Operazione “Mare Sicuro”: salvate 110 persone. I dati
Abusi sul demanio marittimo, comportamenti illeciti contro l’ambiente, violazioni in materia di pesca, ma soprattutto prevenzione e repressione dei comportamenti scorretti e pericolosi per l’incolumità pubblica in mare. Sono questi gli obiettivi principali sui quali il dispositivo tecnico-operativo di “Mare Sicuro” della Direzione marittima della Toscana ha concentrato le proprie attività nell’appena trascorsa stagione estiva. Sensibilmente aumentati i controlli. Sono state 18 mila quest’anno, rispetto alle 14.500 della stagione precedente, le verifiche e le ispezioni eseguite in mare e a terra dal personale della Guardia costiera in tutta la regione. Personale e mezzi nautici dedicati che sono stati distribuiti in 12 postazioni dislocate su tutto il litorale toscano, isole comprese, e che hanno fornito, anche in termini di sicurezza e salvaguardia della vita umana in mare, un contributo operativo quantificabile in 110 (148 nel 2016) persone salvate, suddivise tra 85 diportisti, 3 windsurfisti e 22 bagnanti, e 44 (40 nel 2016) unità assistite, di cui 35 natanti e 9 imbarcazioni.
La campagna è stata preceduta da un’attività di informazione e comunicazione, mirata a sensibilizzare l’utenza sul rispetto delle regole di comportamento in mare e sulle spiagge, tradotte nelle ordinanze di sicurezza balneare emanate dalle autorità marittime. Per aumentare il gradiente di sicurezza e per diminuire sempre più i tempi di risposta in caso di emergenza in mare, particolare impulso è stato dato alla promozione del numero 1530, attivo 24 ore su 24 su tutto il territorio nazionale. Per la diffusione e per la conoscenza al pubblico, la Guardia costiera della Toscana ha ottenuto la collaborazione delle testate giornalistiche e televisive della regione e di numerosi operatori marittimi, nonché quelli del settore turistico balneare che hanno affisso nei luoghi più frequentati dagli utenti il classico logo del cosiddetto “numero blu”. Un’opera di sensibilizzazione è stata effettuata anche nei confronti delle amministrazioni civiche, affinché apparisse adeguatamente installata la prescritta cartellonistica plurilingue, indicante il pericolo derivante dall’assenza del servizio di salvamento, laddove non istituito. Nel campo della sicurezza in mare, anche quest’anno ha riscosso successo tra i diportisti la campagna “Bollino Blu” che ha permesso ad oltre 1.300 utenti di ottenere, a seguito di verifica a bordo da parte della Guardia costiera, l’adesivo da apporre sullo scafo, permettendo loro di evitare successivi controlli in tema di dotazioni.
In termini di repressione degli illeciti, infine, 286 sono le violazioni, tra amministrative e penali, riscontrate dal personale di “Mare Sicuro”. In calo rispetto al 2016, stagione durante la quale erano stati contestate 436 infrazioni. Terminata la stagione estiva, i controlli della Guardia costiera continueranno. Sicurezza, portualità, ambiente, tutela della biodiversità e delle risorse sono gli obiettivi già indicati al proprio personale dall’Ammiraglio Giuseppe Tarzia, appena insediatosi al comando della Direzione marittima della Toscana.
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