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Salvetti, un anno da sindaco: “Ecco i momenti migliori e i più difficili”

Martedì 16 Giugno 2020 — 20:51

Tra i ricordi da incorniciare, per il primo cittadino, la mostra di Modigliani, la firma per il nuovo ospedale, l'arrivo del presidente Mattarella a Livorno e lo sgombero "partecipato e condiviso" della Chiccaia. Tra i momenti più duri la distribuzione dei buoni pasto ai livornesi

di Giacomo Niccolini

Lo scorso 10 giugno il sindaco Luca Salvetti (Libera Camici nuova vicesindaca) ha spento la sua prima simbolica candelina da sindaco (foto Lorenzo Amore Bianco). Trecentosessantacinque giorni impegnativi che per lui, venuto dall’universo della comunicazione televisiva e a “digiuno” della politica masticata sui banchi del consiglio comunale “dall’altra parte”, quella non con il microfono in mano, hanno significato un radicale cambio di vita. Un anno di quello che lo stesso sindaco definisce “Modello Livorno”. Accanto al primo cittadino, alle 18 di martedì 16 giugno sul palco celebrativo allestito nel parco dello Chalet della Rotonda tutti i segretari delle forze politiche che lo hanno sostenuto in questo cammino: Gabriele Benucci di Casa Livorno, Marco Chimenti di Articolo Uno, Marco Talini di Futuro! e Federico Mirabelli del Partito Democratico. Un preciso intento quello di presentarsi alla stampa e alla città insieme alla sua squadra davanti alla sua giunta accorsa in toto per questo speciale anniversario.
“E’ stato un anno impegnativo, pieno di emozioni – ha raccontato il sindaco al microfono – Il momento più bello? Di momenti belli ce ne sono diversi, devo essere sincero. Dalla serata della mia elezione fino al momento dell’allestimento e dell’apertura della mostra di Modigliani. Ma un altro momento bellissimo è quando abbiamo fatto uscire dalla Chiccaia, che ricordo verrà demolita entro la fine dell’estate, 35 famiglie abusive da quella struttura. E lo abbiamo fatto spiegando e facendo capire loro quale sarebbe stato il progetto e l’obiettivo al riguardo. Li abbiamo visti uscire senza un gesto o un atto scomposto e questo è l’aspetto più gratificante di questo lavoro. Un altro giorno da incorniciare è sicuramente la presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha sancito così il ritorno della massima carica dello Stato in città dopo tanti anni e poi la firma per il nuovo ospedale. A tutti questi momenti aggiungo anche il fatto di essere riuscito a rimanere in mezzo alla gente. Facendo il sindaco si rischia sempre di rimanere in quell’ufficio o in quel palazzo comunale. Invece no, per me non è stato così in questi 365 giorni e ne sono contento. Il momento più difficile? E’ stato, durante questa emergenza Covid, quando abbiamo distribuito i buoni spesa, operazione che abbiamo cercato di fare in maniera più discreta possibile, in piazza civica. Davanti al Comune sono venute tante persone, tante in parte già conosciute ai servizi sociali e già inserite in percorsi assistenziali, ma una bella fetta erano persone che non erano abituate a mettersi in fila per questo. E tante erano persone che magari conoscevo personalmente, alcuni anche amici. E quando mi hanno visto lì erano in evidente difficoltà. E ho dovuto spiegare loro che non c’era da essere a disagio perché era un’emergenza generalizzata. Questo è stato il momento più difficile senza dubbio”.

PARTE DELLA GIUNTA INTERVENUTA ALLA CONFERENZA STAMPA ALLO CHALET (Foto Lorenzo Amore Bianco)

Non sono mancati anche momenti dedicati a progetti e prospettive future. “Per via Grande – ha detto il sindaco – abbiamo in mente un opera di recupero architettonico in cui intendiamo preservare gli aspetti principali di quella che è la nostra via principale come le lanterne e la palladiana. Entro fine giugno avremo una ricognizione architettonica ed entro i primi giorni di luglio una ricognizione dei sottoservizi, due operazioni necessarie che ci consentiranno di poter programmare una riqualificazione di quello che dovrebbe essere il salotto di Livorno”.
Tra i progetti il primo cittadino cita anche l’ippodromo Caprilli. “Avremmo dovuto riaprire alla grande con la Coppa del Mare ad agosto. Poi è successo quello che è successo. I commissari dell’Unire sarebbero dovuti venire a Livorno il 10 marzo ma il 9 è scattato il lockdown. Quindi è tutto slittato. Proveremo a fare una pomeridiana tra novembre e dicembre per rimanere entro il 2020 per poi affidare la struttura con un bando ad nuovo gestore”.
Il sindaco ha poi annunciato ufficialmente il nome della nuova vicesindaca, Libera Camici, ringraziando la sua ormai ex vice, Monica Mannucci per il lavoro svolto. Si è parlato anche di porto, Darsena Europa, della difficoltà di reperire siti produttivi nel comprensorio strettamente livornese, della gestione dei rifiuti e del fatto che Aamps abbia individuato il nuovo direttore generale (il cui nome verrà fatto soltanto nelle prossime ore).

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