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“Sono uscito con le mie gambe dopo esser entrato in barella. Un grazie all’ospedale”

Martedì 9 Aprile 2024 — 19:31

Paolo Edoardo (Pardo) Fornaciari

La lettera di ringraziamento di e "alla" Paolo Edoardo Fornaciari, Pardo per tutti: "5 esami strumentali (sangue, ECG, EEG, Tac cranio, doppler) e 4 visite specialistiche. Chi si lamenta della sanità pubblica deve comprendere le difficoltà in cui lavorano medici infermieri ed Oss. Anzi, fare come in “Malarazza” di Modugno: "ti lamenti, ma che ti lamenti… eccetera". Finiti gli accertamenti, anche grazie alle rassicurazioni di medici ed infermieri, mi sono riavuto completamente"

Succede, una sera, a cena, che cominci a farfugliare, non riesci a servirti delle verdure dalla teglia, e la testa ti ciondola, fino a cascarti nel piatto. Daria, la mi ‘moglie, vuol chiamare l’ambulanza; tento di dir di no, ma non ci riesco. Capisco che devo annuire: col capo, ché la bocca non funziona. Arrivan subito, quelli della Misericordia; mi fanno vari test (sorriso, braccia stese in avanti…) e poi via verso l’ospedale. Arrivato lì dentro, una prima verifica, una infermiera; stessi movimenti già richiesti in ambulanza e qualche domanda a cui non riesco a rispondere. Son le 21.30. Sono all’astanteria, tra un altro sventurato e una povera vecchina che smania per le sue piaghe da decubito. Arriva un’altra infermiera, solite domande, palmi in aria, girare le braccia, mentre un’altra ancora (o è quella di prima?) mi “cava” il sangue. Intanto, il frastuono dei postulanti rovina l’esistenza, mia ed altrui; un tipo bizzarro sostituisce la vecchina, ma vorrebbe tornare a casa: è convinto di essere a Grosseto… Sono una “urgenza differibile”, dopo l’elettrocardiogramma. Mi cambiano di postazione, vado vicino alla shock-room. Alle 1.57 arriva il medico urgentista, una dottoressa molto professionale: alle 2.30 ordina una TAC cranio-encefalica. E’ notte fonda, ma decide di avvalersi anche del consulto di un’altra specialista; scende giù, dal X° II°, neurologa. Mi visita, ordina un doppler delle carotidi; me lo fanno verso le dieci. Finiti gli accertamenti, anche grazie alle rassicurazioni di medici ed infermieri mi sono riavuto completamente; cammino bene. Mi dimettono alle 12.38. In poco più di 14 ore la sanità pubblica mi ha erogato 5 esami strumentali (sangue, ECG, EEG, Tac cranio, doppler) e 4 visite specialistiche. Serie ed approfondite: sono uscito con le mie gambe, dopo esser entrato in barella.
Chi si lamenta della sanità pubblica deve comprendere le difficoltà in cui lavorano medici, infermieri ed Oss. Anzi, fare come in “Malarazza” di Modugno: “Ti lamenti, ma che ti lamenti… eccetera”. Gli operatori sanitari lavorano sottorganico e pagati poco per il servizio che erogano. Voglio non solo ringraziarli, ma dichiararmi solidale con le loro rivendicazioni.

Paolo Edoardo (Pardo) Fornaciari

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