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Romito, furti in auto senza danni. Ipotesi disturbatore di frequenza

Venerdì 11 Agosto 2017 — 13:19

Il recente caso di una bagnante che ha scoperto che qualcuno le aveva rubato la borsa nell'auto parcheggiata a Calignaia, senza rompere i vetri della vettura, fa ipotizzare l'uso del dispositivo. Il comandante Sorice: "Chi lo usa è un esperto. A Livorno, ad oggi, nessun riscontro". Alcuni consigli

Nessun allarmismo ma un invito a controllare, bene, che le portiere delle auto dopo aver premuto il telecomando a distanza siano realmente chiuse. Come? Nel più semplice dei modi: “tirando” la maniglia. Perché non deve essere sottovalutato quanto accaduto ad una signora nei giorni scorsi a Calignaia (clicca qui per leggere la lettera), dove di ritorno dal mare ha scoperto che qualcuno le aveva rubato la borsa senza rompere i vetri della vettura.
A farsi largo è l’ipotesi che sia stato utilizzato un disturbatore di frequenza. Chiariamo subito due aspetti. Il primo: non è un dispositivo che viene dalla Luna, esiste (basta farsi un giro nel web) ed è in grado di sbloccare le serrature. Due: non vi è la prova (la classica pistola fumante) che sia stato impiegato proprio questo apparecchio per rubare nell’auto della signora anche se la donna giura di aver chiuso a chiave. Spiega il sottotenente Mario Sorice, comandante del Norm (Nucleo Operativo Radiomobile) dei carabinieri di Livorno. “Ad oggi, a Livorno, non abbiamo registrato casi di furti con l’utilizzo di tali apparecchi. Vero è che ne abbiamo avuti in altre parti di Italia. Così come è altrettanto vero che chi li usa non è un ladruncolo ma è esperto. Insomma, ci sa fare. Dunque se è vero che in città non ci sono riscontri quella del dispositivo come modalità di furto nelle auto è una ipotesi. Da parte nostra i pattugliamenti lungo il Romito proseguiranno a maggior ragione. Specie nel weekend”.
La donna ha sporto denuncia il 9 agosto, salvo poi ritirarla il giorno dopo avendo ritrovato per fortuna almeno i documenti. Ma il “caso” non può dirsi archiviato. Ecco quindi che il comandante Sorice coglie la palla al balzo e snocciola alcuni banali, quanto utilissimi, consigli a tutti coloro che frequentano il Romito per evitare spiacevoli sorprese al ritorno in strada: “Prima di tutto evitate di lasciare, in bella vista, borse, navigatori, cellulari e ogni altro dispositivo multimediale. Lo stesso vale per i supporti: sono un indicatore della presenza di uno di questi dispositivi e va da sé che attirano l’attenzione di un malintenzionato”. Secondo consiglio: “Invito tutti coloro che hanno una vettura dotata di telecomando a controllare di persona, una volta premuto il telecomando, che la portiera sia realmente chiusa”. Prevenzione, ok, ma anche una dritta su come effettuare eventuali segnalazioni: “I casi di furti in auto sul Romito – conclude Sorice – subiscono una impennata nel fine settimana quando il numero di bagnanti aumenta. Un’altra raccomandazione che mi sento di fare alla cittadinanza, quando ci chiamano per segnalarci un episodio, è quella di fornirci più elemento possibili, a cominciare dal colore e dal modello del mezzo con il quale il sospettato si è allontanato. Spesso, purtroppo, quando arriviamo sul posto il soggetto se n’è andato”. Infine, per quanto riguarda zaini e altri oggetti abbandonati tra i rovi lungo la discesa di Calignaia (nella foto), i carabinieri fanno sapere, a seguito di una ispezione, che si tratta di furti “datati”.

 

 

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