Vernacolo. Ecco il programma degli eventi
Il “Bagno la Topa” andrà in scena mercoledi 3 agosto: la famosa commedia in vernacolo livornese di Giuseppe Pancaccini, già programmata in Fortezza Vecchia per il 13 luglio, interrotta e rinviata a causa della caduta dal palco di una delle attrici, sarà riproposta all’inizio del mese di agosto, quando rivedremo sul palco del più antico fortilizio labronico tanti personaggi (fiorentine, lucchesi, bagnini belli e brutti, animatori e perfino arsellai), interpretati da bravissimi attori, giovani e meno giovani ma tutti volti conosciuti ai palcoscenici livornesi: Aldo Bagnoli, Stefano Valdiserri, Doranna Natali, Grazia Cecere, Giuliana Vivo, Matteo Bellini, Mario Botteghi, Manuele Giannini, Alessandro Arimondi, Salvatore Capuozzo, Roberto Motroni, Manuela Vellutini, Alex Petrucci, Marco Chiappini e Marco Buti, con la partecipazione di “Animazione Cocorico”. La regia e le musiche sono di Massimo Rey, direttore artistico P.Bazzali.
I possessori dei biglietti della serata del 13 luglio avranno ovviamente libero accesso. Per coloro, invece, che la sera del 13 luglio non erano riusciti ad acquistare il biglietto, potranno prenotarlo chiamando il numero info: 338-99.68.869
L’arte vernacolare, l’humor ironico, dissacrante e beffardo, la satira intelligente della quotidianità vista in chiave livornese sbarcheranno dunque in Fortezza Vecchia, dove protagonista indiscusso, manco a dirlo, sarà il linguaggio labronico, capace di strappare la risata sincera e sarcastica stimolata ad arte da un maestro del vernacolo quale Giuseppe Pancaccini.
Rinviata invece a data da definire l’altra commedia già programmata nell’ambito del “Vernacolo Festival”, ovvero “Ir marito der mi’ figliolo”, che sarebbe dovuta andare in scena martedi prossimo 26 luglio, alle ore 21,30.
Un altro imperdibile appuntamento con il vernacolo alla livornese, sempre in Fortezza Vecchia, è in programma per l’11 agosto con “Il genero di ‘olore”, diretto e interpretato da Consalvo Noberini. Questa commedia nasce nel 1989 per affrontare tematiche delicate e ancora attuali, come l’immigrazione, la multirazzialità e l’integrazione dei primi “vucumprà” giunti nel nostro paese. La commedia, rappresentata nel corso degli anni da varie compagnie amatoriali, torna in scena quest’anno grazie alla compagnia “La Piazzetta” e continua a portare in teatro la questione razziale, sempre con il sorriso e l’ironia tipica livornese. “Il genero di ‘olore” narra le vicende di una tipica famiglia labronica in cui padre e madre comunisti – con tanto di ritratto di Togliatti appeso al muro – discute animatamente col cognato “destroide” di politica e di razzismo. Da uomo di sinistra il protagonista difende la libertà e l’integrazione finché la “bimba” non porta in casa il fidanzato di colore. A quel punto, toccato nell’intimo, il padre si troverà a dover risolvere il conflitto tra le sue idee e i fatti reali che lo coinvolgono da vicino. Situazioni esilaranti descritte con maestria dalla penna di Consalvo Noberini, amatissimo cabarettista labronico, in un vernacolo moderno senza l’utilizzo delle “maschere” tradizionali ma con un linguaggio semplice e pulito fatto di battute veraci senza volgarità. L’appuntamento con la compagnia La Piazzetta è per giovedì 11 agosto alle 21,30.
Anche per “Il Genero di ‘olore” di Consalvo Noberini le prenotazioni sono ufficialmente aperte. Per info: 338-9968869.
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