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Alcol e droga, un accesso al giorno in pronto soccorso

Venerdì 28 Giugno 2019 — 15:19

Nel 2018 circa 350 accessi al pronto soccorso per intossicazione da sostanze alcoliche e stupefacenti. Nel 2019 trend in aumento. Parla il primario Bertini

Quasi uno al giorno. Nel 2018 sono stati 200 gli accessi al pronto soccorso per intossicazione da sostanze alcoliche; 100 per intossicazione da sostanze stupefacenti (cocaina, anfetamina, oppiacei, cannabis e marijuana); 50 i casi di sospetta intossicazione dalle cosiddette smart drug, quelle droghe difficilmente individuabili se non nei centri specializzati. Risultato: 350 accessi in un anno (clicca qui per leggere dell’arrivo dei nuovi giovani medici al pronto soccorso come rinforzo per il periodo estivo). Un quadro, quello livornese, fotografato in occasione della recente giornata mondiale contro la droga del 26 giugno che non migliora, anzi, se confrontiamo i primi sei mesi (gennaio-giugno) del 2018 con i primi sei mesi del 2019: “I dati dicono che gli accessi da intossicazione da alcol e droga sono aumentati di un 10-15 per cento – commenta il primario del pronto soccorso Alessio Bertini – La fascia è quella che va dai 20 ai 45 anni, con una leggera prevalenza del sesso maschile”. Il primario parla di allarme, un allarme sociale che deve spingere la società tutta ad una riflessione: “La percentuale di ospedalizzazione di queste persone è bassa. Restano in osservazione qualche ora, a volte qualche giorno, in attesa che gli effetti svaniscano. Tuttavia, parliamo di coloro che hanno avuto necessità di rivolgersi al pronto soccorso. E’ legittimo pensare che si tratti di una percentuale miserrima rispetto alla popolazione che ne fa uso e quindi della classica punta di un iceberg. Come società dovremmo interrogarci. In particolare, vorrei che la popolazione fosse consapevole del fatto che l’alcol deve essere considerato al pari delle altre sostanze. Nella cultura, soprattutto giovanile, questa preoccupazione mi sembra non ci sia. Si parla piuttosto di sbronza, ma non banalizzerei con la parola sbronza. Altrimenti non si arriverebbe ad avere bisogno del pronto soccorso. E, non sono certo io il primo a dirlo, mettersi alla guida sotto effetto di alcol o droga porta a diventare un pericolo per sé e per gli altri”.

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