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Akern Libertas-Piacenza: le pagelle. Tozzi è un alieno, Saccaggi un’arma illegale

Giovedì 7 Dicembre 2023 — 01:08

Tozzi in palleggio. Miglior giocatore in campo per la Akern Libertas (foto Bellaveglia)

Tozzi migliore in campo: prestazione monstre la sua. Saccaggi top scorer con 17 punti. Otto in pagella, come il numero di vittorie consecutive, a coach Andreazza che rischia un quintetto atipico per difendersi meglio dalla lunga

di Giacomo Niccolini

La Akern Libertas mette a segno l’ottava meraviglia consecutiva, otto vittorie di fila (otto!) e primato raggiunto grazie alla sconfitta infrasettimanale di Herons Montecatini che cade in trasferta a Sant’Antimo. Adesso è testa della classifica in condominio a quota 20 con i termali e domenica c’è la trasferta al PalaTerme dove le due squadre si giocheranno la vetta in solitaria.
Ecco le pagelle che la redazione di QuiLivorno.it confeziona per il team che, nella giornata in corso, gioca il match tra le mura amiche.

Tozzi 8,5 – Sembra un angelo caduto dal cielo… cantava Nada nella famosa hit Amore Disperato. Ed è proprio un amore infinito quello di Tozzi verso la sua Libertas che trascina con tutta la grinta che ogni cellula del suo corpo sa esprimere e ed esplodere in canestri, triple, stopponi e sgomitate sotto le plance. Primo tempo da 10 con i suoi 11 punti in un solo quarto. Il resto del match lo gioca da vero protagonista. Da Alpha Centauri arriva lui: l’extraterrestre amaranto che porta qualità aliena in via Allende. Prestazione monstre la sua che termina con un 23 di valutazione, 16 punti segnati e ben 13 (t-r-e-d-i-c-i) rimbalzi. Ambelivebol (scritto come si legge). MARZIANO
Saccaggi 8- Top scorer del match con 17 golden points che entrano nella cesta. Determinante nei momenti chiave del match con due bombe pesantissime di cui una, sul 64 a 61 in stile Gandalf il Grigio che sul ponte di Khazad – dûm ricaccia negli inferi il Balrog con l’ormai epica frase passata alla storia “Tu… non puoi… passare!”. Piacenza accusa il carisma magico di Sacca-Bomb e si ritira lasciando l’alloro della vittoria sulla testa degli amaranto. IL SIGNORE DEI CANESTRI
Fantoni 7 – Il senatore amaranto è architrave nella costruzione del palazzo della vittoria. Recupera un minutaggio da ragazzino con 24 minuti in cui non si risparmia niente. Si impone nel pitturato picchiando come su di un batti-batti impazzito senza freni al lunapark del canestro. Freddo come fuori dal PalaMacchia a dicembre dalla linea dei liberi con un 5/5 nitido nitido in cui si può specchiare anche un allodola, infarcisce il sandwich del match di pane ed esperienza e porta ossigeno come fotosintesi alla linea verde amaranto. CLOROFILLIANO
Williams 6 +Perfettibile dalla lunga dove ancora non riesce bene a mettere Maverick nel mirino del suo Top Gun, i suoi missili spesso si infrangono sul ferro e non nell’ammansente rumore della retina appena sfiorata dal pallone, quel ciuf leggero che si infrange nell’orda delle grida del palazzo. Il Leone olandese fa 1/4 da tre non trovando il filo del labirinto che Arianna gli aveva fatto trovare nel palazzo di Minosse di Avellino dove portò a casa un 3/3 dai 6,75. Però… c’è un confortante però. Confeziona 8 assist come la marmotta della Milka che sforna caldi come gli scagliozzi del mercato e tira via avido 5 rimbalzi da conservare come legna per l’inverno. Acceso… si è acceso, ora c’è da regolare soltanto l’intermittenza. LUMINARIA
Fratto 6,5 – Prestazione solida la sua fatta di difesa (e terminata per 5 falli) e fatta di duro e oscuro lavoro. Andreazza lo sottolinea ai microfoni nel post partita: “Fratto ha difeso bene”. Alla fine va in doppia cifra con i suoi 10 punti. Sugli spalti un cartellone profetico: “Fratto dividili in 2”. E come Mosè fece con le acque del Mar Rosso Fratto fa con gli avversari: apre il mare e crea la strada per la vittoria. BIBLICO
Buca 6 – È uno sporco lavoro ma qualcuno lo deve pur fare. Dorin è sempre lì, lì nel mezzo. Una vita da mediano, cantava Ligabue. Buca dall’alto dei suoi 2 metri e 16 centimetri si fa trovare pronto alla chiamata di coach Andreazza che lo mette nella mischia per i suoi 4 minuti di gloria. Un canestro, un rimbalzo offensivo e l’ombra imponente di un monumento maori ai Tre Ponti che incombe sugli ospiti. STONEHENGE
Lucarelli 6 – Prestazione senza sussulti per uno dei migliori terminali offensivi della Libertas. Bello il canestro in sospensione in apertura che vale il massimo vantaggio LL (11-0). Poi, seconda stella a destra e filo gas fino al mattino, in un match dove a brillare sono altri. In una serata di nebbia fitta fitta non riesce a trovare il consueto feeling con il canestro anche se, il suo mattoncino, di riffa o di raffa, alla fine, lo porta sempre al castelletto della Lego. BRICK TO BRICK
Ricci 6 – Impeccabile come un vestito per la prima Comunione il suo 4/4 dai liberi. Mette la giusta intensità e apre le braccia al momento giusto quando piovono rimbalzi: 6 in difesa per lui. Ha il merito di accendere il Gps, impostarlo su “canestro importante” e dare il via quando trova la strada per il 49-40 dopo un ritorno di fiamma della Bakery. Lui si fa pompiere e spegne l’incendio. FIREMAN 
Bargnesi 6,5 – Doppia cifra anche per lui. Il play amaranto entra dopo 5 minuti e mostra il biglietto da visita agli avversari accendendo la dinamite con nonchalance come Beep Beep fa con Willy il Coyote nei cartoons della Warner Bros segnando una tripla in un amen. Ci mette lo zampino soprattutto nel finale quando c’è da scrollarsi di dosso le zavorre che cercano di impedire la volata finale. Bargnesi passa il testimone, porta acqua al mulino e panifica con la squadra il pan di via per la vittoria. THAT’S ALL FOLKS
Andreazza 8 – Otto come l’ottava vittoria consecutiva della sua Libertas. L’ottava meraviglia ha senza ombra di dubbio anche la sua firma bella grande. Contro la Bakery Piacenza scompiglia le carte e scende in campo, coraggiosamente, con un quintetto atipico rischiando qualcosina in più sotto canestro per difendersi meglio dalle bocche da fuoco perimetrali degli ospiti. E come sempre la storia la scrivono i vincitori. E anche stasera, ad Andreazza, gli serve penna e calamaio. CESARE

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