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Via al Festival Sanctae Juliae con due pianoforti storici dell’Ottocento

Sabato 28 Aprile 2018 — 10:17

Il Festival Internazionale Sanctae Juliae (per brevità FSJ) celebra il quarto anno consecutivo di attività, progetto a cura di Associazione Musica Ritrovata, appassionatamente voluto e diretto dal mezzosoprano e pianista, nonché ingegnere, Marta Lotti, livornese attiva in campo internazionale e legata profondamente alla sua città ed al ricordo di don Lelio Bausani che ne ispirò la creazione. Il Festival è dedicato alla Santa Patrona di Livorno e si svolge nel periodo che prepara i suoi festeggiamenti.

L’iniziativa è sostenuta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Livorno, dalla Diocesi, dall’Autorità Portuale e dalla Venerabile Arciconfraternita di Santa Giulia. Questa edizione presenta, inoltre, un evento straordinario, il concerto “Santa Giulia al Carcere” del 5 maggio,  realizzato grazie alla sinergia tra il FSJ, l’ITP Vespucci Colombo e la Casa Circondariale di Livorno.

L’associazione Musica Ritrovata di Livorno si occupa della formazione e della produzione in ambito musicale e  culturale attraverso tre principali progetti: la scuola Musica Ritrovata Sanctae Juliae con sede a Livorno, il progetto di scambio culturale con le Università  dell’ Henan (Cina), sotto la supervisione del soprano Michela Sburlati ed infine, il Festival Internazionale di Musica Sanctae Juliae.

Il Festival si connota come una rassegna internazionale che rappresenta  un’importante occasione per la città di Livorno e per la regione Toscana, intendendo riscoprire il patrimonio architettonico della città e riproponendo un vastissimo repertorio di musica sacra e non solo, riscoprendo anche  compositori livornesi della tradizione minore. Livorno, città dai mille volti e mille talenti.

Sabato 28 aprile si apre la stagione 2018 del Festival Sanctae Juliae con un concerto-evento, “Il Pianoforte Ottocentesco nel Salotto Livornese”, in cui saranno inaugurati dopo il restauro e presentati al pubblico due strumenti d’eccezione: un rarissimo “Grand Piano” Vincenzo Cresci, costruttore di pianoforti, attivo in Livorno all’ inizio dell’ ‘800, ispirato al viennese J.Schantz ed espressione della più alta e raffinata arte costruttiva italiana ed un gran coda da concerto Erard – Paris del 1850, il pianoforte da concerto per eccellenza dell”800. Il programma del concerto si propone di riportare alla luce musiche dei compositori livornesi, in particolare musiche sacre o preghiere di A. Soffredini, R. Del Corona, F. Campana, P. Carlini, R. Matteini, celebri musicisti attivi in tutta Italia e nel mondo che testimoniano il clima di grande fervore e apertura culturale nella Livorno dell”800. Il concerto prevede la partecipazione del soprano Michela Sburlati, artista di spicco nel panorama internazionale, del tenore Polo Bernardi e del giovane pianista Cosimo Leopoldo Del Corona . Presentera’ gli strumenti  il M° Claudio Veneri, direttore artistico e scientifico del Laboratorio di Restauro Pianoforti Storici della Accademia dei Musici – Marche Italy, eccellenza internazionale con la presidenza onoraria del M° R. Muti ed il sostegno del Professor P.Angela. Al pianoforte il M° Emanuele Lippi e lo stesso M° Claudio Veneri.

Grand Piano “Vincenzo Cresci in Livorno”,  inizio ‘800.   Il costruttore di pianoforti Vincenzo Cresci nacque in Livorno l’anno 1773 e morì nel 1842, figlio di Federigo e nipote di Alessandro, apparteneva ad una prestigiosa famiglia pisana di costruttori di clavicembali e clavicordi del sec. XVIII destinati in gran parte alla Corte Granducale nelle varie città toscane. Vincenzo, artigiano attivo sin dalla fine del ‘700, costruì un numero assai limitato di pianoforti di altissimo livello, minuziosamente curati nella scelta dei materiali e nei particolari costruttivi, facendo di Livorno una delle pochissime città europee in cui si fabbricava la “nuova geniale macchina della musica” che poteva competere con la voce umana. Tutti i pianoforti  Cresci avevano  meccanica viennese alla quale V. Cresci  aggiungeva molte innovazioni e perfezionamenti che conferivano  loro un carattere timbrico tutto italiano. L’importante musicologo milanese CARLO GERVASONI nel suo libro “NUOVA TEORIA DI MUSICA” stampato a Parma nel 1812 usa queste altissime parole nei confronti del Cresci e delle sue opere: “…da sé stesso perfezionato nell’arte. Gl’intelligenti assicurano che i suoi piano-forti hanno tanto merito, quanto quelli di Erard in Parigi.” Ed è da tener presente che in epoca napoleonica l’Erard di Parigi era stimato come il miglior pianoforte esistente.

Rarissimo pianoforte italiano tra i rarissimi fortepiani a coda dell’inizio XIX secolo,  il “Grand Piano” Cresci è un perfetto strumento da gran salone d’epoca napoleonica, dalla incredibile, per l’epoca, lunghezza di cm 248, coevo  al periodo di L.V.Beethoven, J.Haydn, W.A.Mozart, F.Schubert, quindi adatto allo stile galante, al classico ed al preromantico.  La scoperta ed il restauro del pianoforte sono merito della preziosa ed appassionata ricerca dell’attuale proprietario Umberto Del Corona. Lo strumento è stato rinvenuto in un’antica villa toscana in condizione di abbandono, pur nella sua assoluta originalità. E’ stato minuziosamente e filologicamente restaurato con un lungo e magistrale lavoro di restauro durato due anni , ad opera del Laboratorio dell’Accademia dei Musici di Fabriano curato e seguito personalmente dal M° Claudio Veneri .

Erard, costruttore e genio della meccanica pianistica, nel 1821 inventa il doppio scappamento. I suoi strumenti mantengono il medesimo meccanismo per ottant’anni ed ispirano le pagine più belle di compositori come Chopin, Liszt, Ravel e Debussy e di operisti del calibro di Verdi e Wagner. Il gran piano Erard n. 21966,presentato in concerto, come risulta negli archivi Erard, e’ stato realizzato nel 1850 a Parigi e spedito a Napoli. Parte della collezione privata del M° Lippi e di Marta Lotti, è stato  affidato al M° Veneri che ne ha curato il restauro con un lungo ed accurato lavoro filologico, riportandolo  all´aspetto e al suono originali..

Il Festival ringrazia sentitamente l’Assessore alla Cultura Dott. Francesco Belais, il Vescovo di Livorno S.E.Mons. Simone Giusti, il Presidente dell’autorità Portuale di Livorno, ing. Stefano Corsini, la governatrice dell’Arciconfraternita di Santa Giulia e del Santissimo Sacramento Sig.ra Anna Brogi, l’Istituto Superiore Vespucci-Colombo di Livorno e la Casa Circondariale. Un ulteriore e dovuto ringraziamento per il prezioso sostegno al Festival va agli sponsor U. Del Corona & Scardigli, Agenzia Marittima Ghianda nella persona del Dott. C. Terzi, Tecasped Srl e Unicoop Tirreno.

Tutte le informazioni sul sito www.musicaritrovata.it Mail: [email protected]

Aggiornamenti real time sulla pagina Facebook: @FestivalSanctaeJuliae

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