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Enriques, dietrofront: si torna a Porta a Mare

Lunedì 14 Gennaio 2019 — 18:05

Da lunedì 21 gennaio gli studenti di cinque classi del liceo scientifico saranno ospitati in via Primo Levi. Da martedì 15 alunni di nuovo a scuola: doppi turni fino a fine settimana

Si torna all’origine. Niente Buontalenti per le cinque classi del liceo Enriques che da lunedì 21 gennaio torneranno ad occupare gli spazi di Porta a Mare adibiti a succursale. Spesa che coprirà interamente la Provincia e che garantirà sicurezza agli studenti del liceo scientifico. Otto giorni di scioperi e manifestazioni dunque (clicca qui – la protesta degli studenti) per ritornare al punto di partenza in attesa che la succursale di via Calafati ottenga i permessi necessari per ospitare gli studenti. Una decisione che è stata presa a seguito dei sopralluoghi effettuati la mattina del 14 gennaio all’interno dei luoghi deputati a ricevere gli alunni.
“La presidente della Provincia Marida Bessi – spiega la vicepreside del liceo Enriques, Eleonora Agostinelli – calcolando l’indisponibilità, cioè la disponibilità degli altri dirigenti scolastici, ma la creazione di una situazione di disagio e sofferenza consequenziale al nostro trasferimento al Buontalenti che avrebbe messo in crisi il CPIA (Centro Permanente Istruzione per Adulti) e di conseguenza l’Orlando per una serie di incompatibilità gestionali, ha scelto di far tornare a Porta a Mare cinque classi del nostro liceo, altre due saranno assorbite dall’istituto di via della Bassata, per un totale di circa 150 ragazzi, a spese completamente della Provincia. Una soluzione da noi già auspicata da tempo – sottolinea la professoressa Agostinelli e che si è concretizzata solo adesso dopo una settimana di protesta. Tanto rumore per nulla. Si torna a Porta a Mare, nelle aule già utilizzate da settembre a dicembre, a partire dal 21 gennaio con un altro trasloco, in attesa che la succursale di via Calafati venga messa a norma e ottenga i requisiti per ospitare gli alunni”.
E da martedì a sabato cosa succederà? Studenti nuovamente in piazza o si torna a scuola? “Questa settimana intanto gli studenti torneranno a scuola – continua a spiegare Agostinelli – sopportando per questi pochi giorni i doppi turni. Il comitato studentesco infatti si era impegnato a tornare a scuola laddove si fosse trovata una soluzione sicura e Porta a Mare rappresenta una soluzione sicura per questo numero di studenti in quanto sono state ottenute tutte le certificazioni necessarie da parte di Asl e dei vigili del fuoco”.
Stella Sorgente, vicesindaco di Livorno: “Ignorata la nostra soluzione a costo zero” – “Prendo atto del fatto che la Provincia abbia deciso di fare un passo indietro e riportare i ragazzi dell’Enriques a Porta a Mare, mettendo la parola fine a una telenovela che, visto il risultato finale, avrebbe potuto durare molto meno – specifica la vicesindaco Sorgente – Come Comune nei giorni scorsi ci siamo resi disponibili per dare una mano e trovare una soluzione condivisa e, nel momento in cui l’ipotesi di trasferire alcune classi al Buontalenti è tramontata, noi abbiamo messo a disposizione dei ragazzi del liceo cinque grandi aule della scuola media Michelangelo alle Sorgenti. Una soluzione temporanea e a costo zero per tutti quanti, che avevamo già condiviso con il dirigente della struttura, Antonio Manfredini. La nostra proposta non è stata nemmeno presa in considerazione e la Provincia ha scelto di muoversi autonomamente”.
“È importante precisare – aggiunge la vicesindaco – che la soluzione del Buontalenti stamani è svanita non perché sia venuta meno la disponibilità dei dirigenti scolastici e del personale delle scuole coinvolte, ma perché non era stata valutata approfonditamente dalla Provincia la sufficiente capienza delle aule in questione. Per quanto ci riguarda, in ogni caso, siamo sempre pronti a metterci al tavolo e approfondire l’ipotesi Michelangelo nel caso in cui fosse necessario. Nell’interesse degli studenti dell’Enriques, dei docenti e di tutto il personale scolastico”.
Il commento degli studenti – “Dopo oltre una settimana di protesta finalmente abbiamo ottenuto ciò che chiedevamo. Chiedevamo un luogo dove fare lezione la mattina in sicurezza e lo abbiamo ottenuto. La provincia ha individuato nei fondi di Porta a Mare la soluzione temporanea in vista della sistemazione di Calafati (prevista nel giro di due mesi). Porta a Mare non è una scuola e non è certamente la soluzione perfetta ma, per quanto ci riguarda, è la migliore delle soluzioni possibili o comunque la migliore tra quelle prospettate.
Dal momento che abbiamo rassicurazioni sul fatto che la motivazione per la quale lottavamo sia stata soddisfatta, domani, martedì 15 gennaio, torneremo sui banchi di scuola con la certezza di essere pronti a tornare in piazza nel momento in cui il 21 o il 22 gennaio non ci dovessero essere le aule a Porta a Mare. Riteniamo che andare a scuola di pomeriggio sia la fine della didattica e infatti questa era una delle motivazioni che ci ha spinto a scendere in piazza ma crediamo anche che fare una settimana di turni pomeridiani sia profondamente diverso da andare a scuola il pomeriggio da qui fino a giugno, come appariva fino a una settimana fa.
Crediamo dunque che lasciare libera scelta a tutti gli studenti sul partecipare o meno alle lezioni pomeridiane sia la decisione migliore in quanto nessuno meglio che ciascuno di noi può valutare per lui stesso quale possa essere la scelta migliore.
Crediamo che la protesta che è stata messa in campo abbia ottenuto la soluzione al problema per la quale si era reso necessario scendere in piazza ed è per questo che vogliamo ringraziare tutti coloro che si sono uniti a noi in questi giorni perché, insieme, abbiamo ottenuto un risultato che era tutt’altro che scontato. Vogliamo inoltre dire a tutti coloro che affermano che il nostro non proseguire a manifestare il nostro disagio sia un atto vigliacco, che noi non vediamo motivazioni valide per andare avanti con lo sciopero e che, ponendo la nostra istruzione al primo posto, riteniamo il rientrare a scuola la migliore decisione da prendere”.
Daniele Romano e Pietro Grassi, rappresentanti di Istituto dell’Enriques
Alessandro Gazzetti, rappresentante del Parlamento degli Studenti della Toscana per l’Enriques.

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