Cerca nel quotidiano:

Condividi:

Il coro “UnAnime” è un canto libero sopra ogni pregiudizio. Successo per il primo concerto

Domenica 26 Novembre 2023 — 13:32

Nella foto principale il maestro Grasso con i suoi coristi voltati di spalle all'interno del carcere delle Sughere. La seconda foto ritrae il gruppo delle Monday Girls, insieme a maestro e musicisti, fuori dalla Casa Circondariale al termine dell'esibizione

Un vero e proprio piccolo miracolo avvenuto tra le mura del carcere delle Sughere dove il coro formato dai detenuti della sezione dell'Alta Sicurezza diretto dal maestro Cristiano Grasso, accompagnato dalle Monday Girls, si è esibito per circa un'ora davanti ad un pubblico selezionato. La magia della musica ha coinvolto e trascinato tutti i presenti in un evento che è arrivato dritto dritto al cuore

di Giacomo Niccolini

C’è freddo “dentro”. C’è freddo quando si chiudono i cancelli dietro le tue spalle e i tuoi occhi non ce la fanno ad arrampicarsi oltre quelle mura, troppo alte, che escludono anche il sole. Lo tengono fuori. E lo senti. Anche se sei solo un ospite per poche ore. E c’era freddo anche nel recinto delle passeggiate della sezione di Alta Sicurezza della Casa Circondariale delle Sughere intorno all’ora di pranzo di sabato 25 novembre quando i cancelli del carcere di Livorno si sono aperti per accogliere un selezionato pubblico pronto ad assistere ad un piccolo miracolo. Quello fatto di note e musica, di passione e dedizione. A dirigere questo bel pacchetto natalizio che è stato scartato con curiosità dai presenti l’uomo che trasforma in magico tutto quello che tocca. Il Re Mida della musica livornese. Si chiama Cristiano Grasso ed è un maestro di musica, direttore di cori ed insegnante anche se, prima ancora di tutto questo, è un uomo. Vero. Di quelli che non si trovano facilmente ai saldi del Black Friday dell’umanità. Di quelli che credono ancora nelle cose che fanno e non lo fanno tanto per arrivare a fine giornata. Sette mesi fa prese in mano questo progetto trasformando un’idea in qualcosa di concreto e reale e se ci pensate anche, sulla carta, improbabile: far cantare in un coro i detenuti della sezione di Alta Sicurezza, facendoli diventare una sola cosa, una cosa “UnAnime”. Ed è proprio questo il nome che ha identificato questo coro a dir poco speciale.
Così, al termine del percorso ecco un concerto vero e proprio. Un’ora di musica. Cristiano Grasso non era solo. Con lui a creare note il fantastico coro da lui diretto dal 2010, quello delle scintillanti e super fucsia Monday Girls. Sono state loro, accompagnate da Michele Ceccarini alla chitarra, Massimiliano Fantolini alla tastiera, Giacomo Cirinei alle percussioni sotto l’occhio vigile e attento di Alessio Barbieri in regia come tecnico del suono, ad aprire le danze con una carrellata di canzoni che hanno iniziato a scaldare cuori e ossa dei presenti. Si alza al cielo Because the Night per poi passare ad una canzone molto in tema con la giornata Ma che freddo fa di Nada. Le Monday  si trasformano nella “Divina” Mina con Se telefonando per poi far cantare tutti con “Maledetta Primavera” e chiudendo la prima parte del concerto con un mush up di Whitney Houston e Cindy Lauper e Mammamia degli Abba.
Poi ecco l’impensabile. Circa venti voci, venti anime accordate insieme. E le mura vanno giù. Crollano completamente. Si compie l’impensabile. Chi ascolta si perde in un universo fatto di musica. L’intorno non c’è più. C’è soltanto una dimensione fatta di una profondità leggera e di una leggerezza profonda. I loro occhi attenti e precisi su ogni movimento intorno, qualcuno mette la mano sulla spalla degli altri, qualcuno legge il testo per non farsi trovare impreparato. “La veste dei fantasmi del passato, cadendo lascia il quadro immacolato” cantano insieme intonando “Il mio canto Libero” di Lucio Battisti. Qualcuno sulle sedie tagliate dalla tramontana si commuove e lo maschera con il vento che inumidisce gli occhi e il naso. Il freddo lascia lo spazio all’ascolto. Che diventa spazio concreto, tridimensionale. “In un mondo che, non ci vuole più, il mio canto libero sei tu”. E il canto libero del coro UnAnime arriva forte “e vola sulle accuse della gente”.
