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Addio Oscar Cafferata, volontariato in lutto

Venerdì 9 Febbraio 2018 — 18:35

Presidente della Svs dal 1991 al 2006, si era impegnato attivamente per l'acquisto della sede della Pubblica Assistenza al Picchianti. Impegnato nel sociale da sempre anche con Avis e volontariato per bambini e anziani. Domenica 11 febbraio alle 15 i funerali nella chiesa di Santa Lucia

Oscar Cafferata si è spento all’età di 88 anni nel pomeriggio di venerdì 9 febbraio. Lutto nel mondo del volontariato. Il cordoglio arriva forte dalla Svs Pubblica Assistenza. “Con la nostra presidente Marida Bolognesi, i volontari, i dirigenti e tutti i dipendenti, uniti in una solo voce di stima e riconoscenza, porgiamo le nostre più sentite condoglianze alla moglie Tatiana e alla famiglia – si legge in una nota spedita alle redazioni – La sua dipartita non intaccherà gli insegnamenti che da lui abbiamo avuto, fortificati dal suo spirito e dalla sua determinazione, che sono state maestre per la Svs Pubblica Assistenza”.
Chiunque desiderasse salutare Oscar Cafferata può recarsi alla camera ardente allestita nella sede della Svs in via San Giovanni nel salone al primo piano, a partire da sabato 10 febbraio dalle 8 alle 20 e domenica 11 febbraio dalle 8 fino alle 14.30 quando poi la sua salma sarà trasportata alla chiesa di Santa Lucia ad Antignano per la funzione religiosa che si svolgerà alle 15.

Oscar era nato nel 1930 e il suo primo approccio con il volontariato lo ebbe come donatore di sangue. Come appartenente al gruppo zero negativo riceveva molte richieste di donazione, che mai rifiutava, per aiutare, sempre gratuitamente, chi aveva bisogno. Questa esperienza lo portò a ricoprire diversi ruoli all’interno dell’Avis, fra cui quello di presidente provinciale e poi comunale, periodo che lo vide molto attivo anche per far nascere la sede Avis dell’Elba e di Piombino. Un altro periodo di grande attività fu quando venne chiamato a collaborare alla struttura per anziani “Pascoli”, al tempo in via Galilei, dove ebbe il compito di risolvere diversi problemi economici.
Dopo questa impegnativa esperienza lo chiamarono alla clinica ortopedica di Monterotondo dove si mise a servizio della struttura, sempre come volontario. Arriva poi nella sua vita la Svs, anzi potremmo dire che la Svs “irrompe” nella sua vita. Dal 1991 al 2006 ne è il presidente e quotidianamente è impegnato per risolvere i problemi economici che all’epoca l’associazione stava affrontando, ma anche per riorganizzare e modernizzare la struttura e lanciarla verso il futuro. In questi anni fra i tanti importanti traguardi raggiunti vi è sicuramente l’acquisto della sede del Picchianti. Nel salotto della sua casa è gelosamente custodita una targa che la Svs volle regalargli con su scritto: “Donatore e presidente dell’Avis, presidente del Pascoli e poi consigliere Comunale, senza distinzione di sorta, animatore e operatore di istituzioni e di iniziative, contribuendo all’organizzazione operativa e al potenziamento della Svs della quale fu nominato anche presidente”. Da ricordare poi la sua partecipazione al Club Cavanis che si occupa dei bambini del mondo per conto dell’Unicef, all’associazione la Frassinetta di Montenero e nell’Accademia della Cucina, associazione con lo scopo di preservare la buona cucina italiana, che lo ha visto partecipare alla battaglia, poi vinta, contro la Buitoni, quando scrisse “cacciucco alla livornese” su una delle sue confezioni. “Accanto a lui è sempre stata la moglie Tatania, ed è proprio a lei che dobbiamo dire grazie – spiegano dalla Svs – perché sostenendo il suo Oscar, gli ha permesso di dedicare tanto tempo al volontariato, che sottraeva al suo lavoro nel negozio di scarpe in piazza della Repubblica, che lei gestiva in prima persona, spesso sostituendosi a lui”.

In molti alla Svs lo hanno voluto ricordare con una parola, una frase. Ecco il cordoglio di alcuni appartenenti alla grande famiglia della Svs Pubblica Assistenza:

Francesco Cantini, direttore della Svs “Ho conosciuto Oscar quando ho cominciato a fare il volontario in SVS e ricordo che quando entrava in sede, come prima cosa, si fermava al Corpo di Guardia a parlare con i volontari. Ci chiedeva quali servizi avevamo fatto e come stava andando la giornata. Restava con noi anche per leggere il giornale e scambiare due chiacchere. Il suo era un modo di vivere l’associazione partendo dal cuore: dai volontari”.

Cinirio Paoletti, dirigente della Svs: “Oscar ha impiegato tutte le sue energie per aiutare la SVS e renderla un’associazione moderna, riorganizzando la sua struttura interna e quella dei servizi da offrire alla città. Era un uomo determinato e quando nasceva un problema non si fermava fino a quando non lo aveva risolto. Si recava personalmente negli uffici, bussava a tutte le porte, affrontava con decisione le autorità e faceva valere la sua autorevolezza”.

Rosario Santoro, volontario e membro del gruppo probiviri: “Oscar è stato il presidente nella mia prima esperienza come consigliere. Non ha mai ricoperto un ruolo di semplice rappresentanza, ma è stato un vero e proprio manager, che ha saputo traghettare la SVS da associazione di volontariato provinciale verso livelli regionali e nazionali, che ancora oggi occupa. Sempre cordiale, sorridente, la battuta pronta e il carattere schietto e diretto da vero livornese, è stato un testimone dei valori etici e morali della solidarietà”.

Piero Tomei, dirigente della Svs: “Sono tanti i ricordi che accompagnano il pensiero di Oscar, dal taglio del nastro alla sede del Picchianti al viaggio che facemmo insieme a Carrara per ritirare il premio che la Regione Toscana ci aveva conferito come Toscana Eco- Efficienza. Era molto emozionato, ma fece un bellissimo discorso pubblico sulla nostra associazione. Viveva la SVS con tutto se stesso, mettendo una vera passione”.

Andrea Fabbro, direttore amministrativo della Svs: “Oscar era una forza della natura, quando arrivava in ufficio ti trasmetteva tutta la sua energia con un sorriso e una battuta. Sapeva coinvolgerti nella vita associativa, perché credeva profondamente in quello che faceva”.

 

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