Pierini, il farmacista-nutrizionista dei campioni dello sport

Edoardo Pierini è, prima di tutto, un appassionato di sport. Farmacista molto conosciuto nella zona, da qualche tempo il suo lavoro si concentra anche sul tema della nutrizione e dei programmi di integrazione dedicati all’attività sportiva professionale, semiprofessionale e amatoriale. Sara Del Gratta (canoa), Andrea Principi (kite surf), Lorenzo Musetti (tennis), Martina Trevisan (tennis) sono solo alcuni dei nomi di successo che si legano alla sua esperienza in questo campo. “Un percorso – spiega – nato dal fatto che ho visto spesso e volentieri molti atleti utilizzare gli integratori casualmente. Una scelta che non ho ritenuto corretta e che mi ha spinto a specializzarmi in questo settore”.
L’obiettivo è semplice. “Si tratta di insegnare loro ad utilizzare correttamente gli integratori, per migliorare le proprie performance a tutti i livelli. Ci sono professionisti, ma anche semplici livornesi che praticano attività fisica nella vita di tutti i giorni e vogliono stare bene con loro stessi; magari non avere dolori post allenamento o tirare su qualche chilo in più in palestra”.
Un percorso che deve essere studiato, insieme. “Generalmente la collaborazione inizia con una chiacchierata che non dura mai meno di un’ora. Bisogna comprendere sia l’atleta, che ciò che pratica. I metabolismi cambiano da persona a persona, c’è quella più prestante, quella più indietro, quella che soffre di crampi etc… così come le varie attività fisiche per cui va inquadrato bene il tipo di sforzo”.
All’utilizzo degli integratori si affianca, com’è ovvio, una corretta alimentazione. “Si tratta semplicemente di mangiare gli alimenti giusti nei tempi giusti. Scegliere cosa consumare prima di una gara o dopo una gara, o se per esempio c’è bisogno di perdere qualche chilo ad esempio. Anche le competizioni sono differenti e comportano una gestione dei pasti variabile; ci può essere la maratona, che è una corsa fine a se stessa, o una manifestazione più lunga, che dura una giornata e che potrebbe comprendere dei ritardi”. La maggior soddisfazione è piuttosto inaspettata.
“Dal grande campione, proprio perché è tale, ci si aspettano i risultati. Ma la cosa più bella è quando l’atleta amatoriale, una persona qualsiasi che magari lavora, ha famiglia e sceglie di dedicare un po’ di tempo allo sport, si sente bene e riesce a dare il meglio di se stesso. Questo per me è il risultato più bello”.