Un  momento magico che ha toccato da vicino anche tutte le autorità presenti: il sindaco Luca Salvetti, l’assessora Giovanna Cepparello, il direttore del carcere Giuseppe Renna, Marcella Gori responsabile dell’area trattamentale, Giovanna Cuzzola educatrice e referente del progetto coro Unanime, la dottoressa Valeria Marino dell’Ufficio di Sorveglianza, Marco Solimano Garante dei diritti delle persone detenute, il direttore della Fondazione Caritas di Livorno Guido De Nicolais e i rappresentanti della Fondazione Laviosa e Fondazione Livorno.
Ed è proprio dalle Istituzioni che è arrivato lo spiraglio verso il proseguimento di questo progetto. Proprio dalle parole del sindaco è stato sottolineato come si di interesse dell’amministrazione che il coro UnAnime prosegua il suo percorso.
La musica non si ferma: l’esibizione degli UnAnime annovera brani come La mia banda suona il rock in mashup con Andamento Lento. Poi un Bocca di Rosa con un finale recitato e inaspettato. Il gran finale è un tripudio di voci che si intrecciano quando le Monday tornano “sul palco” insieme agli UnAnime per cantare Il Pescatore di Bertoli e Mannoia per concludere con un blues scoppiettante.
Al termine dell’esibizione è stato fatto dono, da parte del comitato “Francesco Fiordaliso, prete”, di una tastiera per il progetto del Coro UnAnime, in ricordo di don Francesco Fiordaliso, cappellano in quel carcere.
Il direttore Renna ha accolto favorevolmente il dono del Comitato, messo a disposizione del maestro per il progetto all’interno del carcere.
Nel corso della mattinata, alla quale erano presenti i familiari di don Francesco, il Comitato ha fatto dono al sindaco, all’assessora Cepparello, al direttore del Carcere, a rappresentanti della Polizia penitenziaria e all’educatrice carceraria perché lo mettesse a disposizione delle persone detenute, di copie del libro di don Fiordaliso dal titolo «Prete nella chiesa di Livorno», a cura di don Piergiorgio Paolini, edizioni Editasca.
I componenti del coro «Unanime», in segno di gratitudine, hanno donato al Comitato una maglietta con la riproduzione di un dipinto, di cui hanno donato l’originale al maestro Grasso, raffigurante, tra l’altro, la tastiera ricevuta.
Il vicepresidente del Comitato, Bruno Gaziano, con l’occasione ha dato notizia anche della richiesta, inoltrata all’amministrazione comunale, di intitolare a don Francesco Fiordaliso la via fittizia destinata alle persone senza fissa dimora.
Ma c’è ancora tempo per i ringraziamenti. I coristi leggono una bellissima lettera al maestro Grasso donandogli anche un quadro dipinto da uno di loro e che erano riusciti a farsi stampare anche su alcune maglie bianche che hanno sfoggiato durante l’esibizione. “Le parole che ho ricevuto – commenta il maestro Grasso al termine della giornata -e la lettera che ho ricevuto dai coristi, è il premio maggiore che potessi ricevere e stanno a significare la comprensione della mia passione verso di loro e verso questo progetto. Si sono riconosciuti in quello che ho fatto con loro. E lo hanno detto loro stessi: al termine di questo percorso non si è più come prima. Questo è il potere della musica che è veramente fortissimo”.
È tempo di uscire. Le mura tornano ad essere visibili, i cancelli si richiudono dietro lasciando un senso di agrodolce in bocca. Ma il potere della musica… quello può tutto. Anche abbattere le mura. Ancora una volta. Ogni volta che ascolteremo un “Canto Libero” vibrare con il vento…

Condividi:

Riproduzione riservata ©

QuiLivorno.it apre il canale Whatsapp. Iscrivetevi.

QuiLivorno.it invita tutti i lettori ad iscriversi al canale whatsapp aperto il 12 dicembre. Per l’iscrizione, gratuita, cliccate il seguente link https://whatsapp.com/channel/0029VaGUEMGK0IBjAhIyK12R e attivare la “campanella” per ricevere le notifiche di invio articoli. Riceverete i link delle notizie più importanti della giornata. Ricordiamo che potete continuare a seguirci sui nostri social Fb, Instagram e X