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Sul palco i bimbi dell’alluvione con l’orsetto ritrovato nel fango

Domenica 4 Febbraio 2018 — 08:15

Protagonista dello spettacolo, che si è tenuto domenica 28 gennaio al Goldoni, un orsetto realmente ritrovato dopo l'alluvione

di Giulia Bellaveglia

Un inizio anno all’insegna della solidarietà quello della nostra città con lo spettacolo “Tutti per Livorno” che si è tenuto domenica 28 gennaio al Teatro Goldoni (foto principale gentilmente concessa da Emilio Rossini).
L’intero spettacolo è stato un trionfo di applausi, ma quello che ci preme sottolineare è la partecipazione dei bambini ad uno degli eventi in programma.
Una tra le idee proposte è stata infatti quella di Martina De Domenico, la quale ha scelto di far partecipare i bambini allo spettacolo da lei ideato per questo evento.
I piccoli partecipanti, perlopiù figli di famiglie che hanno subito ingenti danni a causa dell’alluvione, hanno ripercorso insieme ad un orsetto di pezza, le tragiche vicende che si sono trovati a dover affrontare quella notte del 10 settembre 2017.

L'ORSETTO RITROVATO NEL FANGO DOPO L'ALLUVIONE

L’ORSETTO RITROVATO NEL FANGO DOPO L’ALLUVIONE

La scelta del pupazzo non è stata casuale: l’orsetto infatti è realmente uno dei pupazzi che è stato ritrovato dopo l’alluvione.
Chi l’ha trovato ha avuto cura di pulirlo, pubblicizzarlo tramite Facebook e ritrovarne così la proprietaria.
In questo modo l’orsetto è diventato il simbolo della rinascita dopo il tragico evento, come una sorta di ponte verso il domani.
I bambini, insieme ai “bimbi motosi” e all’aiuto di Martina, con pochi accessori come secchi e ad altri pupazzi hanno realizzato un breve spettacolo per mettere in risalto ciò che i bimbi motosi hanno fatto per la città, mentre sullo sfondo venivano proiettate le immagini dell’orsetto nei luoghi più caratteristici di Livorno.
“Quello che ho preferito di questo spettacolo è stata l’azione trasformatrice del teatro verso i bambini – racconta Martina – Quando abbiamo iniziato le prove, alcuni di loro erano terrorizzati dai rumori della pioggia e dei tuoni, ma facendosi forza l’un l’altro quello che era un trauma è riuscito a trasformarsi in un gioco tramite lo spettacolo teatrale. L’idea di utilizzare l’orsetto mi è subito piaciuta, soprattutto quando ho scoperto che la proprietaria era una ragazza di circa vent’anni e che quindi quell’orsetto rappresentava per lei un intero vissuto portato via”.

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