
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