Pista ciclabile da via Magri a via delle Sorgenti. Sicurezza pedoni: il piano quadriennale
Al fine di consentire la realizzazione di una pista ciclabile da via Nicola Magri a via delle Sorgenti, il Comune di Livorno ha adottato, con due ordinanze distinte, alcune modifiche alla viabilità (leggi qui – Pedoni: il piano quadriennale).
Con una prima ordinanza (la n.6299 del 27 luglio 2018), in vigore dalle ore 8 alle ore 17 del 30 luglio fino alla fine dei lavori, è stato istituito il divieto di sosta con rimozione forzata su entrambi i lati di via Magri (tra la traversa interna di via Magri e via delle Sorgenti) e il restringimento della carreggiata con il limite massimo di velocità a 30 km/h. Sempre dalle ore 8 allore ore 17 del 30 luglio il divieto di sosta con rimozione forzata è stato istituito anche sul lato destro (secondo il senso di marcia) della traversa interna di via Magri per 25 metri lineari con relativo restringimento della carreggiata.
Con una seconda ordinanza (la n.7273 del 5 settembre 2018), che integra l’ordinanza n.6299 precedentemente emessa e che sarà in vigore però solo dalle ore 8 alle ore 18 dei giorni 7, 10, 11 e 12 settembre, è istituito anche il divieto di transito in via Magri, nel tratto compreso tra la corsia adiacente allacarreggiata principale e via delle Sorgenti, eccetto veicoli dei residenti e veicoli in servizio di emergenza e/o soccorso.
Salve a tutti, non conosco né i progetti né le intenzioni degli amministratori ma per fare una bella cosa, vera e sentita come utile, occore perlomeno rendere ciclabili le direttive principali, con tracciati paralleli alle strade percorsi dagli altri veicoli, che non effettuino giri strani con interruzioni improvvise. Guardate le altre città europee del nord: hanno messo in atto delle strategie per la mobilità veramente utili per la salute, privilegiando quella pubblica, veicoli in molti casi su rotaia con la precedenza su gli altri, che vanno come fusi senza bloccarsi nel traffico per le auto in divieto di sosta, e delle reti di piste ciclabili concepite per essere utilizzate dai cittadini come altermativa alle autovetture. Io mi muovo quasi esclusivamente in bicicletta e mi rendo conto di fare giornalmente dei gran aerosol con gli scarichi degli autoveicoli e che le interruzioni delle piste ciclabili che mi costringono a immettermi nel traffico normale mi espongono a notevoli pericoli per la mia incolumità. Va fatto un salto di qualità coraggioso se non vogliamo fare la fine del topo suicida in una scatolina piena di gas. Saluti
Giusto!
hai perfettamente ragione. Le piste ciclabili fatte sui marciapiedi sono ridicole, ti costringono a sali e scendi assurdi come in piazza luigi orlando o sul lungo mare.. diventano percorsi misti in cui devi schivare pedoni e passeggini.. questo non rende pratico l’uso della bicicletta.
Vedo con dispiacere che si continua la politica delle precedenti amministrazioni di fare piste ciclabili inutili alla periferia della città scollegate le une alle altre, mentre quelle che veramente servono, nel centro cittadino, o non esistono o lasciano molto a desiderare. E’ essenziale che una pista ciclabile non si interrompa proprio nei punti più pericolosi e di maggior traffico altrimenti serve a poco o niente.
Veramente le piste ciclabili servono più in periferia dove le strade sono pensate per le auto che non in un centro cittadino dove in bici ci vai tranquillamente essendo zona per lo più pedonale.
Non credo tu abbia mai percorso in bici le vie del centro città a Livorno, eccettuate le zone pedonali le strade sono strettissime e a malapena ci passa una macchina ed andare in bici è estremamente pericoloso. In periferia le strade sono più larghe, il traffico delle biciclette è estremamente scarso e con le piste ciclabili si riduce drasticamente lo spazio della carreggiata ed i posti macchina per parcheggiare spariscono.
L’utilizzo della bicicletta, è nella mentalità livornese un ripiego. Principalmente perché le piste ciclabili sono mal concepite e spesso anche meno sicure della strada pubblica. Non si capisce perché si continuano a costruire in tali modalità. Solo perché vengono regalati soldi dalle regioni per tale scopo, presumo. L’utilizzo della bici (3 % ?) avviene da parte di chi non trova o non vuole spendere soldi per parcheggiare o per chi ha tempo da perdere
Per la tua fortuna, accanto a quelli che usano l’auto ci sono anche quelli con la bici con i seguenti vantaggi:
– inquinamento zero
– problemi parcheggio trascurabili
– Strade integre (circa 100 kg a basse velocità hanno molto meno impatto di un’auto di 1500kg a velocità 4-5 volte superiore in città)
Quindi ognuno usa il mezzo che gli torna più comodo, ma chi usa la bici offre agli altri tutti i vantaggi sopra elencati
Giustissimo !!!! vallo a fare capire alla maggioranza delle persone ! Fatica inutile.
Emme. Vado tutti giorno a lavorare in bici per 3 motivi:
– non ho tempo da perdere
– non sono un ciccione americano mangia hot-dog
– non sono un superficialotto che associa l’uso della bici a un perditempo
Non è che sia particolarmente entusiasta delle piste ciclabili ma, già che ci sono e continueranno a farne, si dovrebbe fare in modo che TUTTI i ciclisti ne facciano uso.
E con TUTTI intendo dire anche gli amanti di questo sport su strada ne facciano uso.
Ci vedo spesso gli anziani, ragazzi e ragazze, ma gli amatori no. Ripeto: se devono essere usate, che le usino TUTTI , non alcuni.
Andate a piedi, che fa bene.
Livorno non è Amsterdam dove in una via ci sono i binari del tram, la strada per le auto e la pista ciclabile quindi bisogna adattarsi a percorso misti e ambivalenti basta togliersi dal flusso delle auto perché quando sei in bici e ti sorpassa un autobus o un tir non è una gran bella emozione