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Francavilla-Livorno 0-0. Buon pareggio

Domenica 21 Maggio 2017 — 19:20

La notizia più bella forse è arrivata al 91’ quando l’arbitro ha sventolato in faccia a Nzola il cartellino rosso che gli farà saltare la gara di ritorno in programma mercoledì al Picchi (clicca qui per i biglietti in vendita). Per una squadra che giocherà in trasferta e che dovrà necessariamente segnare almeno un gol per passare il turno, sarà tutto maledettamente più complicato senza la sua punta principale (11 gol in campionato). Di questo ovviamente gioisce il Livorno che avrà un pensiero in meno in vista di un match che comunque si preannuncerà molto difficile. Per il resto, lo 0-0 è stato il figlio di una partita brutta dove le azioni pericolose si sono contate sulle dita di una mano. Il pareggio va più che bene al Livorno che esce indenne da un campo ostile e che alla fine torna a casa con quello che voleva: evitare la sconfitta (LA CRONACA). Già perché ora gli amaranto avranno dalla loro due risultati su tre per passare il turno e accedere ai quarti di finale. Gli amaranto però non dovranno adagiarsi su questo fattore perché la beffa è dietro l’angolo come successo a Padova e Arezzo.

Foscarini sapeva che il Francavilla si sarebbe giocato le sue chance di passaggio del turno in casa. Non a caso al Giovanni Paolo II Abruzzese e compagni hanno conquistato 12 delle 16 vittorie totali. Ecco perché uscire indenni era di vitale importanza. Non a caso per larghi tratti si è visto un Livorno molto difensivista che spesso ha quasi rinunciato ad attaccare cercando di contenere le scorribande avversarie. La difesa ha retto benissimo tranne che in un’occasione ma Nzola ha fallito clamorosamente. Per il resto Mazzoni e compagni sono stati praticamente perfetti annullando ogni tentativo del Francavilla. E pazienza se la casella dei tiri in porta fa segnare soltanto “1”. Questo pari, per certi versi, ha il sapore di un successo.

La difesa – Foscarini ha confermato la formazione vincente sul Renate con un’unica eccezione: Marchi al posto di Giandonato. Su un campo duro e stretto come quello del Francavilla servivano i muscoli e la corsa dell’ex Pavia per fare da tampone nel cuore del campo. Fin dai primi minuti si è capito quale sarebbe stato il leitmotiv dell’incontro: padroni di casa all’arrembaggio (spesso confusionario) in cerca di un gol, Livorno dietro a difendersi con ordine. E così è stato. I pugliesi ci hanno provato in tutti i modi ma hanno sempre sbattuto contro il muro amaranto. Soltanto Nzola allo scadere del primo tempo è riuscire a trovare un pertugio, ma ha fallito a tu per tu con Mazzoni.

Pareggio – Nella ripresa la musica non è cambiata. Il Livorno ha alzato un po’ il suo baricentro arrivando alla conclusione con Venitucci in un paio di circostanze. Quando poi Foscarini ha tolto il fantasista in favore di Franco è apparso chiaro che il suo obiettivo era quello di difendere lo 0-0 in vista del ritorno. L’ex Salernitana infatti si è messo ad uomo su Nzola limitandone il più possibile il raggio di azione. Di contro il Francavilla non è mai riuscito ad arrivare dentro l’area di rigore livorense e si è affidato ai tiri da fuori che sono puntualmente finiti sui cartelloni pubblicitari. L’unica emozione l’ha regalata Nzola facendosi espellere per doppia ammonizione e saltando il ritorno. Ora serve un Picchi infuocato per poter continuare a sognare.

Il tabellino
Virtus Francavilla: Albertazzi, Idda, De Toma, Abruzzese, Prezioso (80′ Ayina), Galdean, Alessandro, Biason (33′ Pino), Pastore, Abate, Nzola. In panchina: Casadei, Montagnolo, Vetrugno, Salatino, Turi, Monopoli, Finazzi. Allenatore: Calabro
Livorno: Mazzoni, Toninelli, Borghese, Gonnelli, Lambrughi, Valiani, Luci, Marchi, Venitucci (62′ Franco), Maritato, Vantaggiato (84′ Calil). In panchina: Vono, Gemmi, Galli, Ferchichi, Morelli, Dell’Agnello, Giandonato, Murilo. All. Foscarini
Arbitro: Guccini di Albano Laziali
Note: angoli 3-2 per il Francavilla, ammoniti Luci, Toninelli, espulso Nzola al 91′, recupero 1′

Mazzoni 6,5: attento in ogni circostanza. Sicuro nelle uscite. Se il Livorno ha avuto la miglior difesa del girone lo deve anche a lui.

Toninelli 6,5: ormai non è più una novità. Sulla corsia destra copre tutti gli spazi.

Borghese 7: un gigante. Nzola gli fa il solletico. Sui palloni aerei non sbaglia mai. E’ proprio vero lo striscione: vogliamo 11 Borghese.

Gonnelli 6,5: ai limiti della perfezione anche la sua partita. Ha recuperato in tempi record dall’infortunio per tornare a offrire le sue prestazioni sempre impeccabili.

Lambrughi 6,5: è vero, magari non ha spinto come ci si aspettava ma ha offerto tanta copertura sull’out sinistro.

Valiani 6: meno nel vivo dell’azione rispetto alle altre circostanze, ma il suo apporto è stato fondamentale.

Luci 6: il centrocampo viene spesso saltato alla ricerca delle punte. Il capitano allora si preoccupa di fermare chiunque gli si metta davanti.

Marchi 6: la solita partita alla “Marchi”. Corre per dieci per tutto il centrocampo. Su un campo difficile come questo serviva la sua grinta.

Venitucci 6: qualche buona fiammata (è l’unico che nei primi 60 minuti ha tirato in porta) ma anche tanto lavoro di sacrificio per il centrocampo (62’ Franco 6: difende bene su Nzola).

Maritato 5,5: purtroppo di palloni giocabili non ne vede neanche mezzo. Gioca quasi sempre spalle alla porta.

Vantaggiato 5,5: ha una sola occasione nel primo tempo ma non la sfrutta. Poi viene sempre chiuso dalla difesa avversaria (84’ Calil sv).

All. Foscarini 6,5: sapeva che il primo obiettivo era non prenderle. Torna a Livorno con un pareggio preziosissimo ai fini della gara di ritorno.

FRANCAVILLA

Albertazzi 6: solo un paio di conclusioni centrali. Ordinaria amministrazione.
Idda 6: dalle sue parti arrivano pochi pericoli. Sicuro nelle chiusure.
De Toma 6: stesso discorso fatto per il compagno di reparto.
Abruzzese 6,5: il migliore della retrovie. L’esperienza gioca dalla sua parte.
Prezioso 6: meglio nella ripresa dove arriva al tiro con maggiore frequenza (80’ Ayina sv).
Galdean 5,5: parte bene ma poi si perde con il passare dei minuti.
Alessandro 6,5: spina costante nel fianco della difesa amaranto. Tra i migliori in campo.
Biason 6: mezz’ora di buona corsa, poi il cambio per infortunio (33’ Pino 6: qualche buona galoppata sull’out destro).
Pastore 6: ci prova spesso dalla distanza ma senza fortuna.
Abate 5,5: potrebbe fare di più in avanti, ma non trova mai il giusto guizzo.
Nzola 5: fino al 90’ la sua partita era da 6,5. Poi rovina tutto con un’espulsione ingenua.
All. Calabro 6,5: la sua squadra ha espresso un  ottimo gioco, ma è andata a sbattere contro il muro eretto dagli amaranto.

 

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