Un corto tutto “livornese” da 127mila visualizzazioni. “Domine”, l’horror che sta spopolando sul web
Una storia completamente inventata, un corto commentato su Youtube come uno dei migliori disponibili in rete. Una bella soddisfazione per coloro che con impegno si sono cimentati in questo progetto e che adesso, meritatamente, vedono i successi del proprio lavoro
di Anna Campani
Oggi, per la nostra rubrica dedicata agli “Artisti di Livorno” presentiamo un cortometraggio da 127 mila visualizzazioni. In pochi giorni, la suspence, le atmosfere tenebrose e un oggetto misterioso che si ripropone come un mantra ha catalizzato l’attenzione dell’web e di tutti gli appassionati del genere horror. Una storia completamente inventata, un corto commentato su Youtube come uno dei migliori disponibili in rete. Una bella soddisfazione per coloro che con impegno si sono cimentati in questo progetto e che adesso, meritatamente, vedono i successi del proprio lavoro. Il corto s’intitola “Domine” e ha segnato il debutto della casa di produzione, Dean Pictures, fondata dal regista Enrico Fernandez e Daniele Salvato. Abbiamo intervistato il regista, che ci ha raccontato il percorso che ha portato tutti coloro che hanno realizzato questo mini film al risultato finale, con la speranza che sia soltanto il primo di una serie di successi, in un’epoca dove la rete, sempre più spesso, mette in luce talenti che altrimenti resterebbero nell’ombra, con una grave perdita di questo mondo.
https://www.youtube.com/watch?v=SIy9YkdSua4&feature=youtu.be
Da chi è nata l’idea di questo corto e in quanto tempo è stata realizzata?
“L’idea del corto è nata dalla mente del mio amico e sceneggiatore Daniele Salvato che mi ha fatto leggere la storia e mi ha subito affascinato. Successivamente abbiamo riscritto due stesure, eliminando le scene superflue e infine abbiamo cambiato il finale per renderlo più incisivo. L’elaborazione della sceneggiatura ci ha portato via un po’ di tempo ma la parte più difficile è stato organizzare il tutto, dal casting all’organizzazione del piano di lavorazione. Le riprese sono durate 3 giorni; il montaggio circa 2 settimane”.
Chi ha partecipato al progetto? La vostra è una compagnia? Avete già realizzato altri corti in passato?
“Al progetto ha partecipato il talentuoso Philiph Thomas Morelli che ha curato la fotografia e il montaggio, mentre sua moglie Alice Del Corso si è occupata di tutta la parte inerente al suono, in particolare all’uso del microfono per la “presa diretta”. Collaborare con loro è stato molto importante per il processo creativo dell’intero cortometraggio perché ci hanno fatto conoscere altri professionisti che hanno preso parte al progetto (come Andrea Giachini che ha curato la colonna sonora). Vorrei ringraziare tutte le persone che hanno lavorato con noi : Flavio Pelissero (aiuto regia), Andrea Loreti (camera operator), Alice Morgillo (trucco), Alberto Suardi e Michael Keyes (storyboard artists), Marco Francalacci e Tonia Biondillo (segretari di edizione), Lorenzo Biondillo (macchinista) e naturalmente la nostra attrice Alessandra Donati. E’ stato un grande lavoro di squadra e siamo tutti molto soddisfatti del risultato finale. Io e Daniele Salvato abbiamo fondato una casa di produzione, la Dean Pictures che ha esordito con questo cortometraggio e che continuerà a produrne altri in futuro. Domine è il mio secondo lavoro da regista, ma con Daniele abbiamo partecipato in passato alla realizzazione di altri corti e web series”.
Il genere horror è forse uno dei più difficili da produrre, per quanto spesso si pensi il contrario. Delle volte creare la giusta atmosfera non è impresa semplice. Che ne pensi?
“Non è affatto semplice, devi studiare bene i movimenti di macchina per creare la suspance. Certo, magari arrivi sul set e decidi di optare qualche cambiamento ma di base devi progettare tutto in sceneggiatura e nello storyboard. Puoi realizzare un horror con pochissimi soldi, questo è vero, ma se non sai giocare con le regole del genere e non sai far immedesimare lo spettatore nelle atmosfere che hai creato il castello crolla rapidamente”.
Nel corto vediamo una sola protagonista, anche in questo caso non è semplice che una sola persona riesca a tenere alta l’attenzione, anche per un periodo breve come undici minuti, che poi nel cinema non sono così pochi.
“Il tempo è relativo. Se una cosa ti annoia, 11 minuti possono sembrarne 30. O anche di più. La sfida era tenere in tensione lo spettatore per tutta la durata del corto, anche se compare un solo attore. Non sta a me dire se abbiamo vinto o no la sfida ma da quello che leggo in rete sembrerebbe di sì”.
Secondo te per rendere un corto attrattivo cosa non deve mai mancare? E quanto è difficile realizzare un progetto del genere, anche in merito al budget.
“Non deve mai mancare la curiosità. E’ la curiosità che spinge la gente ad andare al cinema, a leggere un libro o a cliccare un video in rete. Devi riuscire a stuzzicare la curiosità del tuo potenziale spettatore che sia un corto horror o una commedia. Il budget non è importantissimo, ciò che conta è l’idea. Chiaramente se hai una buona idea accompagnata ad una realizzazione tecnica di qualità allora sei sulla buona strada”.
Vi aspettavate un riscontro così positivo su YouTube? Ad ora siamo a 126 mila visualizzazioni.
“Così positivo no. Il video ha spopolato su Youtube. 127 mila visualizzazioni in pochi giorni è un risultato pazzesco che ci ha dato una maggior fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità”
Dove avete girato il corto, che location avete scelto e perché?
“Abbiamo scelto una villa a Parrana. La location era molto adatta al tipo di storia che volevamo raccontare. La facciata della villa e il giardino se inquadrati nella maniera giusta apparivano abbastanza spaventosi. La villa è di proprietà di un mio caro amico e da tempo gli proponevo l’idea di girarci un cortometraggio horror. Appena ha accettato l’intero progetto si è messo in moto”.
A Livorno esiste un festival horror ormai molto conosciuto. Avete presentato il vostro progetto a questa manifestazione o il debutto è avvenuto su YouTube?
“Abbiamo presentato il corto al FIPILI horror festival 2017 lo scorso Aprile e abbiamo ricevuto un responso molto positivo ma il vero successo è avvenuto in rete dove persone di tutto il mondo hanno potuto visionare il nostro lavoro”.
Da quanto tempo fai il regista? Raccontami brevemente le tue esperienze, evidenziando questa naturalmente e quelle del passato per te più significative
“Ho sognato di fare il regista fin da piccolo. Andando avanti con l’età mi sono interessato alla sceneggiatura ed infine alla critica cinematografica. Infatti quando ho iniziato l’università volevo fare il critico/giornalista. Poi, studiando la storia del cinema e le tecniche di ripresa ho finalmente capito cosa volevo fare. Per un breve periodo ho collaborato con alcune emittenti locali; ma quello che mi interessa è raccontare storie. Brevi, medie o lunghe non importa, l’importante è suscitare un’emozione nello spettatore. Amo la magia che si crea su un set e quella successiva, quando sei al montaggio e vedi la tua opera finita”.
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