Il vescovo su Dj Fabo: “La morte non è liberazione”

di Roberto Olivato

“Convertitevi e credete al Vangelo”. Questa formula, pronunciata dal vescovo Simone Giusti nell’atto di deporre la cenere sul capo dei fedeli, è riecheggiata in una Cattedrale delimitata dalle transenne a causa dei lavori di ristrutturazione, questa mattina 1° marzo alle 9,30 in occasione della cerimonia  liturgica dell’imposizione delle Ceneri, che ha dato inizio alla Quaresima. A celebrare la S.Messa il vescovo Simone Giusti che ha ricordato come la Quaresima segni l’inizio della strada che porta alla Pasqua di Resurrezione, la vittoria di Cristo sulla morte. L’occasione per parlare, anche se non in maniera esplicita, dell’ultimo caso di eutanasia che ha visto protagonista Dj Fabo Giusti non se l’è fatta sfuggire: “La morte non è una liberazione. La morte è una sconfitta! Chi desidera la morte a fronte di sofferenze o malattie è invaso da una cultura triste della vita, che lo porta a pensare che sia un diritto a morire” .
La vita che purtroppo oggi in molti casi, anziché rappresentare il frutto dell’amore fra un uomo ed una donna, è mercanteggiato con procreazioni assistite su donne che per necessità economiche affittano il proprio grembo a bimbi che non vedranno mai, è stato un altro tema trattato da Giusti, che ha concluso la sua omelia ricordando anche il digiuno Quaresimale. “Oltre a farci rinunciare al cibo,  permetta all’umiltà di sapersi imporre ad orgogli, prepotenze, egoismi, prevalendo su di essi”.
Al termine della S.Messa il vescovo Simone ha annunciato: “Per tutto il periodo di Quaresima ogni domenica, in tutte le parrocchie della nostra Diocesi sarà il momento della Parola di Speranza. Saranno lette da tutti i parroci le omelie di Papa Francesco”.