Terme: “Nel 2018 l’ok per il sottopasso”
Tra i tanti progetti proposti per l'abbattimento del cavalcaferrovia quello dell'ingegnere Francesco Andrea Cicora che Quilivorno.it trattò già nell'estate del 2016 e che vi riproponiamo alla luce delle dichiarazioni dell'assessore Aurigi
Il 2018 sarà un anno di cantieri. Lo ha annunciato la giunta comunale nella conferenza stampa di fine anno andata in scena all’interno dei rinnovati locali del Cisternino di Città la mattina di venerdì 23 dicembre (clicca qui per leggere l’articolo). Tra i tanti progetti che gli assessori hanno trattato durante l’incontro con stampa e cittadinanza anche quello di cui si parla ormai da tempo dell’abbattimento del cavalcaferrovia della stazione, che sovrasta da anni le ex Terme del Corallo, e della costruzione di un sottopasso per ridare così luce alla bellissima struttura che da ormai troppo tempo giace offuscata tra lo smog e il traffico cittadino. Ne ha parlato ieri l’assessore ai lavori pubblici e all’arredo urbano, Alessandro Aurigi: “Sarà l’anno in cui cercheremo di far approvare il progetto per il sottopasso delle Terme del Corallo, per liberarci dal cavalcavia e completare il programma di riqualificazione complessiva dell’area”.
Dell’argomento Quilivorno.it ne parlò approfonditamente già nell’agosto del 2016 andando ad intervistare l’ingegnere Francesco Andrea Cicora (direttore tecnico di UCS S.r.l. ed esperto di viabilità e opere sotterranee) che ideò e ci presentò un progetto (di cui possiamo notare alcune immagini in pagina e in fondo all’articolo cliccando sul pdf in allegato) che prevede l’eliminazione del ponte attraverso la creazione, dalla rotatoria di piazza Dante a via degli Acquedotti, di un passaggio sotterraneo di circa 200 metri.
“Il progetto, considerando il grande afflusso di viabilità presente in via degli Acquedotti – spiegò l’ingegnere – naturalmente dovrà da una parte sopportare l’ingente afflusso e dall’altra, nella fase di costruzione, non danneggiare la normale viabilità. I cittadini si accorgeranno appena dei lavori. Il tunnel verrebbe realizzato con una tecnica a spinta a basso impatto molto innovativa, messa a punto e brevettata dalla stessa UCS S.r.l. basata sull’applicazione di uno speciale “scudo metallico” in acciaio, montato anteriormente al sottopasso precostruito al lato; una tecnica che permette di sottopassare i binari della stazione senza doverli dotare di ponti o strutture di sostegno provvisorio, le quali hanno un costo elevatissimo – dovendo passare sotto ben 13 binari – e inciderebbero sul normale esercizio ferroviario (con addebito dei relativi oneri richiesti dalle Ferrovie dello Stato). Il sottopasso, all’altezza di via Orosi, sarebbe dotato da una finestra di areazione”.
Questo di cui vi abbiamo riproposto alcuni estratti è solo uno dei progetti che potrebbe essere preso in considerazione dall’amministrazione comunale e non quello definitivo con cui si tenterà di avere l’ok per la futura messa in opera. E’ però un’idea concreta di come potrebbe essere trattato l’annoso problema riguardante il cavalcavia, oggetto da tempo di critiche e questioni relative al traffico cittadino (clicca qui per leggere l’articolo completo del 2016).
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