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Se il bimbo non è al nido, la scuola chiama a casa. Asili, iscrizioni aperte: le rette

Venerdì 25 Maggio 2018 — 07:05

Questa disposizione obbliga le insegnanti a telefonare ai genitori in caso di assenza ingiustificata

“La sicurezza dei bimbi che frequentano i nidi è la nostra priorità assoluta. Per questo da inizio anno abbiamo dato disposizioni alle insegnanti di chiamare i genitori in caso di assenza ingiustificata”. La vicesindaco Stella Sorgente ricorda così alle famiglie livornesi che mandano i loro figli alle scuole d’infanzia comunali l’esistenza di questo servizio in vigore da inizio anno (clicca qui per l’articolo relativo alle iscrizioni 2018-19 nei nidi e le rette).
A novembre scorso, infatti, la dirigente del settore scuola, Susanna Cenerini, ha firmato una specifica determina per l’organizzazione dei servizi educativi scolastici. Una determina con cui vengono attribuiti ai dipendenti degli asili nido comunali i compiti in tema di sicurezza sul lavoro e di raccordo tra gli uffici e le scuole dell’infanzia.

Tra questi, quello di maggior rilevanza è previsto al punto 2.a “Tenuta del registro delle presenze dei bambini”. Si legge nel testo: compilazione giornaliera del registro delle presenze dei bambini con segnalazione tramite mail all’Ufficio Sistema Integrato dell’Infanzia delle eventuali assenze ingiustificate (ovvero non comunicate dalla famiglia) al fine di prevenire il verificarsi di episodi che possono determinare danni gravissimi, anche mortali, ai bambini e alle bambine. In caso di mancata comunicazione dell’assenza da parte dei genitori l’educatrice/insegnante a cui è affidato il compito è tenuta a contattare telefonicamente la famiglia, tramite i recapiti forniti in fase di iscrizione, al momento della quotidiana rilevazione dell’assenza non comunicata.

“Con questa misura abbiamo cercato di dare un servizio in più, a costo praticamente zero, alle famiglie livornesi – sottolinea la vicesindaco Sorgente. Un servizio che si è reso ancor più necessario in seguito ai tragici fatti di cronaca di cui abbiamo letto nei giorni scorsi ma anche e soprattutto nei mesi passati. Per l’anno scolastico 2017-18 questa disposizione si è applicata ai soli asili nido comunali, ma sarebbe opportuno che anche i privati convenzionati con il Comune si dotassero di un regolamento interno simile. Non possiamo permettere che tragedie come quella di Pisa si ripetano ancora”. Si tratta di un importante servizio aggiuntivo, di prevenzione e di collaborazione diretta tra scuola e famiglie, ma che, in caso di fatalità, non comporta alcun tipo di responsabilità diretta da parte degli insegnanti in quanto, per legge, la scuola può rispondere solo di ciò che accade all’interno degli edifici scolastici.

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