Interporto, via libera alla ristrutturazione del debito. Porto 2000: ecco le tre cordate in gara
La ristrutturazione finanziaria prevede sostanzialmente una moratoria sul debito fino al 2022 accompagnata da un piano di dismissione di asset
Si è chiuso l’11 ottobre con successo l’accordo con le banche per la ristrutturazione del debito dell’Interporto Toscano Amerigo Vespucci (clicca qui – Porto 2000: tre cordate per l’acquisizione delle quote societarie).
La firma è avvenuta martedì 11 ottobre a Firenze presso la sede di Fidi Toscana, advisor finanziario dell’operazione che ha impostato la manovra finanziaria e ne ha curato la negoziazione con le banche creditrici.
La lunga trattativa, che ha coinvolto 15 istituti di credito per un debito complessivo di circa 60 ml. di euro, si è sbloccata grazie al protocollo d’intesa firmato nel maggio scorso con il quale i soci Regione Toscana e Autorità Portuale di Livorno hanno garantito il necessario supporto alla società sia attraverso il prolungamento delle garanzie prestate sul debito sia attraverso un supporto finanziario, in parte in aumento di capitale ed in parte mediante acquisto di terreni, per un totale di circa 10 milioni di euro.
La ristrutturazione finanziaria prevede sostanzialmente una moratoria sul debito fino al 2022 accompagnata da un piano di dismissione di asset non strategici ed allo sviluppo di nuovi servizi logistici che consentiranno un drastico abbattimento dell’indebitamento finanziario nel suddetto arco temporale.
La firma dell’accordo ed il connesso aumento di capitale permetteranno ad ITAV di avviare la realizzazione del proprio piano strategico in stretta connessione con il più ampio progetto di sviluppo dell’area costiera livornese delineato nell’Accordo di Programma sottoscritto nel maggio 2015 tra autorità locali, Regione Toscana e Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’accordo che prevede importanti interventi infrastrutturali per la logistica integrata e la mobilità in ambito portuale (Darsena Europa e Zona franca doganale) e ferroviario (scavalco tra il Porto e l’Interporto e collegamento con la linea Vada-Pisa) destinati ad aumentare l’attrattività del porto e ad alimentare lo sviluppo dell’area ad esso retrostante.
Le banche intervenute nella firma della convenzione odierna sono: Banca MPS, MPS Capital Services, Banca CR Firenze, Banco Popolare, BNL, C.R. S. Miniato, C.R. Parma e Piacenza, Mediocredito Italiano, Unicredit, Unicredit leasing, UBI Banca, Unipol Banca, Nuova Banca dell’Etruria e del Lazio, C.R. Volterra e Banca CRAS.
Advisor legale dell’operazione è stato l’avvocato Martellacc, dello studio KLegal di Firenze.
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