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“Sarei morto senza di voi. Quanto affetto ho ricevuto, vi abbraccio tutti”

Sabato 20 Dicembre 2025 — 14:24

"Mi sono svegliato intubato in rianimazione. Ancora oggi mi sembra impossibile. Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno avuto un ruolo, in particolare il primario Zucchelli. E pensare che io e Giulio eravamo in classe insieme alle elementari, é stato lui a operarmi e a farmi sorridere quando non ci riuscivo. A mia moglie: amore mio tornerò presto in forma così che tu possa finalmente rilassarti"

Il racconto di Federico Neri, che ringraziamo per la disponibilità, dopo il salvataggio dei colleghi: “Ho impiegato giorni per realizzare cosa era effettivamente successo, per metabolizzare mi ci vorrà ancora tempo. Il 5/11 ero a lavorare, ho avuto un giramento di testa e poi mi sono svegliato intubato in rianimazione. É stato scioccante. La quantità di informazioni erano tante e io ero confuso. Una displasia congenita al cuore, poi il pacemaker e il defibrillatore. La vita che cambia. La ripresa sarà lunga. Il recupero sarà pieno ma devo andare piano. Ma la cosa che ho avuto chiara fin da subito é che ero morto e qualcuno mi ha salvato. Ancora oggi incontro colleghi che erano presenti al momento in cui sono crollato a terra e mi raccontano quello che é successo. Ogni volta rimango impressionato. Mi sembra impossibile. Eppure sono stato “salvato” ed é un concetto molto particolare sapere che senza i miei colleghi sarei morto. Esprimere a parole quanto sono grato é difficile, ancora mi commuovo a pensarci. Penso spesso, credo sia inevitabile, a quello che sarebbe potuto succedere se i miei colleghi non ci fossero stati, se non avessero avuto la competenza, la prontezza. Se non avessero cominciato tempestivamente la rianimazione, sarei morto (bastano pochi minuti senza intervento). Grazie a: Francesco di Sacco, Cosmin Mihai e Giacomo Gaggini, sono loro tre che mi ha mantenuto in vita prima dell’arrivo dei soccorsi. Accanto a loro Alan Mancini, Andrea Giachini, Contatore Andrea, Soldaini Mattia, i responsabili di turno in quel momento. Vorrei ringraziare tutti i miei colleghi e la direzione della Levante Logistica che in queste settimane mi hanno fatto sentire il loro affetto. Vorrei ringraziare Amazon e i suoi dipendenti che si sono attivati con il Dae. Grazie di tutto. Vorrei ringraziare l’ospedale di Cisanello, l’Utic e il suo primario chirurgo Giulio Zucchelli. Io e Giulio eravamo in classe insieme alle elementari, non ci sentivamo da anni e all’improvviso me lo sono ritrovato accanto in questo momento molto difficile, é stato lui a operarmi e farmi sorridere quando non riuscivo. Ringrazio tutti coloro che mi hanno scritto, che hanno telefonato e mandato un pensiero di vicinanza. Sono stati tantissimi, la notizia si é sparsa molto velocemente mi sono arrivati messaggi anche da Bali, Australia. Insomma da tutte le parti. Ringrazio tutta la mia famiglia per non avermi lasciato un secondo da solo: mio padre Tito e i miei fratelli Paola e Luca e i rispettivi consorti, gli zii e i miei cugini. Ringrazio la famiglia di mia moglie: Luciano, Rosellina e i miei cognati Sara e Matteo e tutti gli altri. Sono tanti. A loro un grande abbraccio. Ringrazio i nostri figli Ines, Augusto e Irma. Ringrazio mia moglie Alessia per esserci ogni singolo secondo, per farmi vedere sempre il lato migliore delle cose, per condividere con me i giorni buoni e quelli meno buoni, per la sua forza: amore mio tornerò presto in forma così che tu possa rilassarti dopo quello che è successo. La mia vita é cambiata inevitabilmente, essere salvato cambia la vita, ti fa vedere le cose in un modo diverso. Esiste un prima e un dopo. Ed io non posso che essere grato all’Universo e a tutti quelli che hanno avuto un ruolo in tutto questo. Grazie. Grazie. Grazie. Mai espressione è più azzeccata: grazie di cuore”.

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