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Parlano Doga e Mazzoni: “Uscita infelice del mister. A qualcuno questa società non piace”

Giovedì 18 Settembre 2025 — 17:54

Team manager e Ds fanno il punto della situazione tra polemiche extra campo, centro sportivo e allenatore. Formisano incassa la fiducia della società nonostante le dichiarazioni nel post match di Pesaro. "Banditella? Lavori non prima della prossima estate"

di Lorenzo Evola

Il pesante ko in quel di Pesaro ha lasciato strascichi in casa amaranto. Un brutto stop – il terzo consecutivo, il quarto in cinque uscite se contiamo anche la Coppa Italia Serie C – chiaramente legato al singolo episodio (vedi l’espulsione di Noce) ma che non può non alimentare quei malumori emersi già dopo l’inaspettato passo falso al Picchi contro il Guidonia nel turno precedente. Stavolta a destare un po’ di preoccupazione è stato soprattutto l’atteggiamento con il quale sono scesi in campo gli uomini di Formisano, sorpresi dalla verve dei marchigiani e, non a caso, sotto di un gol dopo pochi giri d’orologio, prima ancora dell’inferiorità numerica che ha azzerato in anticipo le chance di uscire dallo stadio Benelli con qualche punto in tasca. Prematuro guardare la classifica anzitempo, certo, tuttavia tre sconfitte di fila raramente si rivelano casuali. Senza dimenticare che, specie per una neopromossa in Serie C, ritrovarsi sin da subito nei bassifondi della graduatoria, potrebbe spalancare le porte ad un’annata ben più complicata del previsto. Insomma la situazione non è delle più rosee per il club di patron Esciua. A gettare ulteriore benzina sul fuoco, tra l’altro, sono state alcune affermazioni dello stesso Formisano nel post partita di domenica scorsa, il quale ha infatti accennato ad alcune problematiche extra campo che avrebbero condizionato i calciatori amaranto. Dichiarazioni che, inevitabilmente, hanno indotto qualche punto interrogativo tra tifosi, addetti ai lavori e i medesimi quadri dirigenziali della società labronica.

Per fare chiarezza, dunque, su queste ed altre delicate vicende è stata organizzata nella mattinata di stamani, giovedì 18 settembre, una conferenza stampa nei locali del Picchi e alla quale hanno partecipato il club manager Luca Mazzoni e il direttore sportivo Alessandro Doga. Proprio l’ex portiere esordisce facendo chiarezza sulle parole del tecnico: “Il mister ha avuto un’uscita molto infelice ma questo non cambia una virgola del pensiero che abbiamo di lui. Stiamo parlando di un allenatore giovane, capace, magari a volte l’inesperienza porta a fare qualche esternazione un po’ avventata. Una volta sentite le sue parole ci siamo un po’ preoccupati e abbiamo chiesto un confronto con i giocatori per capire se ci fossero dei problemi ma nessuno ha detto niente. Quindi mettiamo una pietra sopra le affermazioni del mister e andiamo avanti”.

Il team manager si sofferma poi su alcune voci circolate in città in questi giorni: “Ci terrei a fare il punto su alcuni rumors palesemente strumentalizzati. In primis riguardo agli stipendi, le società hanno la possibilità di pagare fino al 15 ottobre, il Livorno ha pagato ieri il primo stipendio. Nella mia carriera non ho mai trovato una società che pagava così in anticipo, quindi non credo che i nostri giocatori soffrano la fame come è stato detto in giro. Ho letto anche che alcuni calciatori addirittura dormono in macchina, quando invece la società ha messo a disposizione un agente immobiliare proprio per aiutarli e non mi risulta che qualcuno sia fuori di casa o dorma in macchina. Anzi, per chi ha deciso di stare a Tirrenia, dato che la case fino a metà settembre sono occupate, il Livorno ha provveduto al pagamento di case provvisorie o alberghi. Ho letto addirittura che siamo stati cacciati dal Coni per mancati pagamenti ma se ci alleniamo lì da oltre due anni si vede che nessuno ci ha buttato fuori. Insomma mi sembra evidente che siano state scritte tante cose false sul conto di questa società. Ma si torna al punto di partenza, ovvero che questa società, il presidente, noi che stiamo parlando, non piacciono e appena sorge un problema legato al campo si attacca il club in tutti i modi possibili. Ma il tutto va ad incidere su determinate situazioni. Evidentemente questo non si capisce. Abbiamo un problema a livello di risultati, vero, ma vogliamo crearne altri?”.

“Sulla questione Banditella invece – prosegue Mazzoni -, purtroppo ancora non abbiamo le chiavi e finché non le avremo non sarà ben chiaro quanto e cosa ci sarà da fare per renderlo agibile ma abbiamo già delle idee ovviamente. Ci vorrà comunque un po’ di tempo, non credo che prima della prossima estate siano possibili grandi interventi. Ci teniamo a fare le cose fatte bene perchè un centro sportivo è un tassello importante per una società come la nostra, ricordiamoci che siamo stati costretti a ricostruire tutto da zero, quindi siamo orgogliosi di poter fare affidamento in futuro su di un centro sportivo di livello. Però ci vorrà ancora un po’ di pazienza per averlo a pieno regime ecco”.

Chiosa finale di Doga che si concentra su temi prettamente di campo: “La squadra è stata costruita seguendo i dettami dell’allenatore, c’è stato un dialogo continuo e quotidiano durante il mercato, poi chiaro a volte si presentano situazione da sfruttare e così è stato fatto. Sono arrivati giocatori di spessore negli ultimi giorni di trattative, chiaramente hanno bisogno di più tempo per entrare nei meccanismi della squadra. Sulle tre sconfitte di fila, io credo che quella contro il Guidonia sia l’unica nella quale abbiamo sbagliato ad interpretare il match, domenica scorsa l’espulsione si è rivelata determinante per l’andamento dei 90′. Sabato arriverà un avversario di livello come l’Ascoli ma sono sicuro che la squadra reagirà. Sulla convocazione di Seghetti per il Mondiale Under 20? Siamo contenti per lui, gli auguro di fare bene. Noi possiamo contare su due portieri validi, uno ha già mostrato le sue qualità in un match sfortunato, abbiamo piena fiducia in loro”.

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