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“Disco Inferno”, Alessia Cespuglio guida i suoi attori attraverso… la selva oscura

Venerdì 13 Giugno 2025 — 19:17

Il 17 giugno alle 21 andrà in scena alla Goldonetta “Disco Inferno”, lo spettacolo conclusivo del laboratorio teatrale realizzato all’interno dei progetti dell'accordo USL Nord Ovest, Serd zona distretto livornese, CEART e Regione Toscana

di Martina Romeo

Il 17 giugno alle 21 andrà in scena alla Goldonetta “Disco Inferno”, lo spettacolo conclusivo del laboratorio teatrale realizzato all’interno dei progetti dell’accordo USL Nord Ovest, Serd zona distretto livornese, CEART e Regione Toscana. Iniziato a ottobre dello scorso anno nella Cooperativa San Benedetto, il laboratorio ha coinvolto diversi ragazzi che, sotto la guida di Alessia Cespuglio, porteranno in scena un’opera originale ispirata all’Inferno Dantesco. Nel corso della serata, il pubblico potrà vedere in prima persona la sinergia del lavoro svolto in questi mesi dai ragazzi e da Alessia, mirato soprattutto alla scoperta di quel lato emotivo che spesso molti tengono nascosto ma che, durante lo spettacolo, verrà con coraggio messo a nudo. Sul palco saliranno gli attori: Veronica Bernardini, Serena Fina, Antonio Seshat, Andrea Nardi e Simon_King 0.3. I fondi per il laboratorio e lo spettacolo derivano dal progetto IAD -Internet addiction disorder – progetto realizzato all’interno dell’accordo tra usl nord ovest serd zona distretto livornese Ceart e regione Toscana.Project Manager dott.ssa Elena Mannini.

“È stata una bellissima esperienza, – ammette Alessia Cespuglio, regista dello spettacolo – i ragazzi mi hanno dato un’estrema fiducia e il tutto ha preso una direzione molto interessante ed emozionante. Stare insieme è stato davvero bello. Abbiamo lavorato sulla fiducia, sulle emozioni e sulle relazioni, oltre che sull’importanza della comunicazione”.
Durante la serata, che ha tra i diversi obiettivi anche la sensibilizzazione della cittadinanza verso tutte le problematiche inerenti alle dipendenze, i ragazzi metteranno in scena due linee narrative parallele: una ispirata a Dante all’Inferno, e un’altra data dalla pura emotività prodotta dai protagonisti attraverso la lettura di testi scritti da loro. Elaborati lisci, naturali e autentici che faranno da cornice a tutto lo spettacolo.

Al fianco dei novizi attori ci sarà anche l’attore Federico Raffaelli, collega e amico di Cespuglio, che rappresenterà un vero e proprio punto di riferimento sul palco. “Alessia ha preparato un terreno veramente fertile. – dichiara Raffaelli, presente alla conferenza – Ho cercato di entrare in questo progetto già avviato in punta di piedi e devo dire che i ragazzi mi hanno accolto veramente a braccia aperte. Per me è stato un percorso molto emozionante, un’esperienza che mi ha nutrito anche dal punto di vista personale. Sono contento di aver partecipato e spero di aver lasciato loro, a mia volta, un qualcosa che restituiremo al pubblico”. Dall’attore non sono inoltre mancati elogi per la regista: “vorrei spezzare una lancia a favore di Alessia per l’idea che ha avuto. Si è ispirata all’Inferno Dantesco e devo ammettere che i riferimenti e le interpretazioni sono ben evidenti. In questo modo i ragazzi hanno anche avuto la possibilità di avvicinarsi, e in qualche modo vivere, questo capo saldo della letteratura”.

Un progetto, quello teatrale, desiderato fortemente anche dall’USL Serd di Livorno, rappresentato oggi dalla dirigente psicologa Sabatina Chieppa e da Gabriella Cecchi. “Questo progetto è nato dalla mente della dottoressa Cecchi. – spiega la dottoressa Chieppa – L’ha proposto dopo aver visto gli spettacoli di Alessia Cespuglio in città lo scorso anno e, soprattutto, dopo aver scoperto che Alessia già lavorava anche con ragazzi di altri servizi. Il tutto è stato possibile grazie ai finanziamenti della Regione Toscana indirizzati agli enti accreditati che si occupano delle dipendenze. Abbiamo sempre avuto fiducia nel lavoro di Alessia e sapevamo che la San Benedetto ci avrebbe garantito la possibilità di lavorare con i nostri utenti, donando loro uno spazio in cui fare questo laboratorio di esperienza teatrale. Ringrazio tutti coloro che hanno avuto il coraggio di esporsi e di stare sul palcoscenico. La paura di mettersi in mostra è tanta, non è scontato”.

L’evento, che sarà a ingresso libero fino a esaurimento posti, rappresenta la fine di un percorso di aiuti concreto, con influenze positive ben visibili non solo durante i colloqui individuali, ma anche nei gruppi terapeutici. “La Cooperativa svolge anche diversi altri progetti sul piano di contrasto del gioco d’azzardo. – ha tenuto a specificare Daniela Tarquini, referente progettazione e marketing della Cooperativa San Benedetto – Ci sono diversi progetti locali, compreso ‘Vinciamo insieme contro l’azzardo’, nati per far capire l’importanza della gestione economica e come certe persone hanno tante difficoltà. Il progetto ha attualmente quattro sportelli attivi. Degli sportelli di ascolto per iniziare a prendere contatto e poi, piano piano, avviare un percorso”.

“È scattata una magia, – conclude Cespuglio – un qualcosa che spesso succede, ma che non è scontato”. “È stata una bella esperienza. Emozionante”, hanno aggiunto i ragazzi, già pronti al debutto.

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