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Pielle d’acciaio: da +17 al baratro e poi il 19-6 finale. Vittoria enorme a Imola (71-64)

Sabato 29 Novembre 2025 — 20:45

La Pielle non ha vinto la sua partita più bella, ma forse una delle più importanti: perché uscire viva dopo un terzo quarto così significa avere dentro qualcosa che va oltre gli schemi. E in un campionato lungo e pieno di trappole, quel qualcosa può fare davvero la differenza

La Pielle Livorno soffre, spreca, si fa rimontare un vantaggio enorme, rischia il blackout totale ma negli ultimi sei minuti tira fuori tutto ciò che serve per riportarsi a casa una vittoria pesantissima dal PalaRuggi (clicca qui per consultare il tabellino finale).
Finisce 71-64 per la Verodol, al termine di una partita a montagne russe: prima dominio biancoblù, poi la rimonta furiosa della Virtus, infine il colpo di reni decisivo firmato Leonzio, Ebeling e Gabrovsek.

data-end=”740″>PRIMO QUARTO — Pielle subito in controllo (8-18)

La partita parte con le polveri bagnate: errori da una parte e dall’altra, attacchi inceppati e tanti tiri corti. La Pielle però è la prima a sciogliersi: Leonzio e Gabrovsek danno ritmo, Alibegovic si iscrive presto alla gara e dalla lunetta arrivano punti preziosi. Imola sbaglia molto dal perimetro, mentre Livorno cresce difensivamente e in transizione. Il 10-0 livornese scavato tra il 6’ e l’8’ indirizza il primo quarto: si va al primo riposo con la Verodol già avanti 18-8.

SECONDO QUARTO — Livorno vola anche a +17, Virtus inerme (28-37)

La tendenza non cambia: la Pielle continua a correre, trova punti dal post con Alibegovic, attacca bene il ferro e tiene Imola inchiodata a percentuali molto basse. Bonacini, Gabrovsek e Mennella firmano il massimo vantaggio sul 34-17, mentre la Virtus continua a litigare con il tiro da fuori (20 triple a vuoto complessive nella prima parte di gara). Nel finale però Imola si scuote: Baldi e Tambwe provano a ricucire, arrivano triple pesanti e un paio di canestri con fallo che riportano i gialloneri sotto la doppia cifra di ritardo. All’intervallo è comunque 37-28 per Livorno, ma le vibrazioni non sono più quelle iniziali.

TERZO QUARTO — Blackout Pielle: Virtus ribalta tutto e chiude avanti (50-47)

Il rientro dagli spogliatoi è da incubo per la Pielle. Imola alza l’intensità, trova energia da Mazzoni (schiacciata e contropiede), Melchiorri si accende con la tripla del -1 e Kucan inizia a farsi sentire vicino a canestro. La Verodol sbaglia tutto ciò che può sbagliare: attacchi confusi, triple completamente fuori ritmo, palle perse sanguinose. La Virtus ringrazia, piazza un parziale pesantissimo e prima rientra, poi sorpassa con Tambwe. Sulla sirena Melchiorri firma il 50-47 che chiude un terzo quarto dominato dai gialloneri (22-10), con la Pielle irriconoscibile in difesa e in enorme difficoltà emotiva.

QUARTO QUARTO — La Pielle reagisce da squadra vera: 19-6 negli ultimi sei minuti

Imola parte forte: due liberi di Kucan valgono il +5 (52-47), massimo vantaggio giallonero. La partita sembra girata per davvero, ma è qui che la Pielle mette il cuore sul parquet. Leonzio accorcia con un jumper dei suoi, Alibegovic lotta e si guadagna viaggi in lunetta preziosi, e soprattutto Ebeling accende la miccia: schiacciata del -2, poi l’appoggio del pareggio a quota 56. Timeout Imola.

La Virtus perde lucidità proprio nel momento decisivo: palle perse, scelte affrettate e diversi errori al ferro. Livorno, invece, cresce possesso dopo possesso. Gabrovsek trova il canestro del nuovo vantaggio e difende forte, Ebeling continua a fare la differenza e a 40’’ dalla fine entra in scena il killer instinct di Leonzio: prima la tripla del sorpasso decisivo (58-66), poi un’altra, immediata, che chiude la pratica e spegne il PalaRuggi. Perfetto ai liberi (10/10 stagionale), Glu garantisce anche gli ultimi punti dalla lunetta. Gli ultimi canestri di Melchiorri servono solo per le statistiche: finisce 71-64 Pielle, con un parziale finale di 19-6 che vale oro.

FINALE — Vittoria sporca ma pesantissima

La Pielle si salva dopo aver rischiato di dilapidare un vantaggio enorme. Ma la reazione nel momento critico racconta la maturità di una squadra che ha imparato a soffrire e a restare dentro la partita anche quando il vento soffia forte contro. Una prova di carattere, più che di tecnica, che fa viaggiare la Verodol con due punti pesanti verso i prossimi impegni.
La Pielle non ha vinto la sua partita più bella, ma forse una delle più importanti: perché uscire viva dopo un terzo quarto così significa avere dentro qualcosa che va oltre gli schemi. E in un campionato lungo e pieno di trappole, quel qualcosa può fare davvero la differenza.

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