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Rissa di piazza Cavour: altri due indagati. Arrestati per droga dopo blitz della Mobile

Giovedì 26 Ottobre 2017 — 13:41

Prosegue l'indagine della squadra mobile. In carcere altri due stranieri ritenuti responsabili dell'aggressione in pieno centro avvenuta quest'estate. La Mobile: "Ne manca solo uno"

Sono finiti in carcere con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta di due giovani stranieri ritenuti, a seguito delle indagini della Squadra Mobile diretta dal dirigente Salvatore Blasco, protagonisti della rissa di piazza Cavour andata in scena lo scorso agosto. Dopo l’arresto avvenuto due settimane fa di Ahmed Chouchoui (clicca qui per leggere la notizia), le indagini della polizia hanno portato in manette Khaled Mejri, tunisino classe 1991, e Ammhed Mohamed, sedicente palestinese classe 1998. “Riteniamo, dalle nostre attività di indagine, di poter affermare – sottolinea Salvatore Blasco in conferenza stampa – che i due giovani arrestati siano fratelli di nazionalità tunisina, anche se al momento uno dei due dichiara di essere palestinese. Con questi due misure cautelari per detenzione ai fini di spaccio di cocaina, abbiamo ricostruito quasi in toto il quadro della rissa avvenuta ad agosto in piazza Cavour. Insieme ad Ahmed Chouchoui i presunti fratelli sono stati riconosciuti, tramite immagini di video sorveglianza e testimonianze raccolte dai nostri investigatori, come gli autori di quel grave episodio di violenza per cui sono stati deferiti all’autorità giudiziaria competente per lesioni aggravate. Attualmente si trovano tutti e tre al carcere delle Sughere. Abbiamo fatto di tutto – continua a spiegare il numero uno della squadra mobile di Livorno – per ascoltare la sete di giustizia dei cittadini livornesi. Dopo accurate indagini che durano da mesi abbiamo messo le mani su questi malviventi che si dedicavano allo spaccio di droga. Secondo quanto ricostruito tramite le immagini acquisite dalla video sorveglianza della zona, Ammhed Mohamed era quello che nella rissa si vedeva scaraventava più volte lo sgabello in testa al suo contendente durante l’ormai nota rissa in piazza”.

IL DIRIGENTE DELLA SQUADRA MOBILE, SALVATORE BLASCO

Il blitz della squadra mobile è scattato nella giornata di mercoledì 25 ottobre in via del Toro. Qui risiedevano i due arrestati e qui, da tempo, erano appostati in borghese agenti della questura dediti a pedinamenti e attività di indagine. Nel primo pomeriggio un agente ha notato uno dei due che, allontanandosi in bicicletta, si era recato in via degli Ammazzatoi dove aveva scambiato con un’altra persona del materiale sospetto. Rientrando a casa, la decisione di seguirlo fino al portone. Alla vista dei poliziotti scoppia il caos: uno dei due sputa sul pianerottolo due palline di cocaina confezionate che teneva in bocca e, facendo resistenza all’agente, grida qualcosa in arabo all’altro che, in men che non si dica, si libera di altre confezioni di droga lanciandole dalla finestra dove però, pronti a raccogliere la “pioggia stupefacente”, vi erano quelli della squadra mobile che stavano presidiando, in strada, l’ingresso dell’appartamento.

UNA PARTE DELLA DROGA CONFISCATA ALL’INTERNO DELL’APPARTAMENTO

All’interno dell’abitazione, dopo la ricognizione degli investigatori, sono emerse circa 35 “palline” di cocaina per un totale di circa 10 grammi di droga, novanta euro in contati, quattro telefoni cellulari utilizzati per la loro attività e un articolo ritagliato da un giornale locale che raccontava dell’inchiesta in corso della magistratura. “L’articolo ritrovato all’interno dell’appartamento – spiega Blasco – è un chiaro segnale e una prova che i due si sentivano coinvolti nell’inchiesta che ha portato in manette Ahmed Chouchoui, indagine iniziata lo scorso febbraio a seguito della morte di un giovane per overdose e sfociata poi nell’aggressione in pieno centro di quest’estate”.
All’interno dell’appartamento presente anche la fidanzata di uno dei due arrestati, una giovane livornese appena diventata maggiorenne, indagata per detenzione ai fini di spaccio che ha collaborato fattivamente con le indagini della polizia al fine di rendere più chiaro il quadro investigativo.
“Adesso, secondo le nostre ricostruzioni – conclude il dirigente della Mobile, Salvatore Blasco – manca soltanto da assicurare alla giustizia un quarto elemento protagonista della rissa di piazza Cavour. Al momento non lo abbiamo ancora individuato ma ci stiamo lavorando. Logicamente stiamo anche procedendo per far luce su chi ha affittato la casa a questi due soggetti risultati irregolari sul territorio italiano”.

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