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Fratelli Gigli, al Goldoni uno spettacolo per ricordare l’assassinio

Mercoledì 16 Novembre 2022 — 18:06

Nella notte tra il 1° e il 2 agosto 1922 i fratelli Pietro e Pilade Gigli vennero assassinati dai fascisti nella loro abitazione. A ricordare la storia, Alessia Cespuglio, autrice e protagonista dello spettacolo

di Giulia Bellaveglia

“Perché non dobbiamo aprire? Siamo gente per bene”. Una frase emblematica, che fu pronunciata dalla madre dei fratelli Gigli nel momento in cui i fascisti bussarono alla porta di casa e, poco dopo, commisero l’efferato assassinio. Un evento di cui a Livorno si è parlato forse troppo poco e che, Alessia Cespuglio, autrice e protagonista dello spettacolo, ha voluto portare in scena con un’esibizione dall’omonimo titolo in programma per giovedì 1° dicembre alle 21 negli spazi del Teatro Goldoni. “Conoscevo poco la storia dei fratelli Gigli – spiega – ed approfondirla non è stato semplice perché sono trascorsi esattamente 100 anni, un arco temporale in cui la memoria comincia a perdersi. Una volta terminato lo studio ho scritto di pancia la vicenda optando per una narrazione differente da quella classica: il tutto viene raccontato da una donna che, all’epoca dei fatti, era una bambina vicina di casa dei protagonisti”. E prosegue. “Uno spunto nato da mia figlia, le cui domande sull’attuale guerra mi hanno permesso di concretizzare le mie idee. Ringrazio di cuore anche la famiglia Gigli, con la quale mi sono confrontata e ho scritto rispettando il vissuto di queste persone”.
L’evento, promosso da So.crem, patrocinato da Comune e Provincia di Livorno e prodotto dal Pilar Ternera – Nuovo Teatro delle Commedie, vede la collaborazione drammaturgica di Francesco Niccolini, la partecipazione di Gaetano Ventriglia, Irma Pepper Commone, Elena Mellino, Compagnia Adda e la presenza dei cori Rodolfo Del Corona, Spring Time e Monday Girls, Garibaldi d’Assalto e Anpi partigiano bassa val di Cecina “Pietro Gori”.
“Per i nostri 140 anni ci è sembrato giusto promuovere una serie di eventi che ricordassero fatti cittadini – dice il vicepresidente di So.crem Massimo Nenci – Abbiamo cercato di trovare un filo rosso che ci consentisse di ragionare sul perché di questo spettacolo e ci siamo ricordati che i fratelli Gigli furono cremati perché all’epoca questa usanza era anche un elemento di disobbedienza civile nei confronti di ciò che stava succedendo». “Un appuntamento in cui il teatro è un luogo per ribadire – aggiunge il direttore artistico del Goldoni Emanuele Gamba – riportare alla memoria alcune brutte pagina della storia dell’uomo. Sono curioso ma allo stesso tempo certo che sarà una serata di grande emozione”.
L’ingresso è gratuito ma è necessario ritirare i biglietti in anticipo al botteghino del Teatro. Questi gli orari: martedì e giovedì dalle 10 alle 13, mercoledì, venerdì e sabato dalle 16.30 alle 19.30.

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