Mika, arcobaleno di emozioni al Modigliani Forum

Un arcobaleno di emozioni, un Big Bang di musica, carezze, ritmo e musica d’autore condito da un pizzico di sana follia. Michael Holbrook Penniman Jr., in arte Mika, coinvolge il Modigliani Forum nel suo Revelation Tour e sconvolge ogni regola, capovolgendo il palcoscenico e gettandosi nella mischia con il “suo” pubblico, proprio come aveva fatto in piazza Grande qualche settimana fa venendo a trovare i livornesi e dando loro appuntamento al 2 dicembre a Porta a Terra. Scende dalla “cattedra” dell’Artista intoccabile e immacolato e si mescola tra la folla, sudore con sudore, mani contro mani, cuore contro cuori. La scelta di un palcoscenico simile, senza maxi schermi, era stata proprio indirizzata a questo: azzerare la distanza cantante-pubblico, rendere la “star” ancora di più vicina agli spettatori. Dare la possibilità a tutti di poter “toccare la stella”. E Mika incarna a pieno il suo spirito di artista a 360°, il suo animo busker che con chitarra e microfono “viene giù” tra la gente. I fan lo accompagnano in questo viaggio di due ore in cui, c’è da dirlo, la noia è lontana parente e i pensieri si staccano dalla quotidianità per andare ai primordi dello star bene. Mika è cantore di Amore allo stato puro in questo suo caleidoscopio di canzoni. Una tavolozza di colori che scandisce passo dopo passo dal verde, (“che per me è il colore della gelosia”) al rosa (“il colore della passione”) fino al bianco che racchiude tutto, un cosmo di sensazioni che il cantautore nato a Beirut 36 anni fa sparge a mani aperte su tutto il pubblico come polvere miracolosa dello star bene. Una sostanza misteriosa, che si chiama spensieratezza riflessiva, e che fa ballare e commuovere dagli adolescenti agli over 50.
Che Mika sappia stare sul palcoscenico non c’è certo bisogno di QuiLivorno.it per dirlo, ma vedere un artista internazionale del suo calibro che riempie i palazzetti dello sport di tutto il mondo, duettare con il Modigliani Forum come se fosse l’amico (talentuoso) con la chitarra… non ha prezzo.
Sfilano le sue più grandi hit, la scenografia è fatta da un universo di pianeti costellato dai suoi “Adamo ed Eva” (“mio padre e mia madre che si sono conosciuti a New York tra la quinta e la 57esima”) un gorilla con una collana che recita “Tiny” (piccolo, minuscolo, sottile) e un pugno che squarcia il cielo, prepotente come spesso la musica sa fare. Mika gioca con un pianoforte rosa incorniciato da lampadine, stile luci di Broadway,che si alza in alto una torre sul suo “inferno” (come amichevolmente chiama la platea del Modigliani Forum) e gli consente di guardare negli occhi il suo “paradiso” (gli spettatori del 1°, 2° e 3° anello). “Ma oggi non c’è né inferno e paradiso – chiosa Mika – oggi ci siamo solo io e voi, noi”.
Alla fine è Mika che, a petto nudo, si alza sopra il piano stagliandosi sul soffitto nero del Modigliani Forum a mo’ di stella sulle note di We Are Golden e un tripudio di palloni colorati che volano sulla testa delle persone sulle note di Grace Kelly. Mika c’è e si rivela in tutta la sua essenza in tutto il suo arcobaleno perché la vita è già molto dura di per sé quindi “è molto meglio se la affronti ballando”. E Livorno ha seguito alla lettera il suo consiglio.