I luoghi di Fattori, presentato l’itinerario urbano alla scoperta del pittore
Ognuna delle 10 tappe ha un Qr Code per ascoltare estratti di lettere e testimonianze d’epoca. All'itinerario urbano se ne aggiunge uno online formato da altrettanti luoghi e inoltre ad ottobre uscirà il volume “I luoghi di Fattori a Livorno”, una guida per scoprire la città seguendo le tracce dell’artista
Livorno celebra il bicentenario della nascita di Giovanni Fattori con un progetto che lega arte, storia e territorio. La Cooperativa Agave, grazie al sostegno di Fondazione Livorno e alla collaborazione con Comune di Livorno, Gruppo
Labronico, Finestre sull’Arte e Comitato per i Valori Risorgimentali, ha ideato “I luoghi di Fattori”, iniziativa che accompagna la mostra “Giovanni Fattori – Una rivoluzione in pittura” e che si inserisce nel più ampio programma di eventi collaterali denominato W Fattori (il programma). Il cuore dell’idea è un itinerario che tocca dieci tappe simboliche della vita del pittore, segnalati da targhe interattive con Qr code. Scansionandoli, i visitatori potranno ascoltare estratti di lettere e testimonianze d’epoca. “Abbiamo voluto dare voce direttamente al pittore – spiega Elena Spagnoli di Agave –. Basta una scansione e ci si ritrova immersi nelle sue parole, nei ricordi legati a quelle strade e a quelle case”. A rendere riconoscibile la segnaletica è il logo creato da Fabio Leonardi. Il percorso si estende anche online: sul sito del Museo sono mappate altre dieci tappe, dal Santuario di Montenero ai Bagni Pancaldi, che offrono una visione più completa degli spazi frequentati dal maestro macchiaiolo. La proposta si arricchisce con un’esposizione fotografica ai Granai di Villa Mimbelli, che racconta venti siti fattoriani. L’installazione sarà visibile anche in versione multimediale alla Fortezza Nuova. A ottobre uscirà inoltre il volume “I luoghi di Fattori a Livorno”, edito da Pacini e curato da Jacopo Suggi, una guida per scoprire la città seguendo le tracce dell’artista. Non mancano attività didattiche e visite guidate per scuole, famiglie e turisti. “Per noi – prosegue Spagnoli – era quasi un dovere rendere omaggio al padre della macchia. Da trent’anni viviamo accanto alle sue opere e sentivamo la necessità di restituire qualcosa”. A sottolineare l’importanza dell’iniziativa è anche Vincenzo Farinella, curatore della mostra principale: “Livorno è un luogo fattoriano. Rileggendo le sue lettere si percepisce quanto fosse legato a questa terra, tanto da definirla la sua “amata patria”. Passeggiare tra i luoghi che hanno segnato la sua vita significa riscoprire non solo un artista, ma l’identità stessa della città”.
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