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Si inizia con Trofeo Edda Fagni e “Anacronistici”

Venerdì 16 Giugno 2017 — 08:02

Alle 22.30 prenderà il via il 20° Trofeo Edda Fagni, gara riservata alle gozzette a quattro remi Under 18 maschile e femminile. Alle ore 21.30 l’esibizione, sul pratone della Fortezza Nuova, della compagnia Mayor Von Frinzius con "Anacronistici"

Venerdì 16 giugno prende il via, con il Trofeo “Edda Fagni”, il programma delle gare remiere della Coppa Ilio Barontini. Alle 22.30 prenderà il via il 20° Trofeo Edda Fagni, gara riservata alle gozzette a quattro remi e timoniere Under 18 maschile e femminile. La partenza sarà dal pontone sezione nautica Pontino-San Marco. Il percorso, circa 800 metri, è il seguente: Scali delle Cantine, Piazza dei Legnami (giro di boa), Scali delle Cantine, Ponte Piazza della Repubblica (giro di boa), arrivo Scali delle Cantine. Partecipano alla gara i seguenti equipaggi: Maschili – Venezia, Pontino San Marco, Benci centro-Ovo Sodo, Salviano, Borgo Cappuccini, San Jacopo; Femminili – Borgo Cappuccini, Salviano, Benci centro-Ovo Sodo.

Il Trofeo Edda Fagni sarà preceduto dall’ultimo appuntamento di “Aspettando la Barontini…”, che come è ormai consuetudine da qualche anno vedrà, alle ore 21.30, l’esibizione, sul pratone della Fortezza Nuova, della compagnia Mayor Von Frinzius con il suo nuovo spettacolo “Anacronistici” versione ridotta!, coprodotto dalla fondazione Goldoni e dall’associazione Haccompagnami.
La Compagnia Mayor Von Frinzius è una compagnia formata da 90 attori disabili e non che nasce dall’esigenza di iniziare un laboratorio teatrale per fornire ai ragazzi un senso di sé che possa essere diverso dall’identità che lo specchio sociale fissa loro addosso come una maschera indelebile. Con il passare degli anni il gruppo muta e si migliora ma gli spettacoli mantengono un fil rouge: l’emozione. Che sia data dalla messa a nudo delle fragilità degli attori o dall’impatto di novanta corpi in movimento, dal trattare in toni provocatori e ironici temi come quello della diversità o dalla citazione di pensieri di personaggi rilevanti come Pasolini o Basaglia, sempre di emozione si tratta.
Il tema dello spettacolo di quest’anno è legato in un certo senso al tempo: quello che vola in un attimo e che contemporaneamente sembra non passare mai. Il tempo che ti permette di vivere come sempre attuale un evento o una sensazione, il tempo che renderà sempre attuale, anche se in modalità diverse, la presenza della mafia, la disabilità nei rapporti interpersonali, la voglia e il bisogno di ricercare stimoli nuovi in contesti già vissuti.
Queste e molte altre situazioni vengono messe in scena dai ragazzi della Mayor Von Frinzius, che intendono portare avanti l’idea di partenza di questo spettacolo: ciò che emoziona a prescindere dal momento potrà emozionare sempre, potrà meravigliare sempre, potrà commuovere sempre e probabilmente non servirà nemmeno comprenderlo…basterà viverlo. Lamberto Giannini con “Anacronstici, voi siete i miei occhi” intende, con un pizzico di giustificata presunzione, comunicare proprio questo: Mayor Von Frinzuis è meraviglia. Nell’anno del ventennale della sua nascita, questa compagnia intende lasciare un segno, un inno al valore del passato e del futuro vissuti nel qui e ora.
Mayor Von Frinzius è una compagnia teatrale livornese nata nel 1997. È diretta da Lamberto Giannini, Lucia Picchianti, Francesca Vivarelli, Claudia Mazzeranghi, Aurora Fontanelli e Cecilia Daniselli. Attualmente è composta da 90 attori, metà di essi sono disabili.

Anche quest’anno il nome di Edda Fagni, sarà abbinato ai giovani e alle giovani vogatrici. Edda Fagni è stata una donna impegnata in politica, prima come apprezzata amministratrice nel Comune di Livorno (è stata assessore alla Cultura e alla Scuola e candidata Sindaco) fu assessore al personale della Regione Toscana, poi fu eletta senatrice della Repubblica con la più alta percentuale di voti in Italia. Si è sempre battuta per i diritti dei più deboli ed era soprattutto una grande pedagogista, autrice d’importanti testi destinati agli insegnanti, ai ragazzi e alle ragazze che frequentavano l’Università e non solo. Negli ultimi vent’anni della sua vita aveva scelto la politica, iscrivendosi al PCI, perché sentiva il bisogno di fare cose concrete, coerenti con il suo pensiero.
Edda Fagni era una grande amica della Coppa Barontini perché, come più volte aveva dichiarato, vedeva rispecchiate in questa “gara” le tradizioni, la storia e il carattere vero di Livorno e dei livornesi.

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