L’Istituto Comprensivo Bartolena in Germania per il progetto Erasmus “Job Shadowing Berlin”
Durante uno dei momenti più significativi dello scambio, le insegnanti tedesche insieme ai ragazzi e alle ragazze della classe 6B hanno realizzato una sorprendente presentazione dedicata alla squadra dell'Unione Sportiva Livorno 1915. Formazione, classifica, curiosità e un affettuoso riferimento allo stadio Armando Picchi
L’Istituto Comprensivo Bartolena, diretto da Maria Salvatrice Oriti, sta vivendo un’esperienza di alto respiro internazionale grazie al progetto Erasmus “Job Shadowing Berlin”, che vede un gruppo di docenti impegnato in un periodo di osservazione e collaborazione professionale in una scuola tedesca, la Gustav Dreyer Schule (dirigente Freyja Castles). La scuola ospitante, una Grundschule situata a Hermsdorf, accoglie alunne e alunni dai 6 ai 12 anni ed è nota per i suoi progetti educativi in collaborazione con la Staatsoper Berlin e con la Check Point Charlie Stiftumg.
Durante uno dei momenti più significativi dello scambio, le insegnanti tedesche insieme ai ragazzi e alle ragazze della classe 6B hanno realizzato una sorprendente presentazione dedicata alla squadra dell’Unione Sportiva Livorno 1915. Formazione, classifica, curiosità e un affettuoso riferimento allo stadio Armando Picchi: un lavoro accurato che dimostra quanto la cultura sportiva possa unire territori lontani.
Gli studenti tedeschi hanno espresso il desiderio di ricevere una bandiera del Livorno firmata dai giocatori, un gesto simbolico che suggella questo ponte educativo tra Livorno e Berlino. Quando, in primavera, sarà la loro volta di visitare l’Italia, potranno assistere ad una partita del Livorno direttamente dalla tribuna, vivendo l’atmosfera amaranto e gustando insieme il tradizionale cinque e cinque.
Il successo dell’iniziativa è frutto dell’impegno, della professionalità e della passione delle docenti italiane – Giulia Barbarello, Cristina Bianucci, Francesca Cecchi, Chiara Manetti, Veronica Nannetti, Lara Orsini, Rosella Panti, Palmira Simoes, coadiuvate da Ilenia Marzi– e delle colleghe tedesche Nathalie Paulisch, Kristina Gaudi e Nuran Röse. A tutte loro vanno sinceri complimenti per aver costruito un progetto capace di arricchire studenti e insegnanti, aprire nuovi orizzonti culturali e rafforzare il dialogo europeo.
Un’esperienza che dimostra, ancora una volta, come la scuola possa essere un ponte tra Paesi, lingue e storie diverse.
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